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Fare, vedere, gustare. Viaggio a Teramo..in pillole!

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Incorniciata dallo scenario del Gran Sasso e dai Monti della Laga, Teramo vanta un passato millenario. Abitata fin dai tempi preistorici, Teramo conobbe un periodo di grande splendore sotto i Romani, testimoniato dalla magnificenza del teatro e anfiteatro. Dai luoghi artistici alla gastronomia locale, una guida in pillole per scoprire Teramo e i suoi dintorni

di Elena Caccia e Alessandra Cioccarelli

Incorniciata dallo scenario del Gran Sasso e dai Monti della Laga, Teramo vanta un passato millenario. Abitata fin dai tempi preistorici, Teramo conobbe un periodo di grande splendore sotto i Romani, testimoniato ancora oggi dalla magnificenza del teatro e anfiteatro, e di grande vitalità per la città fu anche la dominazione angioina. Dai luoghi artistici alle mete naturalistiche, senza dimenticare i piatti della gastronomia locale, una guida in pillole per scoprire Teramo e i suoi dintorni.

SAPEVATE CHE...
 
- La città conserva ancora oggi una vecchia sirena antiaerea della Seconda Guerra Mondiale. Questo dispositivo acustico, originariamente posizionato sul Duomo di Teramo, è tra i pochi esemplari ancora rimasti in Italia
 
- A Teramo si trova uno dei più importanti centri astronomici, soprattutto per astrofisica nucleare e stellare, d’Italia. Si chiama Osservatorio Astronomico di Collurania e a fondarlo fu Vincenzo Cerulli, colui che nel 1910 scoprì il pianeta da lui ribattezzato Interamnia.
 
- Sul piccolo colle di San Venenzio, poco distante da Piazza Garibaldi, c’è una costruzione davvero singolare. Si tratta del Castello della Monica, una ricostruzione ottocentesca in stile medievale voluta dal pittore Don Gennaro Della Monica. L’artista teramano si regalò un castello con tanto di barbacani, feritoie e merlature dove trasferirsi con la famiglia. DA VEDERE
 
-Il Duomo di Teramo, la monumentale cattedrale che disegna i confini dei quattro quartieri storici della città: Santo Spirito, San Giorgio, San Leonardo e Santa Maria a Bitetto. Da non perdere il campanile in stile romanico – alto 48 metri è il simbolo di Teramo – e all’interno del Duomo la pregiata Madonna in trono con Bambino risalente al XII secolo.
 
- La Domus del Leone, la casa di stampo greco-romano nel centro storico di Teramo. Il nome deriva dal pregevole Mosaico del Leone ospitato nel pavimento del tablino. Una miriade di tessere variopinte raffiguranti il muso fiero di un leone nell’atto di azzannare un sinuoso serpente.
 
- Il Teatro Romano di Teramo, edificato in epoca augustea (30-20 a.C). Nonostante le manomissioni subite nel tempo, con i suoi 24 maestosi pilastri a due ordini di arcate, 20 muri radiali e un vomitorio con resti di scale per l’accesso al teatro, è uno degli esemplari più interessante dell’area picena. Addossato al Teatro si trovano ampi resti dell’Anfiteatro.
 
- Visitare Atri, il celebre municipio romano che diede nome al mare Adriatico. Fu la prima civiltà italiana a battere moneta e ancora oggi incanta con il suo duomo, gli antichi resti romani, i suoi musei e la bellissima riserva naturale dei Calanchi. DA FARE
 
- Una pedalata lungo la Valle delle Abbazie. Un suggestivo itinerario dal mare Adriatico al Gran Sasso, percorribile anche a piedi e cavallo, segnato da solenni giganti di pietra: le abbazie di Santa Maria di Propezzano, San Clemente al Vomano, San Salvatore e Santa Maria di Ronzano. www.valledelleabbazie.it
- Il tour delle Sette Sorelle, ovvero le 7 località che tra spiagge dorate e viali alberati costellano Teramo lungo l’asse costiero: Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova (da non perdere il Duomo di San Flaviano), Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi.
- Avventurarsi e tuffarsi, tra canyon e una bella cascata (alta 20 metri), nelle Gole del Salinello, le spettacolari gole vicino a Civitella del Tronto e parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.  DA ASSAGGIARE​
 
- I maccheroni alla chitarra, la tipica pasta all’uovo, servita con sugo e pallottine, saporite polpette di carni miste.
- Salumi e formaggi locali. Dal pecorino Marcetto alla porchetta, alla ventricina termana, un salume piccante e spalmabile, in fatto di antipasti le tentazioni non mancano.
- L’antipasto alla giuliese, il delizioso piatto di mare a base di vongole, sogliole, calameretti e scampi.
- L’olio Pretuziano delle Colline Teramano, il pregiato extravergine Dop dal fruttato medio con retrogusto amaro e piccante usato nella gastronomia tradizionale
- I bocconotti, pasticcini di pastafrolla con un ripieno ricco e gustoso: marmellata d’uva, cedro candito, cannella, mandorle tostate e macinate, la buccia di un limone grattugiato e cioccolato a pezzetti
- E da bere? Un bel calice di Montepulciano Colline Teramane! Questo vino, unico Docg abruzzese dal sapore asciutto e robusto con sentori di frutta rossa matura, è perfetto in abbinamento a carni grigliate, sughi importanti e formaggi stagionati.

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