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Una ricetta di recupero gustosa e veloce da mettere a tavola: gli involtini di verza con prosciutto crudo e verdure, un secondo sano ed equilibrato, ricco di sapore. Da servire a pranzo e a cena, non c’è un’occasione ...
Sbollentare le foglie di verza in acqua salata per 3 minuti. Raffreddare e togliere la costa centrale più coriacea.
Nel frattempo tagliare a cubetti carote e zucchine, a rondelle i cipollotti.
In una padella mettere un filo d’olio e uno spicchio d’aglio. Far saltare in padella le verdure per 5-6 minuti.
Poi tagliare il prosciutto a cubetti e metterlo in una boule.
Aggiungere le verdure, un uovo, il parmigiano, 2 cucchiai di pangrattato e amalgamare.
Prendere le foglie di verza, stendere e asciugare dall’acqua. Farcire con due cucchiai di composto.
Chiudere gli involtini e disporli in una pirofila precedentemente oliata. Aggiungere un po’ di parmigiano, un filo d’olio e infornare a 180°C per 20 minuti.
Una ricetta di recupero gustosa e veloce da mettere a tavola: gli involtini di verza con prosciutto crudo e verdure, un secondo sano ed equilibrato, ricco di sapore. Da servire a pranzo e a cena, non c’è un’occasione in cui non degustare questo piatto, che unisce il sapore deciso e sapido del prosciutto crudo alla leggerezza di carote, zucchine e cipollotti.
Buono e leggero, il prosciutto crudo è uno dei cibi italiani più apprezzati al mondo. Ottenuto dalla salatura a secco della coscia di maiale, il suo sapore, le sue caratteristiche e differenziazioni si devono all’ambiente in cui viene prodotto. Infatti, la qualità del prosciutto crudo dipende dalla materia prima, dalle tecniche di lavorazione, dal metodo con cui è stata effettuata la stagionatura e, parzialmente, anche dalla durata.
Per riconoscere un ottimo prosciutto bisogna fare attenzione ad alcune peculiarità come marchio e i riconoscimenti ottenuti, indicatori di qualità. Tra gli altri dettagli da prendere in considerazione, il colore, che deve essere tra il rosa e il rosso, con una cornice di bianco: se, invece, il colore è troppo tendente al rosa, significa che la stagionatura non è completa. Il grasso, inoltre, deve esserci, ma non eccessivo. Ogni fetta deve essere morbida e non secca, lucida o tendente al giallo. A livello di odore e gusto, un aroma stagionato riporta alla salsedine e alla dolcezza con un contrasto delicato e corposo al tempo stesso.
Il prosciutto può essere tagliato con affettatrice o coltello. Pur essendo buono da gustare in ogni sua parte, quella centrale è la più morbida, dal gusto più equilibrato. Il gambetto, ovvero la parte finale, è meno apprezzata per la forma, ma senza dubbio la meno salata. Per chi ama i sapori speziati, da non perdere la parte iniziale, più aromatica.
Sono 31 le varietà di prosciutto crudo, prodotte in Italia. Tra queste, 11 detengono il marchio Igp o Dop. Ne sono un esempio il Prosciutto di Parma DOP, Prosciutto di San Daniele DOP, il Prosciutto di Modena DOP, il Prosciutto Veneto Berico-Euganeo DOP, il Prosciutto Toscano DOP (1996) o il Prosciutto di Norcia IGP (1997).
Il prosciutto crudo si può gustare a tavola in ogni occasione e momento della giornata: da colazione cena, le combinazioni di gusto e le ricette ce rendono protagonista il prosciutto crudo sono infinite. Come piatto di inizio giornata, è possibile accompagnarlo con pane, cornetti salati e pancake; mentre a pranzo è ottimo da affiancare a un’omelette, a del formaggio fresco o a all’insalata.
Prima di cena, il prosciutto crudo si presta molto bene a uno sfizioso aperitivo con grissini e a un prosecco. Durante, invece, il pasto di fine giornata, l’unione è questione di scelta: formaggi, mozzarella, carni bianche e, per ci lo apprezza, ance con il pesce.
Altre ricette con il prosciutto crudo:
La verza o cavolo verza è un ortaggio il cui consumo è prettamente invernale. Prima di cucinarla è necessario pulirla in modo accurato in pochi semplici passaggi. Prima di tutto è necessario munirsi di un tagliere e adagiare la versa su di esso, tagliando la base del torsolo dura. Eliminare le prime foglie esterne sciupate: afferrare la foglia dalla testa dell’ortaggio, ripiegarla verso l’esterno e, con una leggera pressione, romperla all’attaccatura del torsolo.
Se bisogna cuocere per preparare umidi e contorni, è necessario tagliare la prima a metà con un coltello grosso e robusto. Poi, con un coltello più piccolo e a punta, praticare un taglio a triangolo in modo da staccare la parte dura del torsolo. A questo punto sfogliare la verza, lavare con cura le foglie sotto l’acqua corrente e sgrondarle in una centrifuga per insalata o metterle ad asciugare su un canovaccio. Prendere le foglie centrali più tenere, sovrapporne 5 o 6, posizionarle sul tagliere e dividerle a striscioline sottili.
Con le foglie più esterne, si possono invece preparare minestroni, piatti tipici regionali o involtini.