Foodies. Quali sono i profili degli amanti del cibo italiani?
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Veraci, gourmet, critical e foodster. Sono quattro i profili degli amanti del cibo italiani che emergono dalla ricerca di mercato dell'istituto milanese Squadrati. Anti-industralità, autarchia, trasparenza e healthy chic le tendenze in crescita, da tenere presente nella comunicazione del cibo
L’Italia è un paese di buongustai, ma quali sono i tipi di amanti del cibo che si pronunciano sul web e sui social network? Se lo è chiesto Squadrati, società di ricerche e tendenze di mercato milanese, nota per i suoi quadrati semiotici divenuti un caso virale nella rete. Dalla ricerca sono emersi quattro profili di foodies, rappresentati tramite un apposito quadrato semiotico.
- I VERACI: considerano sacra la tradizione culinaria italiana, sono per un’estetica frugale e non sono interessati a nuove mode e tendenze.
- I GOURMET: credono in un canone del buongusto, spesso imposto da chef stellati e guide di prestigio, e considerano l’estetica e l’impiattamento elementi importanti di un buon piatto.
- I FOODSTER: interessati a mode e tendenze del cibo, amano le contaminazioni tra piatti e cucine e la rilettura ironica della tradizione.
- I CRITICAL: per loro “buono è consapevole”. Giudicano la cucina anche in base a principi etici ed ecologici e si informano sulle materie prime e tutta la filiera di produzione.
Dalla ricerca emergono anche quattro tendenze da tenere d’occhio nella comunicazione del cibo perché presto potrebbero diventare fenomeni di massa e influenzare fortemente il mercato.
- ANTI-INDUSTRIALITÀ: cresce l’interesse per la naturalità intesa come riduzione di elaborazione dei cibi. L’industriale diventa tabù e le aziende inaugurano linee di prodotti con liste di ingredienti corte che rivendicano il loro carattere anti-industriale.
- AUTARCHIA: tra i consumatori cresce la tendenza a comprare prodotti italiani per sostenere l’economia del Paese. Il Made in Italy diventa un fatto politico, non solo di status symbol.
- TRASPARENZA: cresce l’interesse dei consumatori per la selezione e la lavorazione delle materie prime. Le aziende rispondono creando un effetto di trasparenza nella loro comunicazione: dai ristoranti con la cucina a vista agli strumenti digital per tracciare l’origine e la lavorazione dei prodotti.
- HEALTHY CHIC: l’alternativa alla dieta tradizionale non è più un dovere, ma spesso un piacere. Così, i prodotti senza bio/senza glutine/salutistici iniziano ad abbandonare l’estetica farmaceutica in favore di un’estetica premium che valorizza il piacere.