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Dolce tipico di Carnevale, le castagnole sono caratteristiche non solo della Romagna, ma anche del Veneto e Lazio. Scopri la ricetta originale e le varianti locali!
Dolce tipico di Carnevale, le castagnole sono caratteristiche non solo della Romagna, ma anche del Veneto e Lazio. Scopri la ricetta originale e le varianti locali!
Le castagnole, chiamate anche favette, sono un dolce tipico del Carnevale preparato in tutta Italia le cui origini sono da ricondursi, probabilmente, alla cucina tradizionale laziale. Fanno infatti parte della tradizione culinaria di molte regioni italiane dove assumono diverse sfumature sia in termini di ingredienti utilizzati che di preparazione, e quindi di risultato. Ai nostri giorni, la ricetta delle castagnole più conosciuta è senz’altro rappresentata da quelle venete: il risultato di un impasto di farina, uova, latte, uvetta e semi di girasole, con cui si formano delle palline che sono poi fritte in olio bollente e servite con zucchero a velo.
Piccole castagne, è il significato del nome di questo tipico dolce di Carnevale. L'origine delle castagnole è principalmente legata al Veneto, l' Emilia Romagna e al Lazio . La ricetta delle castagnole più antica che c'è risale al '700 e fu trovata in un manoscritto conservato nell'Archivio di Stato di Viterbo. Nel manoscritto si trovavano addirittura quattro ricette, compresa una per le castagnole al forno. Non c'è dolce, in Italia, che non venga chiamato per lo meno in due o tre modi diversi. Le castagnole non fanno eccezione. Nella Tuscia, infatti, possono essere chiamate anche struffoli , che sono un dolce natalizio che, però, si prepara anche nel periodo di Carnevale. Struffoli e castagnole vengono chiamati anche cicerchiata; anche se, per la cicerchiata, le palline di pasta devono essere fritte nello strutto.
Le castagnole romagnole, ad esempio, sono fatte col burro al posto dell’olio, e sono servite con zucchero a velo e irrorate con l’alchermes, un liquore italiano usato per i dolci, specie per le creme di pasticceria. Le castagnole laziali, che a differenza delle romagnole non hanno liquore nell’impasto, sono preparate con la scorza di limone al posto di quella d’arancia. Ma conosciamo meglio tutte (o quasi) le molteplici ricette regionali, le diverse varianti e qualche curiosità.
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Una ricetta tradizionale diventa una variante quando si mette in gioco l’estro della persona che la prepara, o non sono disponibili tutti gli ingredienti previsti nella propria dispensa. Inoltre, quando una ricetta varca il confine del territorio in cui prende origine, aumenta la probabilità che questa venga rielaborata secondo gusti e tradizioni dei diversi luoghi. Di seguito ti elenchiamo le diverse varianti, dalle più alle meno conosciute.
Preparate con farina americana, burro, scorza di agrumi e Marsala (non può mai mancare nei dolci siciliani), le castagnole alla siciliana sono una versione semplificata della ricetta originale veneta da cui differiscono anche perché sono servite con lo zucchero semolato al posto del classico a velo. Il procedimento prevede intanto di mescolare farina, scorza di agrumi, liquore e zucchero alle uova leggermente sbattute. Poi si crea l’impasto che necessita un riposo di almeno due ore, dopodiché si formano le palline e si friggono nel solito olio bollente.
Le castagnole in Umbria sono preparate con la solita base di farina, uova, burro e scorza di limone, ai quali viene aggiunto un po’ di liquore all’anice che dona loro un sapore inconfondibile. Altro tratto distintivo è rappresentato dal miele, che sostituisce lo zucchero nella guarnitura insieme agli zuccherini colorati, amatissimi dai più piccoli. Tra fiere e sagre dedicate alla festività del Carnevale, è possibile gustare questa specialità in ogni angolo della regione, anche se in generale viene preparata in tutti i periodi dell’anno.
Le Marche e l’Umbria sono attaccate e hanno tradizioni legate alla cucina e alla pasticceria molto simili. Infatti, la ricetta marchigiana delle castagnole viene preparata con l’impasto molto simile a quello umbro, con la sola differenza che viene sostituito il burro con l’olio di semi di girasole. Miele a guarnire le palline che possono essere arricchite nel loro sapore dal liquore alchermes diluito con un po’ d’acqua a seconda del risultato desiderato, più o meno alcolico.
Nella cucina tipica meneghina, le castagnole che prendo anche i nomi di zeppole o tortelli di carnevale, hanno la particolarità di essere senza latte e preparate con i 4 ingredienti base della ricetta (farina, uova, scorza di limone, lievito) con due tocchi di sapore in più. Liquore all’anice e vaniglia, difatti, impreziosiscono il sapore di questo dolce tipico che nella sua semplicità è davvero delizioso. Come per le siciliane, anche qui vengono servite con lo zucchero semolato.
Vedi Napoli e poi muori. Non prima di aver assaggiato la versione napoletana di questo dolce. Le napoletane sono una variante delle castagnole davvero deliziosa nella quale sono presenti il liquore Strega, come per le chiacchiere napoletane, in aggiunta alle bacche di vaniglia che le rendono davvero golose. Come per le lombarde, anche le castagnole alla Napoletana sono servite con lo zucchero semolato, che aderisce perfettamente alla superficie e a ogni boccone scricchiolerà sotto i denti.
L’impasto delle castagnole è davvero semplice da preparare e garantisce un dolce delizioso con pochi passaggi anche ai meno esperti in cucina. La scelta degli ingredienti è alla base della riuscita della ricetta, soprattutto quella della farina. Per ottenere delle castagnole morbide, è necessaria unafarina 00, meglio ancora se Manitoba. Conosciuta come farina americana, è ricca di glutine, una sostanza che dopo la lavorazione permette di ottenere impasti magnificamente elastici e morbidi. Un burro chiarificato è perfetto per la preparazione perché mantiene le sue proprietà anche ad alte temperature, come l’olio di semi di girasole altoleico che ha le stesse caratteristiche. In quanto alle scorze di agrumi, utilizzate limoni e arance biologiche che, non essendo trattati, garantiscono un dolce più genuino e salutare. In quanto al liquore, potete scegliere quello che avete in casa senza stare a impazzire: rum, cognac, Marsala, Strega, liquore all’anice o sambuca, vanno sempre bene.
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La cottura delle castagnole è la fase più semplice della preparazione e spesso la più sottovalutata. Delle castagnole morbide e fragranti, perfettamente dorate e con la giusta quantità di umidità, dipendono anche dal modo in cui sono fritte (scopri la tecnica nel dettaglio).
Per una frittura ideale:
A parte la preparazione classica che prevede la frittura, si possono preparare anche le castagnole al forno che sono più salutari e permettono di risparmiare qualche caloria senza però rinunciare al gusto. La particolarità è che le palline sono prima bollite in modo che si formi una pellicola che durante la cottura in forno diventa super croccante, paragonabile a quella delle alla ricetta delle castagnole fritte. Bollire le castagnole diventa un modo per ottenere una piacevole consistenza anche nel caso della frittura perché la pellicola aiuta a mantenere l’umidità e diventa extra croccante.
Altre ricette:
Per ogni ricetta esistono diverse interpretazioni che soddisfano ogni necessità in tema di alimentazione e che combaciano perfettamente con i gusti di tutti. Per esempio le castagnole al forno senza burro, che sono perfette per mantenere bassi i livelli di colesterolo e risparmiano le calorie dovute alla frittura.
Le castagnole al limoncello , che sono una variante molto apprezzata nella cucina campana perché si tratta di un liquore molto aromatico e permette di non aggiungere la scorza di limone, ingrediente che spesso viene dimenticato.
Utilizzando il rum si ottengono delle castagnole dal sapore golosissimo perché si tratta di un liquore dal sapore molto deciso che usato nelle preparazioni dolci le rende davvero irresistibili. E per una versione ancor più deliziosa, le castagnole di patate sono eccezionali perché proprio l’amido contenuto nelle patate permette di creare un impasto davvero delicato e morbidissimo. Elencate tutte le varianti, vi lasciamo alla ricetta che trovate in basso.