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Per il nostro
food blogger Alfredo Iannaccone, la scuola orientale è un punto di riferimento sia per l'estetica dei piatti, sia per l'abile preparazione del pesce e con il
sashimi di tonno rosso con radicchio trevigiano tardivo ripropone un
piatto tipico giapponese come il sashimi, ma con l'aggiunta di un tocco della cucina di italiana, il
radicchio trevigiano. Se gli ospiti non soffrono di problemi di celiachia, è possibile decorare il piatto con briciole di pane.
Sashimi è un parola giapponese che significa infilzato. Questo particolare tipo di preparazione, forse, si chiama così perché gli chef giapponesi usavano infilzare nelle fettine di sashimi la coda e le pinne del pesce, per far capire di quale specie si trattasse. Questo nome potrebbe derivare anche dal metodo di pesca tradzionale con cui veniva conservato il pesce in Giappone. Preso all'amo, l'animale veniva subito infilzato con un lungo spiedo e messo in ghiaccio. In Giappone, il sashimi viene servito come antipasto e il piatto è costituito esclusivamente da uno o più tipi di pesce crudo fatto a fettine, accompagnato da salsa tipiche, che normalmente vengono fatte in casa. Ogni famiglia ha le sue ricette di salse preferite e...segrete.
Quando decidi di
preparare il sashimi, assicurati sempre che il pesce sia freschissimo e che sia stato abbattuto. Poi, procurati un coltello ben affilato e ricordati di tagliare il pesce in senso diagonale.
Ecco tante idee per fare il sashimi e dargli un tocco di gusto e colore in più: