Era d'oro il pomo, non rosso, per questo l'hanno chiamato pomodoro. O meglio, poteva essere sia rosso che d'oro, quindi giallo. La selezione dei coltivatori ha fatto poi sì che si diffondesse più la varietà rossa e meno quella gialla (o verde o nera...), un po' come successe per le carote (che, in principio, erano quasi tutte viola). Scopriamo il datterino giallo della Piana del Sele.
SCHEDA PRODOTTO
Era d'oro il pomo, non rosso, per questo l'hanno chiamato pomodoro. O meglio, poteva essere sia rosso che d'oro, quindi giallo. La selezione dei coltivatori ha fatto poi sì che si diffondesse più la varietà rossa e meno quella gialla (o verde o nera...), un po' come successe per le carote (che, in principio, erano quasi tutte viola).
Le caratteristiche del datterino giallo
Come quelli rossi, i pomodori gialli sono composti per un'altissima percentuale di acqua, quindi sono alimenti altamente idratanti. Ricchi di sali minerali come fosforo, calcio e potassio, i datterini gialli sono anche alimenti vitaminici. Contengono, infatti, molta vitamina C, vitamina A e varie del gruppo B (B1, B2, B3, B5 e B6). La loro proprietà antiossidante è direttamente proporzionale alla loro acidità, unica pecca di questo alimento così saporito e fresco; ma se c'è una varietà che, in effetti, risulta meno acida delle altre, questa è proprio quella del datterino giallo che è nettamente più dolce e delicato di quello rosso.
Normalmente i datterini gialli si acquistano in confezioni chiuse, perciò, per sceglierlo sodo e maturo senza poterlo toccare o poterne osservare il picciolo, bisogna stare attenti al colore, che si scurisce quando il pomodoro diventa troppo maturo. Giallo e brillante, quindi, al massimo si dovrà aspettare un giorno o due per averli più dolci e morbidi.
Da conservare in frigorifero, il pomodorino giallo non si può congelare, perché si rovinerebbe e basta. Per conservarlo per mesi, bisogna prepararne una salsa oppure bollirlo, pelarlo e metterlo in un barattolo dal quale togliere tutta l'aria (per farne proprio la conserva).
La piana del Sele
La Piana del Sele si trova proprio a Sud di Salerno e interessa un territorio di 500 chilometri quadrati circa. Attraversati dal fiume Sele, non saprei quantificarli, quei 500 chilometri quadrati, ma li immagino coltivati per lo più a pomodori oppure lasciati liberi per le bufale che producono la mozzarella più famosa del mondo; ma non è sempre stato così. Prima degli anni '20, infatti, la Piana del Sele era un territorio malarico e paludoso. Fu con una bonifica che divenne coltivabile; ma nessuno aveva ancora preso in considerazione di destinare queste terre ad allevamenti bufalini e datterini gialli. Fino alla fine degli anni '70, infatti, fu il tabacco a essere coltivato nella Piana del Sele. Oggi si possono ancora vedere i vecchi tabacchifici che mai furono abbattuti o ridestinati; vera e propria archeologia industriale.
Le ricette con il datterino giallo
Primi piatti con datterino giallo
- Farro perlato con piselli, Montasio e passata di pomodorini gialli;
- Conchiglioni ripieni di mozzarella di bufala, olive taggiasche e passata di datterino giallo;
- Lasagna veloce con ragù;
- Orecchiette ai tre pomodori con crema di bufala e olive taggiasche;
- Guazzetto di cous cous
Antipasti freddi e secondi piatti con datterino giallo
- Zuppetta di datterini della Piana del Sele con sgombro e mozzarella di bufala;
- Pizzaiola ai due pomodori;
- Coniglio passato in padella con pesto di pomodori secchi e datterini gialli;
- Caprese di mozzarella di bufala ai quattro pomodori;
- Spiedini di gamberi, bufala di Capua e pomodorini gialli