Crispiano e le cento masserie

Crispiano e le cento masserie. Cos'era una masseria e cos'è diventata oggi? Scoprilo in questo itinerario pugliese alla scoperta dei luoghi e dei prodotti tipici della zona.

SCHEDA ITINERARIO

Le masserie: cos’erano e cosa sono

Nel cuore della Puglia, nel solo territorio di Crispiano, comune in provincia di Taranto tra la Valle d’Itria e la Murgia, si trova un patrimonio immenso fatto di storia, tradizione agreste ed enogastronomica: sono le Cento Masserie di Crispiano, un luogo inaspettato in cui l’aria profuma di ulivo.
Sorte dal 1400 fino alla fine del 1800 le masserie, dalle più piccole e rurali alle più imponenti con mura fortificate, erano importanti centri di socializzazione e di erogazioni di servizi, risultato dei latifondi romani. Ogni masseria aveva la propria funzione e, insieme, garantivano la tutela della biodiversità del territorio.
Dopo un periodo di abbandono oggi le masserie di Crispiano immerse nella macchia mediterranea e nei preziosi uliveti, sono state recuperate e, proprio come nei secoli passati, ognuna ha la sua vocazione.
Rimane però un fatto certo: in ognuna potrete trascorrere qualche giorno di relax lontano dal turismo di massa gustando cibi genuini, ottimi vini e qualche fetta di pane e olio extravergine d’oliva che difficilmente dimenticherete!

Una vacanza in masseria

Proprio per la diversità dei servizi che ogni masseria offre, oggi Crispiano può essere il luogo ideale per una vacanza che risponde davvero alle esigenze di tutti.
Nel comune si contano infatti ben 5 percorsi turistici suddivisi in funzione delle diverse tematiche di interesse.
C’è il Percorso dei Santi che percorre cappelle e cripte delle masserie rupestri, il Percorso Archeologico per un itinerario storico, il Percorso delle Gravine adatto per famiglie con bambini che desiderano stare in mezzo alla natura, il Percorso dei Briganti che percorre proprio le vie che i briganti seguivano un tempo e poi c’è il Percorso delle Cento Masserie che va alla scoperta delle usanze contadine che hanno al centro l’ulivo e la tradizione olearia.
Oltre a questi percorsi tuttavia c’è molto di più: per le coppie che desiderano una vacanza all’insegna del benessere c’è la Masseria Quis ut Deus, alla Masseria Francesca si può scegliere di vedere il territorio su una carrozza trainata dai cavalli di razza Murgese e la Masseria Russoli, oltre a proporre attività di fattoria didattica, tutela l’asino di Martina Franca.
Se avete scelto la Puglia e Crispiano per un itinerario enogastronomico non avete sbagliato indirizzo: per voi la scelta è ampia e in qualunque masseria vi fermiate troverete sempre qualcosa di buono e locale da assaporare.

I prodotti tipici delle masserie

Nella grande offerta delle Masserie non si può dimenticare che il punto di forza è certamente la tradizione agreste che le rende particolarmente in voga oggi per il turismo enogastronomico.
La produzione di olio, vini e formaggi è ampia e non mancano masserie in cui gustare questi prodotti per lo più biologici e km 0.
Alla Masseria Pilano, per esempio, potrete assaporare il meglio del territorio e tutto è autoprodotto: c’è l’olio extravergine di oliva biologico, il miele millefiori, di timo e anche di corbezzolo e ci sono i cereali che in questa masseria hanno un ruolo fondamentale insieme all’allevamento di bovini di razza podolica pugliese.
Troverete una selezione di grani duri antichi come il Senatore Cappelli o il Saragolla e se dopo il gustoso tour il bottino diventa pesante potete sempre decidere di fermarvi a dormire in uno dei trulli dell’agriturismo.

Per fare scorta di ottimi formaggi vi attende la Masseria del Duca che ogni giorno produce i formaggi con il latte delle proprie mucche lasciate libere di pascolare nei campi. Potrete gustare mozzarelle, trecce, caciocavallo e tanto altro ancora.
Infine non mancano le possibilità per gli amanti del vino e la Masseria Amastuola, Wine Resort, è una vera coccola. Qui potrete lasciarvi guidare tra le tante degustazioni che mixano i propri vini biologici a salumi e formaggi del territorio o a menù ricercati. 
L’importante è liberare i sensi e godere appieno dei profumi e dei sapori di questo territorio ancora genuino.