Fare, vedere e gustare. Viaggio a Lucca...in pillole!
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Nota anche come "città delle cento chiese", Lucca custodisce all'interno delle sue mura un grande patrimonio artistico. Vicinissima alla Garfagnana e al Parco delle Alpi Apuane, la città toscana è ideale per un fine settimana, ricco anche di tante soste golose
Conosciuta come la “città delle cento chiese”, Lucca è un piccolo gioiello che, all’interno delle sue mura, custodisce un importante tesoro artistico. Lucca è una tra le meno conosciute delle città toscane, eppure è perfetta per un finesettimana: si gira interamente a piedi, a pochi chilometri di distanza si trovano la Garfagnana e il Parco delle Alpi Apuane e si gusta una cucina ancora molto legata al territorio basata sul farro.
SAPEVATE CHE
- A Lucca visse Lucinda Mansi, una donna giovane, ricca e incredibilmente bella, così innamorata di sé stessa da far installare in casa migliaia di specchi. Ne nascose addirittura uno nella Bibbia per potersi ammirare anche durante la messa. La vecchiaia però giunse anche per lei che non sopportandola, sparì in una notte di tempesta. Oggi si dice che Lucinda appaia nelle notti di luna piena nel laghetto del giardino botanico della città.
- All’inizio di via Fillungo si trova la chiesa di san Cristoforo. Alla destra della porta principale si vedono due sbarre di ferro di 45 e 86 centimetri che indicano la lunghezza regolamentare dei “tempiali” e dei “pettini” per i telai. Questo dimostra l’antica tradizione tessile della città.
- Proprio a Lucca, il 29 luglio 1845, avvenne l’ultima uccisione per ghigliottina in Italia. DA VEDERE
- La Chiesa di San Michele sorge sull’antico foro della città romana dal quale nascevano il cardo e il decumano. È divertente osservare sulla facciata la presenza di animali, piante, figure umane, sirene, grifoni e personaggi mitologici cristiani, pre-cristiani, massoni ed esoterici.
- Nella Basilica di San Frediano si respirano atmosfere orientaleggianti grazie alla pianta e al grande mosaico che decora la facciata. L’interno custodisce il corpo di Zita, la santa dei fiori che, nella Divina Commedia, simboleggia la Lucca accogliente e generosa.
- A Celle Puccini si può visitare una delle case che Giacomo Puccini abitò in provincia di Lucca Il paese è circondato da boschi secolari e, nella casa, sono conservati tutti gli arredi originali di fine Ottocento con manoscritti, lettere e spartiti.
- Il Lucca Center of Contemporary Art si trova accanto alla cattedrale ed è un museo molto innovativo che unisce l’arte al visitatore in un percorso comune. Qui si possono ammirare alcuni capolavori d’arte contemporanea firmati Bonalumi, Fontana e Castellani.
-Il museo di Villa Guinigi, un piccolo Louvre in uno dei più antichi palazzi lucchesi. Conserva capolavori tra cui alcune opere del Vasari.
- La piazza di Lucca resta impressa. La forma è quella dell’anfiteatro romano. Infatti, proprio sui suoi resti vennero costruiti nel Medioevo gli edifici. C’è ancora il pavimento originario dell’anfiteatro a 3 metri di profondità.
DA FARE
- Una passeggiata lungo i 4 chilometri delle mura di Lucca, considerate il maggiore esempio di fortificazione di una città medioevale.
-Percorrere lo spettacolare Ponte del Diavolo, il più famoso della valle del Serchio, poco distante da Lucca. La sua costruzione vide implicati diversi personaggi: da Matilde di Canossa a Castruccio Castracani.
-Visitare Lucchio, Limano e Vico chiamati dai lucchesi “i tre paesi che non valgono un fico”. In realtà sono tra i più bei borghi medioevali della Valle del Serchio.
-Entrare nella grotta del vento, nel Parco delle Alpi Apuane, (una cinquantina di chilometri da Lucca), una zona ricca di fenomeni carsici. Entrando si resta stupiti dalla violenza del vento che proviene dalle viscere della montagna.
-Percorrere rigorosamente a piedi, un tratto della via Francigena, magari parte di quello che dalla Versilia, va verso Lucca. DA ASSAGGIARE
- La zuppa di farro arricchita con prosciutto e olio extravergine di oliva, il primo piatto più caratteristico di Lucca, oppure la garmugia, una zuppa con le verdure, la pancetta e il brodo di carne.
- Un piatto di matuffi, una polenta morbida condita con sugo, formaggio e sugo di carne.
-La farinata che a Lucca è preparata con la farina di mais, i fagioli borlotti, il cavolo nero e il pomodoro.
- Le rovelline lucchesi, fettine di manzo che sono prima fritte e poi cotte in un sugo di pomodoro e capperi.
- Castagnacci e necci, dolci preparati usando la farina di castagne.
Conosciuta come la “città delle cento chiese”, Lucca è un piccolo gioiello che, all’interno delle sue mura, custodisce un importante tesoro artistico. Lucca è una tra le meno conosciute delle città toscane, eppure è perfetta per un finesettimana: si gira interamente a piedi, a pochi chilometri di distanza si trovano la Garfagnana e il Parco delle Alpi Apuane e si gusta una cucina ancora molto legata al territorio basata sul farro.
SAPEVATE CHE
- A Lucca visse Lucinda Mansi, una donna giovane, ricca e incredibilmente bella, così innamorata di sé stessa da far installare in casa migliaia di specchi. Ne nascose addirittura uno nella Bibbia per potersi ammirare anche durante la messa. La vecchiaia però giunse anche per lei che non sopportandola, sparì in una notte di tempesta. Oggi si dice che Lucinda appaia nelle notti di luna piena nel laghetto del giardino botanico della città.
- All’inizio di via Fillungo si trova la chiesa di san Cristoforo. Alla destra della porta principale si vedono due sbarre di ferro di 45 e 86 centimetri che indicano la lunghezza regolamentare dei “tempiali” e dei “pettini” per i telai. Questo dimostra l’antica tradizione tessile della città.
- Proprio a Lucca, il 29 luglio 1845, avvenne l’ultima uccisione per ghigliottina in Italia. DA VEDERE
- La Chiesa di San Michele sorge sull’antico foro della città romana dal quale nascevano il cardo e il decumano. È divertente osservare sulla facciata la presenza di animali, piante, figure umane, sirene, grifoni e personaggi mitologici cristiani, pre-cristiani, massoni ed esoterici.
- Nella Basilica di San Frediano si respirano atmosfere orientaleggianti grazie alla pianta e al grande mosaico che decora la facciata. L’interno custodisce il corpo di Zita, la santa dei fiori che, nella Divina Commedia, simboleggia la Lucca accogliente e generosa.
- A Celle Puccini si può visitare una delle case che Giacomo Puccini abitò in provincia di Lucca Il paese è circondato da boschi secolari e, nella casa, sono conservati tutti gli arredi originali di fine Ottocento con manoscritti, lettere e spartiti.
- Il Lucca Center of Contemporary Art si trova accanto alla cattedrale ed è un museo molto innovativo che unisce l’arte al visitatore in un percorso comune. Qui si possono ammirare alcuni capolavori d’arte contemporanea firmati Bonalumi, Fontana e Castellani.
-Il museo di Villa Guinigi, un piccolo Louvre in uno dei più antichi palazzi lucchesi. Conserva capolavori tra cui alcune opere del Vasari.
- La piazza di Lucca resta impressa. La forma è quella dell’anfiteatro romano. Infatti, proprio sui suoi resti vennero costruiti nel Medioevo gli edifici. C’è ancora il pavimento originario dell’anfiteatro a 3 metri di profondità.
DA FARE
- Una passeggiata lungo i 4 chilometri delle mura di Lucca, considerate il maggiore esempio di fortificazione di una città medioevale.
-Percorrere lo spettacolare Ponte del Diavolo, il più famoso della valle del Serchio, poco distante da Lucca. La sua costruzione vide implicati diversi personaggi: da Matilde di Canossa a Castruccio Castracani.
-Visitare Lucchio, Limano e Vico chiamati dai lucchesi “i tre paesi che non valgono un fico”. In realtà sono tra i più bei borghi medioevali della Valle del Serchio.
-Entrare nella grotta del vento, nel Parco delle Alpi Apuane, (una cinquantina di chilometri da Lucca), una zona ricca di fenomeni carsici. Entrando si resta stupiti dalla violenza del vento che proviene dalle viscere della montagna.
-Percorrere rigorosamente a piedi, un tratto della via Francigena, magari parte di quello che dalla Versilia, va verso Lucca. DA ASSAGGIARE
- La zuppa di farro arricchita con prosciutto e olio extravergine di oliva, il primo piatto più caratteristico di Lucca, oppure la garmugia, una zuppa con le verdure, la pancetta e il brodo di carne.
- Un piatto di matuffi, una polenta morbida condita con sugo, formaggio e sugo di carne.
-La farinata che a Lucca è preparata con la farina di mais, i fagioli borlotti, il cavolo nero e il pomodoro.
- Le rovelline lucchesi, fettine di manzo che sono prima fritte e poi cotte in un sugo di pomodoro e capperi.
- Castagnacci e necci, dolci preparati usando la farina di castagne.