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Non c’è niente di meglio che gustare un piatto di sashimi freschissimo nel vecchio mercato di Tokyo. Ma siccome non è proprio dietro l’angolo, noi vi consigliamo un’alternativa più semplice e fattibile: ...
Non c’è niente di meglio che gustare un piatto di sashimi freschissimo nel vecchio mercato di Tokyo. Ma siccome non è proprio dietro l’angolo, noi vi consigliamo un’alternativa più semplice e fattibile: preparare in casa un buon piatto di sashimi, come accompagnarlo e quale vino abbinarci per gustarlo a pieno.
Innanzitutto scopriamo le origini del sashimi: si tratta di una pietanza tipica della cucina giapponese, preparata con pesce crudo freschissimo o molluschi, e nato in un’isola in cui si ha sempre avuto a disposizione una grande varietà di pesci da consumare appena pescati.
La parola sashimi, in giapponese, significa “corpo infilzato”. Questo perché, in origine, l’usanza era quella di infilzare le pinne del pesce nei filetti, per identificarne la varietà.
Il sashimi viene solitamente servito al piatto, accompagnato da verdure tagliate finissime, avocado, alghe, wasabi, salsa di soia. Gli ingredienti più usati per preparare il sashimi sono soprattutto il tonno, il salmone, la ricciola, il branzino.
Noi vi proponiamo un sashimi di tonno rosso con una panure di pepe nero e bianco, servito con avocado, zeste d’arancia, gocce del dressing, germogli di daikon e finocchietto selvatico.
Sebbene il sashimi si gusti solitamente in purezza, come antipasto, senza il riso, potete preparare una ciotola di riso per sushi e gustarlo a parte, tra un boccone e l’altro. Il riso per sushi è un riso ricco di amido con un chicco corto, chiamato kome.Vediamo insieme alcuni trucchi per cucinare il riso per sushi .
Il riso va innanzitutto lavato accuratamente per rimuovere l'eccesso di amido. Può essere quindi cotto nelle apposite macchine cuoci riso, oppure in una pentola con la giusta quantità d'acqua per ottenere una consistenza appiccicosa ma ben cotta. La cottura del riso avverrà per assorbimento: il riso cuocerà assorbendo l’acqua, rimanendo al dente.
Una volta cotto, il riso per sushi deve essere condito con una miscela di aceto di riso, zucchero e sale per conferirgli il suo sapore caratteristico. Lasciatelo raffreddare completamente prima di utilizzarlo!
Uno degli ingredienti essenziali per la buona riuscita del riso per sushi è l’aceto di riso , in giapponese sushizu. Questo particolare aceto, molto comune nei paesi orientali, oltre che dare sapore, serve a mantenere il riso morbido una volta raffreddato.
È un aceto molto più delicato e dolce rispetto all’aceto a cui siamo abituati noi, si sposa molto bene con i sapori delicati del pesce crudo e delle verdure d’accompagnamento.
Il tonno rosso è un prodotto ittico molto pregiato, molto amato e utilizzato in cucina. Magro e nutriente, la sua carne è gustosa e ricca di nutrienti che sono un vero toccasana per il nostro organismo.
Tra le proprietà del tonno rosso ricordiamo la sua ricchezza di proteine e grassi essenziali Omega 3, molto importanti nella lotta al colesterolo.
È ricco di vitamine e di ferro che aiutano a prevenire l'anemia e a mantenere elevati i livelli di energia. Ha un moderato apporto calorico, il che lo rende un'ottima scelta per coloro che desiderano controllare la propria alimentazione con il giusto apporto nutrizionale.
Ma come riconoscere il tonno rosso? Il tonno rosso intero si riconosce perché ha la coda a forma di spicchio di luna e delle caratteristiche strisce verticali dal dorso alla pancia. È anche una delle varietà più grandi di tonno, tanto da raggiungere anche i 600 chili. Le sue carni sono di un rosso scuro intenso, quindi facilmente riconoscibili.
Quando si acquista il tonno bisogna fare attenzione alle differenze tra il tonno rosso e quello a pinna gialla. Innanzitutto, tra le caratteristiche principali di queste due varietà di tonno, spicca la qualità: il tonno rosso è senz’altro quello più pregiato, ma anche quello più a rischio d’estinzione a causa della pesca intensiva. Per questo motivo, nel Mar Mediterraneo, ma anche in Giappone, sono nati degli allevamenti che hanno l'obiettivo di preservarlo. È quello più utilizzato per il sushi e sashimi.
Il tonno pinna gialla è invece la varietà più diffusa e anche quella più utilizzata per prodotti da inscatolamento. Si trova più facilmente nell’Oceano Atlantico e meno nel Mediterraneo, le sue dimensioni sono molto inferiori rispetto al tonno rosso. Si differenzia dalle altre varietà di tonno per le sue lunghe pinne di colore giallo acceso, da cui prende il nome.
Quando si decide di preparare il sashimi e il sushi in casa , la prima cosa è assicurarsi che il pesce sia freschissimo e che sia stato abbattuto. Bisogna procurarsi un coltello ben affilato, con cui tagliare il tonno rosso ancora semicongelato, in senso diagonale. Il taglio dovrà avere uno spessore di 1-2 cm.
Il t aglio del tonno rosso ideale è il filetto, perfetto per i piatti di crudo come sushi, sashimi, tartare, ceviche.
Vediamo insieme come preparare il sashimi di tonno rosso. Seguendo la ricetta del sashimi di tonno, basterà avere l’accortezza di marinare prima il pesce fresco, poi impanarlo nella sua panure di pepe nero e bianco. A questo punto il filetto potrà essere messo sottovuoto e abbattuto.
Al momento dell’impiattamento, il tonno viene tagliato ancora semicongelato, quindi servito al piatto, disponendo le fette a scalare. Il piatto può essere decorato con qualche fetta di avocado, una foglia ritagliata di alga nori, qualche fettina sottile di rapanello e germogli di daikon.
Provate anche il nostro sashimi di tonno rosso con radicchio trevigiano tardivo, il sashimi di ricciola rossa con avocado o il sashimi di salmone con kefir al lime ed erba cipollina.
Ricordate che la particolarità dei piatti di sushi e sashimi sta proprio nell’impiattamento. Gustare questi piatti, nella cultura tradizionale giapponese, rappresenta una vera e propria esperienza, da gustare con tutti i sensi. Molto importante la scelta del piatto in cui servire la portata, così come l’eleganza con cui viene presentato.
La filosofia giapponese in cucina prevede armonia, pulizia e minimalismo: la disposizione del cibo è guidata da una serie di principi e regole che garantiscano una certa estetica, e al tempo stesso, un gusto bilanciato e piacevole.
Prima di trattare il tema delvino abbinato al sushi, è doverosa una premessa.
Secondo la tradizione giapponese, il sashimi andrebbe gustato con il sakè, una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione di alcuni tipi di riso. La gradazione alcolica è molto vicina a quella del vino, che solitamente si attesta fra i 5% e 16%. Si può bere sia freddo, sia caldo.
Con il sushi, invece, viene gustato più il tè verde: si crea un ottimo connubio perché, oltre a fare bene alla salute, non copre il delicato sapore del pesce e viceversa.
Avvicinandoci alla cucina occidentale, l’abbinamento vino e sushi è doveroso. Il vino bianco è senz’altro quello che si sposa meglio con il pesce crudo, meglio quelli ricavati da vitigni autoctoni dalla spiccata aromaticità. Ottimi quindi il Gewürztraminer, Riesling, Sauvignon e Chardonnay.