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Gli struffoli al miele, o cicerchiata, sono un dolce tipico napoletano (ma di tutto...
Olio si semi di girasole per friggere qb
Per condirli e decorarli:
Prendete una ciotola capiente e delle fruste elettriche. Iniziate a mixare le uova e aggiungete lo zucchero.
Continuando a mixare, aggiungete anche 10 g di olio di semi e della scorza di arancia grattugiata e quella di limone.
Ora aggiungete la farina continuando a mescolare. Una volta che l'impasto inizia a indurirsi, impastate con le mani sul tagliere aiutandovi con un po' di farina. Poi copritelo con un panno asciutto e lasciatelo riposare per una mezz'oretta.
Quando l'impasto sarà abbastanza morbido e compatto, iniziate a creare delle piccole palline e scaldate abbondante olio di semi in un pentolino.
Fate friggere le palline di impasto che avrete preparato, scolatele bene dall'olio e asciugatele su un foglio fi carta assorbente.
A questo punto, scaldate un poco il miele in un altro pentolino e quando si sarà ben sciolto passateci dentro (a fuoco spento) la cicerchiata
Una volta tiepidi, decorare gli struffoli con gli zuccherini e serviteli. Si conservano fino a una settimana.
Gli struffoli al miele, o cicerchiata, sono un dolce tipico napoletano (ma di tutto il Sud Italia) a base di tocchetti di pasta fritta glassati con miele e ricoperti con gli zuccherini colorati, canditi o altre decorazioni a piacere. Sono un dolce fatto in casa specialmente durante tutto l’anno, ma specialmente durante il periodo di Natale e Carnevale e sono una tira l’altro, perfetti a merenda o da servire al momento del caffè. Per gli la ricetta originale degli struffoli napoletani non vi servirà altro che preparare un impasto di uova, farina, e burro aromatizzato con scorza d’arancia e liquore all’anice. Poi farlo lievitare e friggerlo a tocchetti ultimando con una guarnizione al miele.
Pare che questi dolcetti abbiano origini antichissime e siano stati importati dai Greci nel golfo di Partenope, Napoli. Che siano di origine greca si deduce un po’ dal nome: struffoli, che deriva dal greco “strongoulos” che significa dalla forma rotonda. Altre teorie dicono che struffoli derivi dalla parola strofinare, gesto che si compie per ottenere la forma. Le origini non sono quindi certe, ma è certo che la ricetta fa parte della cultura gastronomica di tutto il Sud Italia.
Farina, uova, burro, miele sono quattro ingredienti che apportano molte energie e, se sono biologici come per i nostri struffoli, oltre a migliorare il sapore dei piatti che assomiglia molto a quello delle nonne, apportano anche numerosi benefici all’organismo. Un'unica attenzione: per preparare gli struffoli utilizzate un miele trasparente, come quello millefiori o di acacia altrimenti perdono la loro lucentezza.
Al posto di spargere il miele direttamente sugli struffoli una volta fritti, fatene scaldare qualche cucchiaio in un pentolino. Non fatelo cuocere troppo, altrimenti perde le sue proprietà nutritive, quel tanto che basta per renderlo più liquido. Dopodiché, inserite le palline fritte direttamente nel pentolino e fate in modo che ogni struffolo sia ben ricoperto di miele. In questo modo, quando si raffredderanno, gli struffoli saranno tanti piccoli baci di impasto fritto e mieloso pronti per essere gustati. Per aiutarvi nella preparazione e ottenere un impasto liscio e omogeneo, usate delle fruste elettriche. Farete meno fatica e non rischierete che si formino fastidiosi grumi nel composto.
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