Il salame di Felino non è solo un prodotto unico e originale, ma un vero e proprio capolavoro di gastronomia e artigianato a cui hanno dedicato un museo a Felino, in provincia di Parma
Salame Felino IGP
Il salame di Felino, niente a che vedere naturalmente con l'omonima famiglia animale, non è solo un prodotto unico e originale che occupa un posto di primo piano nell'Olimpo della tradizione Italiana, ma un opera d'arte, un vero e proprio capolavoro, tant'è che a lui è stato dedicato un museo. Al suo interno viene raccontata la storia delle genti che hanno contribuito, con il loro lavoro, ad alimentare la notorietà di questo prezioso insaccato dall'inimitabile sapore dolce e delicato.
Le origini del salame Felino IGP
La simbiosi tra la località di Felino e il maiale risalirebbe all'Età del Bronzo, ma il primo documento relativo al salame è stato rintracciato a Parma nel 1436. In quell'anno Niccolò Piccinino, condottiero del duca di Milano che aveva una delle sue basi operative proprio nel territorio di Felino, chiese di avere 20 maiali per fare i salami. La preparazione dei salumi favorì, quindi, lo sviluppo degli allevamenti suini in loco. Dall'Ottocento a Felino cominciarono a registrarsi più produttori di salumi che in ogni altro comune del parmense.
La produzione del salame
La preparazione e la mondatura delle carni, l'insacco, la legatura, i controlli, possono essere effettuati soltanto da mani esperte e da persone altamente qualificate, depositarie di quell'antico sapere che è stato tramandato fino ai tempi nostri dalla tradizione. Ma oltre all'uomo, anche la natura e l'ambiente hanno da sempre giocato un ruolo determinante. L'inconfondibile delicatezza del salame di Felino è figlia della brezza che lambisce queste colline, le quali godono di una temperatura ideale, di un giusto grado di umidità e una adeguata ventilazione che rendono possibile la stagionatura dei salumi.
Il Consorzio del salame Felino IGP
Il salame di Felino è tutelato dal Consorzio di Tutela del Salame Felino Igp, nato con lo scopo di promuovere e valorizzare questo pregiato prodotto e di informare costantemente il consumatore.
Questo gustoso salume è uno degli antipasti tipici del parmense. Solitamente è accostato al prosciutto di Parma e si abbina con un bicchiere di Lambrusco.
La dolcezza e la delicatezza sono appunto le caratteristiche principali di questo salame, il quale deve essere rigorosamente affettato con il tipico taglio obliquo, che ne evidenzia la grana ed evita la sbriciolatura, e le cui fette, per essere gustate al meglio, devono essere dello spessore di un chicco di pepe.
Curiosità
Felino è un piccolo centro della provincia di Parma che conta poco meno di 8000 abitanti, adagiato a 180 metri di altitudine sulle colline che accompagnano il corso del torrente Baganza, in una zona famosa per il suo microclima, da sempre ritenuto ideale per la stagionatura dei salumi. Questa cittadina ha destinato, come ubicazione per il museo dedicato al salame, l'austero castello che domina il paese e questo sottolinea l'importanza che questo prodotto ha avuto nella storia del territorio. Parla Giancarlo Gonizzi, coordinatore "Musei de cibo": "Nelle cantine del castello di Felino ha trovato la casa il museo del salame. Un luogo dove viene raccontata la sua storia millenaria, dalle raffigurazioni dell'Antelami, ai documenti medievali, fino agli strumenti che usa il norcino per realizzare questo autentico capolavoro della gastronomia, un luogo dove la storia, la cultura e il gusto si sposano in un percorso emozionante". Visitare le sale che ospitano antiche testimonianze e attrezzi e indumenti tradizionali, fa capire quanto lavoro e quanta autentica passione si nascondono dentro una fetta di Felino e ci ricorda che anche la mano dell'uomo è ancora oggi insostituibile nelle principali fasi della lavorazione di questa prelibatezza.