La penisola Sorrentina, grazie ai suoi anfratti e alle sue grotte, è una delle pochissime zone che offre il gambero rosso di Nassa Crapolla, un crostaceo divenuto un prodotto presidiato da Slow Food
SCHEDA PRODOTTO
Il gambero rosso di Nassa di Crapolla arriva da un fiordo della penisola Sorrentina, un lembo di spiaggia e di mare custodito da un'insenatura presente tra le rocce. Da poco tempo, il gambero di Nassa di Crapolla è diventato un prodotto presidiato da Slow Food.
Il Parapandalo (Plesionoka Narval) può essere annoverato tra i prodotti tipici dell’area compresa nella Riserva Naturale Marina di Punta Campanella, poiché la particolare morfologia dei fondali ricalca fedelmente l’habitat ideale di questo crostaceo. Gli anfratti e le grotte della costa, attrattiva per folti gruppi di gamberetti, rendono questa zona uno dei pochissimi e dei più ricchi centri di aggregazione di questo delizioso crostaceo rosa.
Insenatura tra le insenature della costa frastagliata che da Positano giunge a Punta della Campanella, Crapolla si distingue per avere acque limpide e cristalline. Ed è forse per questo che il gambero rosso di Nassa di Crapolla vive e prospera nelle sue acque. Prelibatezza tra la prelibatezze, il gambero rosso di Nassa, secondo i consigli del nostrp foodblogger Alfredo Iannaccone, può essere gustato crudo, con una sola emulsione di pepe e limone. Nel mese di luglio la femmina ha ancora le uova blu nella pancia. Nella sezione dedicata allae ricette, è possibile trovare uno sfizioso antipasto realizzato con il gambero rosso di Nassa di Crapolla.