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Portiamo la tradizione in tavola insieme allo
chef Massimo Martina, che ha preparato un succulento
ossobuco di vitello brasato, un piatto tipico lombardo che, tradizionalmente, si serve come
piatto unico insieme al risotto alla milanese, che sarebbe il
risotto allo zafferano.
L'ossobuco di vitello
Ricetta tipica milanese, l'ossouco di vitello è una delle
preparazioni più tradizionali del territorio lombardo e viene solitamente servito insieme al risotto alla milanese. L'ossobuco è un
taglio del vitello (per la ricetta si usa la
carne di vitello che, tra l'altro, è molto più tenera e digeribile di quella di manzo) molto particolare, che si ottiene dal
muscolo posteriore o anteriore (o garretto) del bovino. Si tratta, in sostanza, della parte superiore della gamba. I migliori ossibuchi, quelli più buoni e gustosi, sono quelli tagliati intorno alla metà del muscolo, perché è lì che l’osso è ricco di midollo e il rapporto tra carne e tessuto connettivo è più equilibrato. Quelli posteriori sono meno nervosi e la carne è più tenera, a differenza di quelli anteriori. Normalmente gli ossibuchi sono abbastanza spessi, intorno ai 3 cm circa. Gli ossibuchi possono essere preparati
in umido e stufati oppure come ingrediente per gustosi
bolliti.
La prelibatezza vera? Mangiare il
midollo osseo contenuto nell'ossobuco. Nei ristoranti tipici, normalmente servono l'ossobuco un cucchiaino molto piccolo che permetta di scavare nell'osso per recuperare quanto più midollo possibile.