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Genepy Valdostano

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Il Genepy, noto liquore valdostano, diventa Indicazione Geografica. Si tratta di un grande passo in avanti a tutela del consumatore per un prodotto dalle mille virtù...

 

SCHEDA TECNICA

 

Il Genepy, liquore tipico valdostano, ha ottenuto dal ministero delle Politiche agricole il riconoscimento di Indicazione Geografica lo scorso 20 febbraio (data pubblicazione in Gazzetta Ufficiale).
Il liquore Genepy è un prodotto antichissimo, che richiama le tradizioni alpine di un tempo quando, a disposizione, c’erano sono le erbe di montagna e i loro fiori. Il Genepy ha un colore giallo-verdolino, profumo balsamico, gusto pieno e leggermente amarognolo. Sorseggiato a fine pasto, è un eccellente digestivo. Nel corso dei secoli, la gente delle Alpi valdostane, ha usato il liquore Genepy come diffuso metodo terapeutico per patologie infiammatorie. Speso di aggiungeva a un bicchiere di acqua un po’ di infuso di Genepy per ottenere effetti tonificanti, rinfrescanti, antisettici ed espettoranti. Solo verso la fine dell’Ottocento, cominciarono a diffondersi gli opifici di trasformazione dell’erba in liquore.

Il Genepy, che deve origine dai territori siti esclusivamente nei comuni valdostani, si produce in due modi: attraverso l’infusione degli steli dei fiori di Genepy nero (Artemisia spicata wulfen) e/o Genepy bianco (Artemisia umbelliformis lam) in una soluzione idroalcolica a freddo, oppure con la distillazione dell’infuso ottenuto dagli steli dei fiori.
Le piante di artemisia si trovano naturalmente anche in altre valli alpine, soprattutto piemontesi. La Valle d’Aosta, però, ha un terreno ricchissimo di minerali: graniti, gneiss, calcari, dolomiti, gessi, serpentini e addirittura il violano, un minerale unico al mondo; questo fa sì che la terra sia suddivisa in substrati molto diversi fra loro che danno, a loro volta, origine alla diversificazione degli ambienti e a un numero elevato di specie vegetali, tra le quali l’artemisia. La pianta predilige le morene glaciali e le pietraie: suoli leggeri, drenati, ricchi di struttura e sopra ai 1.300 metri sul livello del mare. 

L’indicazione geografica introduce un nuovo livello di tutela qualitativa che tiene conto dello sviluppo del settore dando maggior peso alle tecniche di produzione. Il prodotto diventa così ufficialmente rappresentativo di una regione o di un luogo e gli sono riconosciute caratteristiche peculiari che non potrebbe avere se fosse prodotto altrove. Il riconoscimento è quindi, una garanzia in più per il consumatore. Assolutamente tipico, dunque. Un motivo in più per concedersi, ogni tanto, un bicchiere di liquore Genepy


di Elena Caccia.


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