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Riso Vialone Nano allo zafferano acido con ricci di mare, una ricetta che combina tre ingredienti di altissima qualità e li trasforma in un primo piatto di mare gourmet e perfetto per il vostro menu di Natale. Oggi, i...
Far appassire lo scalogno tagliato fine con una noce di burro in una casseruola. Nel frattempo, a parte, mettere a bagno lo zafferano in acqua calda, poi aggiungerlo allo scalogno.
A questo punto, trasferire il composto nel bicchiere di un mixer e frullarlo con la patata lessa sbucciata, qualche pistillo di zafferano intero e l’aceto di riso. Tenere in caldo.
Ora, ricavare la polpa dai ricci di mare e tenere da parte.
Tostare il riso e cuocerlo 15 min bagnando con brodo vegetale. Regolare di sale e pepe e mantecare con burro e parmigiano.
Servire il riso con la salsa di zafferano e la polpa di ricci.
Riso Vialone Nano allo zafferano acido con ricci di mare, una ricetta che combina tre ingredienti di altissima qualità e li trasforma in un primo piatto di mare gourmet e perfetto per il vostro menu di Natale. Oggi, impariamo a preparare questo cremoso risotto con lo chef Stefano De Gregorio, che ci insegna come trattare lo zafferano in una nuova ricetta, ad abbinare i ricci di mare e a utilizzare il riso vialone nano, un’eccellenza veronese unica nel suo genere.
Il Vialone Nano IGP è, come dicevamo, un prodotto tipico di Verona che si trova nella linea Sapori&Dintorni di Conad, una squisita varietà di riso semifino, adatto soprattutto per la preparazione di risotti e minestroni soprattutto per via della quantità di amido che contiene e rilascia in cottura. La coltivazione del riso nel territorio veronese ha origini molto antiche. Il riso vialone nano Igp presenta dei chicchi di grandezza media con una forma semilunga e tonda. È di colore bianco e ha una testa tozza, un dente pronunciato e una sezione tondeggiante. Il riso è un alimento ricco di qualità. È senza glutine, è perfetto per chi soffre di disturbi intestinali, ha poco sodio ed è povero di grassi. Contiene, inoltre, tutti gli elementi necessari per un funzionamento corretto del metabolismo: vitamine, ferro, calcio, fosforo e potassio.
Ecco tante altre ricette per dei magnifici risotti:
I ricci di mare si mangiano solo nei mesi che hanno la “r”. A Maggio, giugno, luglio e agosto, infatti, non solo fa troppo caldo e il consumo di riccio è altamente sconsigliato perché messo in pericolo dalle temperature esterne che rischiano di farlo andare a male in appena qualche ora; ma anche perché è quello il periodo della loro riproduzione.
Quale migliore periodo per mangiare il riccio, quindi, se non d’inverno, magari proprio a Natale?
Per gustarlo al meglio, potete consumarlo al naturale, direttamente dal riccio dopo averne sciacquato l’interno per lasciare solo le uova e aggiungere qualche goccia di succo di limone. Altrimenti, potete aggiungerlo così com’è direttamente sugli spaghetti appena cotti e mantecarli bene prima di servirli, aggiungendo un po’ di scorza di limone grattugiata.