Se volete vivere la magia del Natale tutto l'anno recatevi in Via San Gregorio Armeno, la storica strada di Napoli, celebre in tutto il mondo per le sue numerose botteghe artigianali
Napoli a Natale
Napoli non è solo la città del sole, del mare e del bel canto, ma è anche un luogo in cui si può rivivere l’atmosfera natalizia tutto l’anno.
Passeggiando lungo i due decumani napoletani, il Decumano Maggiore, via dei Tribunali, e il Decumano Inferiore, via San Biagio dei Librai, non si può non rivolgere l’attenzione a via San Gregorio Armeno, una storica strada della città, celebre in tutto il mondo per le sue numerose botteghe artigianali.
Via San Gregorio Armeno prende il nome dall’omonimo convento le cui origini risalirebbero al X secolo con l'insediamento di monache basiliane che conservavano le reliquie della propria fondatrice Santa Patrizia (discendente dell'imperatore Costantino e vissuta nel VII secolo), e del patriarca d'Armenia San Gregorio, vissuto nel IV secolo.
La tradizione del Presepe a Napoli
Nella città di Napoli la tradizione del presepe ha origini antichissime. Nel V secolo a.c., ai tempi di Pericle, questa zona era caratterizzata da un’alta concentrazione di artisti e artigiani che realizzavano statuette in creta da offrire alla dea Demetra. In epoca romana, dove oggi è situato il convento di San Gregorio Armeno, sorgeva il tempio dedicato alla dea Cerere (corrispondente alla dea greca Demetra), alla quale i cittadini offrivano come ex voto delle statuine di terracotta. Questa tradizione artigianale è stata portata avanti nei secoli fino a oggi.
L’arte presepiale napoletana vera e propria si è sviluppata alla fine del Settecento ed è unica nel suo genere e di grande qualità e varietà. Gli scultori, oltre al classico presepe liturgico, si sono occupati di rappresentare tutte le categorie sociali impegnate nelle loro attività quotidiane. Insomma, il presepe napoletano è popolare e ha come tratto distintivo quello di rispecchiarsi nel mondo delle classi subalterne.
Le peculiarità di queste rappresentazioni sono il realismo e la vivacità e molte sculture raffigurano la vita campestre e il legame ai piaceri più semplici della vita. In particolare, nel presepe napoletano, un ricco simbolismo viene attribuito all’osteria che non solo rappresenta il luogo ideale in cui incontrarsi dopo il lavoro, ma anche la vita materiale contrapposta a quella spirituale.
L’osteria inizialmente era dipinta come un luogo pericoloso in cui fermarsi durante un viaggio notturno e, successivamente, come una comune bettola di campagna. In questa recente interpretazione si legge nei volti delle statuine del presepe la passione per la buona tavola e una grande allegria. Attualmente rappresenta un luogo in cui trionfa l’abbondanza alimentare, un paradiso in cui dominano salsicce, prosciutti, caciocavalli, fiaschi di vino e piatti colmi di ogni prelibatezza.
Le sculture degli artigiani napoletani sono realizzate con grande cura e hanno molta importanza gli accessori senza i quali i personaggi non potrebbero recitare il proprio ruolo: nature morte in terracotta, cesti di verdure o di agrumi e piatti ricolmi di spaghetti, arrosti, crostacei e molluschi di ogni sorta. Il cibo, dunque, è uno dei protagonisti principali e questo rende il presepe napoletano uno spaccato del nostro paese e uno specchio in cui si può riflettere ogni italiano con l’amore per la buona tavola.
Ciò che rende unici i presepi degli artigiani di San Gregorio Armeno è l’accostamento dei personaggi classici a quelli che ogni anno salgono alla ribalta della cronaca, rendendo possibile una convivenza armonica tra il passato e il presente.
“Te piace ‘o presepe?”, recitava il grande Eduardo De Filippo in Natale in Casa Cupiello. Se come tutti i napoletani ogni anno siete intenti a una preparazione metodica del presepe, non vi resta che visitare i negozietti e le colorate bancarelle che affollano San Gregorio Armeno. Troverete dei pezzi unici che renderanno speciale il vostro Natale!