SCHEDA ITINERARIO
Le isole Lofoten sono tra quei luoghi da vedere almeno una volta nella vita. Al di là dei commenti esaltati che troverete su varie guide e riviste e che possono suscitare dubbi, le Lofoten sono davvero un piccolo paradiso nella natura, a contatto con il mare (e con il forte odore di pesce appena pescato), con la vita tranquilla dei pescatori. Ed qui e solo qui, in questo angolo del Nord Europa che nasce lo stoccafisso, merluzzo norvegese (Gadus morhua) essiccato. Tra l’altro, tra i primi a scoprirlo, siamo stati proprio noi italiani (popolo di buone forchette da sempre!). Nel 1432, il capitano veneto Pietro Querini naufragò nelle acque del Nord. Il capitano e i superstiti riuscirono a raggiungere le Lofoten e qui scoprirono lo stoccafisso. Fu un amore al primo assaggio e Querini, portando il cibo in patria, instaurò i primi rapporti commerciali tra Italia e Norvegia. Era un pesce povero, in grado di conservarsi a lungo e ottenne grande successo.Il nostro viaggio alla scoperta dello stoccafisso di Norvegia deve partire però da Tromsø, una delle città più a Nord del mondo. Qui infatti ci sono molti interessanti ristoranti che cucinano lo stoccafisso, a partire da Emmas Drømmekjøkken (Kirkegata, 8), apprezzato dai norvegesi ma anche da personalità internazionali, come Hillary Clinton. “Di solito in Norvegia si mangia mantecato – racconta il giovane chef Gunnar Jensen del Vertshuset Skarven di Tromsø – con i pomodorini secchi, alla vicentina oppure con acciughe, capperi e olio di oliva. Nelle famiglie potete trovarlo spesso accompagnato dalle carote”.
A Tromsø trovate anche l’azienda Halvors che produce filetti di stoccafisso, in collaborazione con uno dei più rinomati produttori norvegesi di questa specialità. Una linea di prodotti è merluzzo già spellato, spinato, pronto per la cottura: “Noi cerchiamo di renderlo facile da cucinare”, sottolinea il titolare che aggiunge: “I norvegesi producono tanto pesce, ma ne mangiano poco”. Lo stoccafisso fino a non tanto tempo fa era considerato cibo per cani e animali domestici. Lo conferma Geir Bakkevoll del Norwegian Seafood Counsil: “Voi italiani conoscete meglio lo stoccafisso dei norvegesi stessi”.
Per i nostalgici, a Tromsø c'è un negozio gourmet gestito da italiani dove trovare tante specialità del nostro Paese, dalla pasta ai formaggi, dal cioccolato alle confetture. Si chiama Helmersen e si trova vicino al ristorante Emmas Drømmekjøkken.
Da Tromsø scendiamo a Sud, verso le Lofoten, raggiungibili in aereo, in macchina o via mare (qui passa il postale dei fiordi norvegesi Hurtigruten) perché è qui che il merluzzo viene pescato e trasformato. Solo qui ci sono le condizioni perfette per l’essicamento di questo pesce. Dal mare di Barents, i merluzzi raggiungono le Lofoten ogni anno da gennaio ad aprile per deporre le uova. “Fanno migliaia di chilometri pur di venire qui – racconta Geir Bakkevoll – sono pesci molto fedeli”. Una volta pescato, il merluzzo viene privato della testa e lasciato appeso ad asciugare su gigantesche rastrelliere in legno, molto suggestive.
Uno dei più importanti produttori è l’azienda John Bergen and Sons, proprietaria anche delle tipiche strutture alberghiere delle Lofoten, i rorbuer. Si tratta degli antichi capanni dei pescatori, oggi ristrutturati e resi splendide case vacanze.
Per gustare la cucina artica e lo stoccafisso cucinato alla norvegese, non perdetevi il ristorante Børsen Spiseri a Svolavær, un locale tradizionale, tutto in legno. Ottima cucina anche quella dell’Akevittloftet a Nyvågar. Nota bene: il ristorante è specializzato in aquavit, il liquore tradizionale a base di patate e cumino. Provatene un bicchierino scegliendo dalla ricca carta dell’Akevittloftet.
E una volta che sarete stanchi di stoccafisso, le Lofoten avranno ancora altro da offrivi. La bellezza dei paesaggi ha attirato molti artisti che hanno aperto qui le loro gallerie d’arte. C’è la possibilità di escursioni in barca durante le quali poter pescare. Se amate camminare, non perdetevi le escursioni. Quella tra Unstad ed Eggum conduce a un faro e alle rovine di una fortezza sull’oceano. Tra l’altro, in estate alle Lofoten c’è luce 24 ore su 24 ore… perché non approfittarne?