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Bagna cauda: il segreto è la qualità degli ingredienti

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bagna-cauda

Tra i piatti tradizionali della cultura gastronomica piemontese, la bagna cauda è senza dubbio tra le più note e diffuse anche a livello nazionale. Si tratta di un piatto a base di acciughe (o alici) e aglio.

  • 60 min
  • 40 min
  • 4 pers.
  • Bassa

Ingredienti

  • 5 teste d’aglio di Voghiera DOP Sapori&Dintorni Conad
  • 1/2 l olio evo
  • 250 g alici sotto sale
  • 120 g vino rosso
pulire spicchi d'aglio

Step 1

Pulire tutte le teste d’aglio togliendo per ogni spicchio la pellicina e l’anima interna, potete lasciare gli spicchi interi o tagliarli a fettine

marinare alici

Step 2

Dissalare le alici, privare delle lische, mettere su un vassoio, e versare sopra il vino, lasciar marinare circa 10 minuti

cuocere aglio

Step 3

Mettere l’aglio in un tegame, aggiungere metà dell’olio, iniziare a cuocere a fiamma bassissima continuando a mescolare

aggiungere alici

Step 4

Dopo qualche minuto unire le acciughe continuando a mescolare

coprie con olio e cuocere

Step 5

Coprire con l’altro olio e cuocere il tutto a fiamma bassa senza che bolla per 30-40 minuti, finché non è ridotto ad una salsa

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Approfondimento

Tra i piatti tradizionali della cultura gastronomica piemontese, la bagna cauda è senza dubbio tra le più note e diffuse anche a livello nazionale. Si tratta di un piatto a base di acciughe (o alici) e aglio.

Cosa significa Bagna Cauda e i segreti per prepararla

Bagna cauda significa "salsa calda" e si prepara cuocendo lentamente nell'olio extravergine d'oliva, l'aglio e le acciughe. Rispettando la tradizione di questa portata, la Bagna cauda si serve nei fujot, i tipici fornelli di coccio che ne mantengono il calore, accompagnata da verdure crude e cotte. Da provare in occasioni speciali o in una cena tra amici, alla Bagna Cauda è dedicato anche il Bagna Cauda Day che si svolge ogni anno ad Asti, a fine novembre e i primi giorni del mese di dicembre.

Alici fritte o marinate?

Il consumo più comune delle alici è fritto , anche se non si po' considerare il più sano. Certo è che concedersi di tanto in tanto un piatto di alici fritte non è un peccato di gola da non potersi perdonare. Parlando, però, di frittura, è bene prestare attenzione fare la scelta giusta in termini di olio, ad esempio, che deve essere extravergine di oliva, di arachidi o di palma raffinato. Per quanto riguarda il metodo di frittura, deve avvenire a temperature inferiori ai 180 °C e, a cottura ultimata, è necessario scolarle con cura e riporle su due strati di carta assorbente. Un’altra ricetta molto popolare riguarda le alici marinate , una preparazione “a crudo”, per la ci preparazione e consumo è necessario fare attenzione per il rischio di infestazione da Anisakis. A tal proposito è importante sottoporre ad abbattimento di temperatura i pesci prima della lavorazione; di per sé, infatti, l'acidità del limone o dell'aceto non è in grado di debellare il potenziale parassita.

Come riconoscerle

L'acciuga, nota come alice, è un pesce osseo diffuso un po’ ovunque: nel Mediterraneo, nell'Atlantico Orientale, nel Baltico, nel Mar Nero e nell'Azov. Si tratta di una specie pelagica che vive in branchi e a profondità variabili (fino a 180 m in inverno). Si nutre di zooplancton, ovvero piccoli crostacei e larve di molluschi. Le alici appartengono alla categoria del pesce azzurro, con ci anno in comune forma, dimensione e colore del corpo. Il dorso delle alici è percorso da una striscia azzurra, con sfumature verdi; mentre le scaglie delle parti laterali e del ventre sono di colore argento. Le alici hanno un ciclo vitale breve, in genere non arrivano a 5 anni; per contro, possiedono una capacità riproduttiva elevata e riescono a sopravvivere alla pesca incessante nel Mediterraneo e, con maggiore difficoltà nell’Oceano.

Altre ricette con le alici:

Fedelini con alici e noci

Spaghetti al pesce spada, alici di Sicilia e prezzemolo

Zeppole con alici: la ricetta veloce per l'aperitivo

Cavolfiore, alici e capperi

Crema di pane, alici e ricotta: la ricetta di recupero e gourmet

 Aglio, è più salutare cotto o crudo?

L’aglio è un bulbo appartenente alla famiglia delle Liliacee, considerato anche facente parte delle specie botaniche viene fatto rientrare tra le Amaryllidacee, di cui fa parte anche la cipolla. Le sue origini risalgono inizialmente nelle regioni montuose dell'Asia centrale, per poi trovare diffusione in tutto il resto del mondo. La sa stagionalità va da aprile a novembre, anche se è reperibile tutto l’anno. Per sfruttare e beneficiare al meglio le proprietà salutari dell’aglio, e pertanto degli effetti dell’allicina, l’aglio sarebbe consigliato consumarlo crudo, dopo averlo tritato, schiacciato o strofinato. Se si preferisce cuocerlo, sempre a pezzettini, meglio non eccedere oltre i 10 minuti, in quanto l’allicina tende a perdere rapidamente con il calore i suoi effetti. Per conservare nel migliore dei modi i bulbi, andrebbero tenuti in un luogo fresco, asciutto e ventilato.

Alcune ricette con l’aglio:

Linguine con brodo di pesce, aglio nero e mousse di formaggio di capra

Ravioli Asiago e funghi in salsa di aglio nero

Vongole veraci, clorofilla di prezzemolo, limone Costa d’Amalfi Igp, asparagi e germogli di aglio

Carabineros ripieno di panko bread all'aglio rosso con spicchi di cipolla

Insalata di pollo con tzatziki all’aglio nero

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