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La tartare di ricciola con crema di squacquerone e pomodorini è un antipasto gourmet, semplice da preparare ma di grande effetto. Un piatto elegante, fresco e dai sapori equilibrati, perfetto per chi ama le pre...
Inserire lo squacquerone in un recipiente, aggiungere la buccia di un limone, un filo di olio e frullare. Aggiungere l’acqua frizzante e frullare ancora.
Tagliare il filetto di ricciola a striscioline e poi al coltello per formare una tartare, quindi metterla in una boule.
Tagliare i pomodorini a cubetti piccoli, eliminare i semi e aggiungerli alla ricciola.
Tritare cipollotto e menta e unirli alla tartare. Aggiungere sale, peperoncino e olio, mescolare e lasciare marinare per 10 minuti.
Impiattare la tartare, aggiungere la crema di squacquerone con un biberon, e guarnire con capperi e misticanza.
La tartare di ricciola con crema di squacquerone e pomodorini è un antipasto gourmet, semplice da preparare ma di grande effetto. Un piatto elegante, fresco e dai sapori equilibrati, perfetto per chi ama le preparazioni a crudo e vuole portare in tavola un tocco di creatività mediterranea.
La ricciola, pesce azzurro dalla carne soda e saporita, viene marinata con olio, limone, erbe aromatiche e peperoncino. La crema di squacquerone, delicata e vellutata, bilancia perfettamente le note fresche del pesce e la dolcezza dei pomodorini ciliegino.
La ricciola è un pesce azzurro pregiato, ideale per le preparazioni a crudo, come tartare e carpacci. Ha una consistenza compatta ma tenera, un sapore deciso ma mai invadente, e si abbina molto bene alle note agrumate del limone o dell’arancia, a spezie leggere e a formaggi freschi.
Nella cucina mediterranea è spesso protagonista di antipasti freschi e leggeri, come in questa ricetta in cui incontra lo squacquerone di Romagna per un abbinamento originale e sorprendente.
Lo Squacquerone di Romagna DOP è un formaggio fresco a pasta molle, prodotto con latte vaccino e lavorato in modo da conservarne tutta l’umidità. Riconosciuto nel 2012 con la denominazione di origine protetta DOP, il suo nome deriva dal dialetto romagnolo squacquerà, che richiama proprio la sua consistenza morbida e facilmente spalmabile.
In questa ricetta viene frullato con olio e buccia di limone, poi alleggerito con acqua frizzante per ottenere una crema morbida e setosa, perfetta per accompagnare una tartare a crudo.
Oltre che nella classica piadina romagnola, lo squacquerone è ottimo anche in primi piatti come risotti cremosi o paste leggere, torte salate e quiche, abbinamenti con verdure di stagione e pesce fresco.