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I dolci tipici di Carnevale, un viaggio per le tradizioni italiane

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Un viaggio da Nord a Sud, tutto il Carnevale italiano che c'è, in un miscuglio di nomi e tradizioni che fanno la festa più giocosa dell'anno.

 

Una guida che ti insegna a muoverti con destrezza in tutte le pasticcerie e i forni d'Italia, per non sbagliare mai il nome dei dolci tipici di Carnevale!

 

IL TRENTINO E I KRAPFEN DI CARNEVALE

Partiamo dal Nord, precisamente da Bolzano, dove la vicina Austria influenza le tradizioni italiane al punto che il dolce tipico di Carnevale ha proprio origini austriache e, tra l'altro, piuttosto antiche. Questo dolce tondetto, morbido e dal ripieno cremoso fece la sua comparsa a Graz nel XVII secolo. Si tratta del Faschingskrapfen che, come sicuramente saprete tutti, significa Krapfen di Carnevale e viene preparato con una pasta che viene lasciata lievitare per un paio di ore, poi fritta nello strutto e, per la gioia dei più golosi, farcita con marmellata o panna o crema bavarese.
Per gli stomaci meno forti, esiste anche la versione del Krapfen cotto al forno, un po' più leggera!

 

IN VENETO E FRIULI SI FANNO CROSTOLI E FRITOLE

IL Carnevale di Venezia è, probabilmente, il più spettacolare di tutti i Carnevali italiani. A maggior ragione, è bene sapere cos'è che si prepara qui! 
I crostoli sono il dolce tipico del Carnevale di Venezia e sono un impasto di farina, uova, latte e un bicchierino di grappa che viene poi fritto nello strutto. Se ti sposti sulla terraferma, invece, trovi i galani.
Ogni tanto, nei crostoli veneziani e galani veronesi, al posto della grappa si trova un bicchiere di vino bianco.
Questi dolci hanno la forma di un nastro e sono ricoperti di zucchero; sicché, o puoi contare su di un impareggiabile autocontrollo, oppure è praticamente impossibile non leccarsi le dita dopo ogni boccone. 
La ricetta dei galani la trovi qui, ma se vuoi riuscire a mangiarne in tutta Italia, ti toccherà imparare ancora diversi nomi!
Altro dolce tipico di Carnevale della tradizione veneziana sono le frìtole, frittelle che si preparano anche in Friuli e, data la loro bontà, un po' in tutta Italia. Le frìtole non sono altro che una pastella farcita con uvetta sultanina e pinoli che viene poi fritta e ricoperta da una spolverata di zucchero a velo. Esistono, sempre per la gioia dei golosi, varianti di frìtole che prevedono diversi tipi di ripieno, dalla crema alla marmellata, che le fanno somigliare un po' ai krapfen di cui sopra.

 

IN PIEMONTE LE BUSIE SON ANCHE GRASSE

Cambi regione e cambi nome; no, non tu, ma quello che mangi. Qui si trovano le busie, o bugie, ma non solo. Se ti sposti a Vercelli le busie si trasformano in gale e, al posto della grappa, ogni tanto trovi il rum e le bucce di limone nell'impasto. Se ti trovi nell'alessandrino chiedi delle grasse, altrimenti non ti capisce nessuno. 
Ancora, però, non s'è detto di cosa stiamo parlando: semplicemente delle classiche chiacchiere di Carnevale, che qui sono generalmente a forma di rombo e più piccoline e si trovano anche ripiene di marmellata o cioccolato.

 

IN LOMBARDIA TROVI CHIACCHIERE E LATTUGHE

In Lombardia le chiacchiere di Carnevale, guarda un po', si chiamano chiacchiere. La ricetta delle chiacchiere è semplice e provarla a casa vale la pena. 
Tuttavia, se sei a Mantova le chiacchiere diventano lattughe e si preparano sostituendo il famoso bicchierino di grappa con Marsala e limone.

 

A CENTO E BOLOGNA, TORTELLI E TAGLIATELLE DIVENTANO DOLCI

Invece, a Cento, dove il Carnevale è diventato questione di importanza internazionale da quando s'è fatto il gemellaggio col Carnevale di Rio, si chiedono le sfrappole o le frappe e, sempre al posto della grappa, si usa l'anice.
E tortelli dolci? a Carnevale si fanno dolci e si chiamano anche castagnole. Pallottine fritte o al forno, ripiene di panna o crema, la ricetta delle castagnole non cambia solo a seconda di dove ti trovi: dipende anche e semplicemente da cosa piace a te.
A Bologna, invece, si stravolgono le tagliatelle al ragù.
Tanto per cominciare, non va preparato il ragù (ah, ah), però si tratta di un dolce che ha effettivamente la forma delle tagliatelle! Qui trovi la ricetta delle tagliatelle di Carnevale in versione fritta nell'olio; ma, come sempre, puoi decidere di farle al forno.

 

BRIGIDINI E BERLINGOZZI SONO DOLCI TOSCANI

Se senti dire Toscana e Carnevale non può che venirti in mente Viareggio, e qui si mangiano i cenci; ma i cenci si mangiano anche a Firenze, ad Arezzo e in molte altre città e, soprattutto, si preparano con il vin santo al posto della grappa. 
Altri dolci tipici toscani del periodo di Carnevale sono i berlingozzi che sono fatti al forno. Si tratta di ciambelle il cui nome deriva da berlingaccio che, in passato, significava tre cose belle: un'antica maschera di Carnevale, una festa che cadeva di giovedì grasso e un verbo che significa spassarsela a tavola. In più, i berlingozzi si preparano anche in Umbria, dove addirittura gli è stata dedicata una sagra di paese a Pitigliano. Tanti significati e feste diverse per una piccola ciambellina aromatizzata all'anice.
Tipici dolci di Carnevale sono anche i brigidini di Lamporecchio, cialde fatte di uova, zucchero, farina e, anche qui come nei berlingozzi, essenza di anice.

 

IN CENTRO ITALIA LA CICERCHIATA METTE TUTTI D'ACCORDO

In centro Italia vanno tutti più d'accordo, su una cosa per lo meno: la cicerchiata. Preparata come si preparano gli struffoli napoletani che, in Campania, sono un dolce natalizio, è talmente colorata e allegra che alla fine qualcuno deve aver pensato che andasse bene anche per Carnevale.
E le frappe? In Umbria si preparano con il rossissimo alchemers.
Anche in Molise le chiacchiere si chiamano con un altro nome. A rallegrare le feste di Carnevale qui sono le cioffe che vengono preparate aggiungendo della scorza di limone e usando il Marsala, come in Lomabrdia.
Se ti vuoi divertire a provare una versione gourmet di questo tipico dolce carnevalesco, prova la ricetta del millefoglie di chiacchiere al burro di cacao con ganache al cioccolato, vedrai che meraviglia!

 

SANGUINACCIO, MIGLIACCIO E ZEPPOLE: I SUPER CLASSICI DELLA CAMPANIA

A Napoli, ma anche in Basilicata e in Calabria, non si mangiano le chiacchiere se non sono accompagnate dal sanguinaccio dolce. Si tratta di una crema molto densa fatta di cioccolato che viene aromatizzata con il sangue fresco dei maiali. Dal 1992 la vendita al pubblico del sangue di maiale è stata vietata, ma le nonne lo preparano ancora. Trovatene una e chiedile di insegnarti! 
Altro tipico dolce di Carnevale campano è il migliaccio, un dolce a base di semolino e di ricotta di pecora di cui qui trovi una versione rivisitata dallo chef che vale davvero la pena di provare!
Tutto ciò… senza dimenticare le zeppole, ciambelline soffici soffici fritte e ricoperte di zucchero e cannella. Sai qual è il segreto per farle venire davvero bene? lo puoi leggere qui, nella ricetta delle zeppole dello chef Alfedo Iannacone.

 

IL CARNEVALE PUGLIESE SI PASSA A PUTIGNANO INSIEME A FARINELLA

Farinella non è altro che il nome della maschera ufficiale del Carnevale di Putignano, e Farinella è anche il nome del dolce tipico pugliese che si prepara a Carnevale. Preparata con farina di ceci, farina di orzo, zucchero e uova, la Farinella di Putignano è aromatizzata con arancia, limone e cannella ed è un dolce di origine antichissima che risale sino al 1700.
La ricetta, ora come allora prevede: 500/600 grammi di farina di ceci, 500 grammi di farina di orzo, 500 grammi di burro, 300 grammi di zucchero, 6 uova di cui 2 tuorli, latte, della buccia di arancia e di limone grattugiata, cannella.
Il procedimento è davvero semplice. Ti basta sciogliere il burro fino a ottenere una crema, aggiungere quindi zucchero, uova, le scorze grattugiate e la cannella e mescolare tutto per bene. Adesso unisci il tutto alle due farine fino a che non otterrai una consistenza simile a quella della polenta. Versa tutto in degli stampini e cuoci nel forno per 10/20 minuti a 160 gradi.

 

UN SALTO IN SARDEGNA PRIMA DI CONCLUDERE IL CARNEVALE

Il Carnevale di Oristano è, probabilmente, uno dei più emozionanti della regione, dato che, in occasione della festa, si svolge la corsa equestre della Sartiglia.
In Sardegna trovi tanti dei dolci che abbiamo già nominato, come sas zipulas, ovvero le zeppole, o sas oriletas, che sarebbero le classiche chiacchiere.

 

IL VIAGGIO FINISCE IN SICILIA, SCORTATI DALLE TESTE DI TURCU

Il Carnevale di Arcireale è, senza dubbio, uno dei più belli e spettacolari della Sicilia.
Non per altro, si festeggia da più di cinquecento anni.
Anche in Sicilia si preparano le castagnole, ma oltre a questi dolci tipici se ne fanno tantissimi altri, come le Cassatedde, grandi ravioloni fritti ripieni di ricotta, la pignolata o pignoccata, dolci guarniti con miele che a Messina vengono ricoperti di glassa al limone o al cioccolato, e, infine, le teste di turcu che sono fatti di questa buonissima sfoglia fritta leggera leggera che poi viene immersa in una crema di latte al gusto di limone e cannella.
Qui trovi la ricetta delle cassatedde. E se vuoi preparare dei dolcetti buffi per bambini, prova le mascherine di Carnevale ai profumi di Sicilia.

Infine, anche qui, come nel resto del nostro bel paese spiritoso, si preparano le frappe, che però qui si chiamano chiacchiere, o erano i crostoli? no! saranno sicuramente i galani. Aspetta, erano i cenci o le cioffe?

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