Che ne dite del mercoled� veg?
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Arriva dalla Lav, ed è sponsorizzata dall'Erbolario di Lodi, la proposta del "mercoledì veg": un'iniziativa intelligente e interessante che proponiamo a tutti i nostri lettori
Incuriosisce la propsta del “mercoledì veg” che consiglia di adottare, almeno per un giorno della settimana, uno stile di nutrizione vegano. L’intelligente iniziativa arriva dalla Lav, un’associazione che, da molti anni, lotta per il pieno rispetto dei diritti degli animali.
Franco Bergamaschi - presidente dell’Erbolario di Lodi - ha immediatamente raccolto l’invito e, ancora una volta, ha deciso di schierarsi al fianco della nuova campagna indetta dalla lega antivivisezione. Così la settimana scorsa, in una fredda e nebbiosa mattina di fine gennaio, l’incantevole sede dell’azienda lodigiana, immersa nel verde della pianura padana, è stata teatro di un incontro dedicato alla presentazione di questo progetto.
Protagonista della giornata è stato Simone Salvini che ha condiviso con il pubblico la sua raffinata conoscenza in materia di alta cucina vegana. Con un tono affabile e pacato, lo chef ha rievocato il percorso che, nel tempo, lo ha condotto ad abbracciare il veganesimo. “Non possono essere fatte azioni malevoli nei confronti del prossimo”, sono state queste parole trovate in un libro di Buddha, sfogliato quasi negli anni dell’università, a stregarlo e a cambiare per sempre il corso della sua vita. In seguito, la scoperta della saggezza orientale e lo studio della psicologia gli hanno permesso di entrare in contatto con la parte più profonda del suo mondo interiore, regalandogli quella serenità d’animo che, inevitabilmente, si trasferisce nei piatti che cucina. Il cibo, infatti, come insegna la cultura indiana, è uno straordinario veicolo di emozioni, etica e umanità.
L’idea del “mercoledì veg” nasce dalla convinzione che alimentazione e morale non siano due dimensioni della nostra vita tra loro lontane e destinate a non intrecciarsi mai. “L’uomo è ciò che mangia”, diceva il filosofo Ludwig Feuerbach e il nostro rapporto col mondo non può prescindere dalla qualità degli alimenti con cui ci nutriamo. Per questo, la temporanea sospensione delle abitudini alimentari diventa una questione di responsabilità. Una scelta di vita dettata dal pieno rispetto della natura e di tutti gli esseri viventi che ne fanno parte. Un giorno, quello proposto dalla Lav, in cui rivedere le nostra consuetudini per garantire un futuro migliore alle generazioni che verranno. Piccoli comportamenti virtuosi, infatti, possono portare a grandi risultati.
Simone Salvini sa che, certe volte, la parola “vegano” contribuisce a dividere anziché a unire. Troppo spesso, infatti, si tende ad associare a questa cucina sentimenti spiacevoli che hanno a che fare con la privazione. Lo chef, però, vuole gioire della sua esperienza e offrire, senza imposizioni, un cibo goloso, realizzato con prodotti di stagione, biologico e preparato con amore. Il “mercoledì veg” non vuole diventare un nuovo motivo di contesa tra i sostenitori dei diversi stili alimentari ma mira, piuttosto, a mediare tra le varie esigenze e a riunire tutti intorno a una tavola.
Una giornata di armonia e solidarietà per riscoprire alcuni ortaggi utilizzati dalla tradizione contadina di una volta e oggi dimenticati o non più valorizzati. L’occasione di fare qualcosa di utile per il mondo semplicemente mangiando. Un modo per ritrovarsi tutti riuniti intorno a una causa comune: il rispetto per il nostro pianeta. Questa volta l'importante è davvero partecipare.
di Serena Cirini
Incuriosisce la propsta del “mercoledì veg” che consiglia di adottare, almeno per un giorno della settimana, uno stile di nutrizione vegano. L’intelligente iniziativa arriva dalla Lav, un’associazione che, da molti anni, lotta per il pieno rispetto dei diritti degli animali.
Franco Bergamaschi - presidente dell’Erbolario di Lodi - ha immediatamente raccolto l’invito e, ancora una volta, ha deciso di schierarsi al fianco della nuova campagna indetta dalla lega antivivisezione. Così la settimana scorsa, in una fredda e nebbiosa mattina di fine gennaio, l’incantevole sede dell’azienda lodigiana, immersa nel verde della pianura padana, è stata teatro di un incontro dedicato alla presentazione di questo progetto.
Protagonista della giornata è stato Simone Salvini che ha condiviso con il pubblico la sua raffinata conoscenza in materia di alta cucina vegana. Con un tono affabile e pacato, lo chef ha rievocato il percorso che, nel tempo, lo ha condotto ad abbracciare il veganesimo. “Non possono essere fatte azioni malevoli nei confronti del prossimo”, sono state queste parole trovate in un libro di Buddha, sfogliato quasi negli anni dell’università, a stregarlo e a cambiare per sempre il corso della sua vita. In seguito, la scoperta della saggezza orientale e lo studio della psicologia gli hanno permesso di entrare in contatto con la parte più profonda del suo mondo interiore, regalandogli quella serenità d’animo che, inevitabilmente, si trasferisce nei piatti che cucina. Il cibo, infatti, come insegna la cultura indiana, è uno straordinario veicolo di emozioni, etica e umanità.
L’idea del “mercoledì veg” nasce dalla convinzione che alimentazione e morale non siano due dimensioni della nostra vita tra loro lontane e destinate a non intrecciarsi mai. “L’uomo è ciò che mangia”, diceva il filosofo Ludwig Feuerbach e il nostro rapporto col mondo non può prescindere dalla qualità degli alimenti con cui ci nutriamo. Per questo, la temporanea sospensione delle abitudini alimentari diventa una questione di responsabilità. Una scelta di vita dettata dal pieno rispetto della natura e di tutti gli esseri viventi che ne fanno parte. Un giorno, quello proposto dalla Lav, in cui rivedere le nostra consuetudini per garantire un futuro migliore alle generazioni che verranno. Piccoli comportamenti virtuosi, infatti, possono portare a grandi risultati.
Simone Salvini sa che, certe volte, la parola “vegano” contribuisce a dividere anziché a unire. Troppo spesso, infatti, si tende ad associare a questa cucina sentimenti spiacevoli che hanno a che fare con la privazione. Lo chef, però, vuole gioire della sua esperienza e offrire, senza imposizioni, un cibo goloso, realizzato con prodotti di stagione, biologico e preparato con amore. Il “mercoledì veg” non vuole diventare un nuovo motivo di contesa tra i sostenitori dei diversi stili alimentari ma mira, piuttosto, a mediare tra le varie esigenze e a riunire tutti intorno a una tavola.
Una giornata di armonia e solidarietà per riscoprire alcuni ortaggi utilizzati dalla tradizione contadina di una volta e oggi dimenticati o non più valorizzati. L’occasione di fare qualcosa di utile per il mondo semplicemente mangiando. Un modo per ritrovarsi tutti riuniti intorno a una causa comune: il rispetto per il nostro pianeta. Questa volta l'importante è davvero partecipare.
di Serena Cirini