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Il piacere degli gnocchi fatti in casa, la dolcezza della zucca, la delicata sapidità di un formaggio piemontese Dop, il profumo della salvia fresca... ecco gli ingredienti degli gnocchetti di zucca mantovana con salvia e Castelmagno Dop, gustoso primo piatto proposto dallo chef Gabriele Zappardi. Per portare nelle nostre case i sapori e i colori della campagna d'autunno, e ricreare una calda atmosfera d'altri tempi.
Per preparare dei buoni gnocchi di zucca che risultino allo stesso tempo sia morbidi che compatti, è importante eliminare un po' di acqua cuocendo la zucca al forno, così poi da migliorare la consistenza dell'impasto. Tagliatela a fette, disponetela su una teglia ricoperta di carta da forno e infornate a 180° per circa un'ora. Lasciate raffreddare bene la zucca prima di eliminare la parte esterna e passare la polpa con lo schiacciapatate. Se durante la lavorazione l'impasto dovesse risultare ancora troppo acquoso, potete aggiungere una patata lessata e schiacciata, che grazie all'amido permette di compattare meglio gli ingredienti rendendo più semplice la lavorazione. L'impasto dovrà risultare morbido e malleabile ma non appiccicoso.
L'abbinamento tra zucca e Castelmagno DOP è un matrimonio perfetto, la dolcezza naturale della zucca si incontra con il sapore particolare e pungente del formaggio dando vita a un mix caldo e avvolgente.
Il Castelmagno è un prodotto tipico della provincia di Cuneo, si tratta di un formaggio a pasta dura molto friabile. Ha un gusto delicato che diventa sempre più intenso man mano che aumenta il periodo di stagionatura. Viene prodotto con latte vaccino, eccezionalmente viene aggiunta una piccola percentuale di latte caprino o ovino.
È un formaggio che vanta il marchio aggiuntivo di "prodotto di montagna" se l'allevamento e la produzione vengono effettuate in zone montane, o di "prodotto d'alpeggio" in caso invece la produzione venga collocata ad una quota superiore ai 1000 metri. Ormai la produzione avviene quasi esclusivamente in valle, ma ci sono ancora dei malgari che lavorano il latte delle loro vacche in alpeggio utilizzando le tecniche antiche. Le malghe si trovano oltre i 1600 metri dove la grande varietà di erbe e di fiori dei pascoli, donano al formaggio un gusto davvero unico. La tipologia "d'alpeggio" viene prodotta soltanto tra maggio e ottobre, mentre le altre tipologie sono prodotte durante tutto l'anno. L'origine del Castelmagno è antichissima, risale almeno al 1200. In una sentenza del 1277 si impone per l'affitto di alcuni pascoli un pagamento non in denaro ma in forme di Castelmagno. Ha vissuto un periodo d'oro nell'Ottocento quando diventa il re dei formaggi italiani e veniva portato su tavole prestigiose a Londra e a Parigi. Dopo le guerre e il progressivo spopolamento delle zone montane, la produzione di questo formaggio prezioso è ricominciata negli anni '80, ricevendo nel 1996 il marchio DOP.