la grappa di Moscato, un distillato dal cuore morbido e piacevole, arricchisce la linea Sapori&Dintorni Conad
SCHEDA TECNICA
In Piemonte il più antico riferimento alla grappa risale al 1443, in un documento dove si descrive un distillato ottenuto da vinacce di Barbera e Moscato. Allora però il termine usato per indicare la grappa era branda.
L’origine della parola grappa è avvolta nel mistero: secondi alcuni deriverebbe dal piemontese rapa o dal lombardo grapa, termini che si riferiscono entrambi alla vinaccia.
La storia della Grappa di Moscato è parallela a quella dello Stato Sabaudo. Anche grazie ai forti dazi imposti al distillato, i Duchi di Savoia potevano mantenere un esercito efficiente. I Savoia tenevano sotto controllo la produzione della grappa. Nel 1627 proibirono la produzione di acquavite senza il permesso del magistrato della sanità. Le vinacce dei nobili vitigni piemontesi erano distillate nelle cantine: l'alambicco era strumento utilizzato tanto dai nobili quanto dalla povera gente. Lo testimonia la corrispondenza del Conte di Cavour con il suo fattore.
La produzione della grappa prevede che durante la distillazione vengano separate le sostanze volatili delle vinacce attraverso due fasi: la vaporizzazione e la successiva condensazione. Dopo la distillazione, il prezioso liquido viene refrigerato e filtrato per eliminare gli ultimi difetti. A questo punto la grappa viene imbottigliata.
A partire dal 1960, grazie alla crescente attenzione verso il prodotto, si è iniziato a ottenere grappe di monovitigno e a perfezionare i sistemi di distillazione con alambicchi sempre più sofisticati e in materiali diversi a seconda del tipo di grappa.
Le grappe monovitigno
Storicamente rimedio universale per le calamità naturali e non, la grappa veniva somministrata ai malati di peste per restituire le forze, ma era un prodotto ben diverso da quello che conosciamo oggi, sicuramente più pungente. In passato era prodotta con alambicchi a bagnomaria o a fuoco diretto, senza i moderni strumenti industriali di distillazione, e aveva un sapore molto più aggressivo, attenuatosi nel tempo anche grazie al perfezionamento delle tecniche di lavorazione e affinamento in legno. Anche le grappe monovitigno sono una conquista dell’epoca moderna.
La Grappa Cuor di Moscato d’Asti Sapori&Dintorni Conad conserva inalterati gli aromi tipici del vitigno Moscato grazie alla fermentazione controllata delle vinacce e alla distillazione sottovuoto.
Il profumo è intenso, penetrante, con sfumature di miele e di rosa.
Informazioni di servizio
Si consiglia di bere la Grappa Cuor di Moscato d’Asti Sapori&Dintorni Conad in calici di vetro sottile e a una temperatura tra gli 8 e 12 C°.