San Giovanni in Marignano tra streghe e piadina
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A poche decine di chilometri dalla Riviera Romagnola, si trova un borgo, immerso nel verde, ancora più suggestivo in giugno quando si svolge la tradizionale Notte delle streghe: San Giovanni in Marignano.
San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini, è un piccolo paese fortificato, conosciuto per il suo esclusivo Rivieragolfresort con campo a 18 buche e per la sua Festa delle streghe a fine giugno, manifestazione che segna l'inizio dell'estate della Riviera Romagnola. Il nome del borgo deriva dalla devozione degli antichi abitanti della zona per San Giovanni Battista.
Il primo nucleo abitativo deve essersi sviluppato in tarda età romana. Era un luogo molto fertile e caratterizzato, fin dall'antichità, dall'abbondanza dei raccolti. Nel 1602 il territorio fu affidato da Papa Alessandro III al monastero ravennate di San Severo in Classe e nel XIII secolo i monaci ravennati iniziarono opere di bonifica e di dissodamento dei terreni incolti. Gli abitanti lasciarono il primo insediamento sul colle di Castelvecchio per trasferirsi nella pianura, dove costruirono un nuovo castello vicino al torrente Ventena, che fu deviato per farne una difesa naturale alla nuova fortificazione. Le grandi risorse agricole di queste terre erano conosciute nei territori ed è probabile che la costruzione della rocca e della cinta muraria nel 1438-42, decisa da Sigismondo Pandolfo Malatesta, servisse proprio per difendere le riserve di grano di San Giovanni, che veniva, per questo, chiamato "il granaio dei Malatesta".
A spasso nel borgo
Il suolo urbano di San Giovanni in Marignano è delimitato da un'imponente cinta muraria con torrioni di età medievale, suggestiva soprattutto di notte quando viene illuminata. Superato il ponte sopra il torrente Ventena, si arriva in via XX settembre (o via di mezzo), una bella strada circondata da palazzi, botteghe, edifici pubblici, per lo più risalenti al XVIII - XIX secolo. Via XX settembre attraversa il borgo e fa da asse di simmetria per le vie secondarie che l'intersecano o le corrono in parallelo. Percorrendo la strada verso sud, verso il centro della cittadina, sulla sinistra si può vedere la Chiesa di San Pietro, una struttura antica (forse del Duecento) la cui attuale costruzione risale a una ristrutturazione della metà del Settecento. Al suo interno si trova un raro dipinto del siciliano Salvatore Monicillo raffigurante un miracolo del santo che dà il nome alla Chiesa. Cuore di San Giovanni in Marignano è piazza Silvagni, delimitata, da un lato dalla Chiesa di Santa Lucia, dall'altra dalla torre d'ingresso al castello, oggi maestosa torre civica.
Tornando leggermente indietro su via Forni si arriva a uno dei gioielli della cittadina: il teatro Massari. L'edificio, che presumibilmente risale al secolo XVII, in origine era l'Oratorio della Confraternita del Rosario poi il vescovo di Rimini definì la struttura inadatta allo svolgimento di funzioni religiose. Lo stabile passò quindi sotto la proprietà del comune, che lo utilizzò per dare ospitalità a povere vedove e orfani, per poi finire nelle mani dei privati. Fu solo nel 1821 che l'avvocato Francesco Brilli lo trasformò, a proprie spese, in un teatro e costituì la Compagnia dei dilettanti filodrammatici. L'edificio fu danneggiato durante la seconda guerra mondiale ma ristrutturato nel 1974 e ancora oggi è sede di un'importante programmazione teatrale. Di fronte al teatro si trova la cosidetta Bottega di Artemisia, dal nome della maga buona che nel secolo scorso abitava la casa praticando riti propiziatori per gli innamorati. Qui ha vissuto anche il pittore Mario Manganelli, soprannominato dal regista romagnolo Federico Fellini, "il pittore randagio di Romagna". Ancora adesso si possono ammirare, all'interno dello studio, i quadri del maestro.
Fuori dalle mura, da non perdere, sulla strada che porta a Urbino, la Chiesa di Santa Maria in Pietrafitta, un antico edificio, le cui prime pietre sembrano risalire al 1062. All'interno, si trova una splendida Pala con l'Assunzione della Vergine dipinta dal riminese Giuseppe Soleri Brancaleoni (1750-1806), uno degli artisti più importanti e più celebri della zona in quel periodo. Qui è conservato il frammento di una lastra di pluteo di epoca carolingia, databile VIII-IX secolo.
Il borgo delle streghe
San Giovanni in Marignano è conosciuto in Romagna e non solo per la sua suggestiva Notte delle streghe tra il 23 e il 24 giugno (giorno dedicato a San Giovanni), il momento in cui, secondo la tradizione, le fattucchiere si radunavano per fare ogni sorta di sortilegio. Da più di 20 anni nel borgo dove abitava la strega buona del Valconca, Artemisia, si dedicano un paio di giorni a commemorare questo leggendario evento. Ogni anno la Notte delle streghe di San Giovanni in Marignano è animata da spettacoli di acrobazia e di magia, cartomanti, giocolieri, truccatori, streghette e scherzi per le vie centrali del borgo, nonché stand con amuleti, erbe naturali, infusi e specialità locali. San Giovanni in Marignano fa infatti parte del Consorzio Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini ed è rinomato per i suoi prodotti enologici, il suo olio extravergine d'oliva e il suo miele. Per l'occasione, i ristoranti del borgo (molti dei quali hanno nomi speciali come Osteria della strega o Ristorante Al Fortino delle Fate) offrono golosi menu a tema.
Testo di Carlotta Mariani - Foto di Andrea Montebelli San Giovanni in Marignano tra streghe e piadina
Via Roma, 62
San Giovanni in Marignano
Rimini
turismo@marignano.net
0541828165
San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini, è un piccolo paese fortificato, conosciuto per il suo esclusivo Rivieragolfresort con campo a 18 buche e per la sua Festa delle streghe a fine giugno, manifestazione che segna l'inizio dell'estate della Riviera Romagnola. Il nome del borgo deriva dalla devozione degli antichi abitanti della zona per San Giovanni Battista.
Il primo nucleo abitativo deve essersi sviluppato in tarda età romana. Era un luogo molto fertile e caratterizzato, fin dall'antichità, dall'abbondanza dei raccolti. Nel 1602 il territorio fu affidato da Papa Alessandro III al monastero ravennate di San Severo in Classe e nel XIII secolo i monaci ravennati iniziarono opere di bonifica e di dissodamento dei terreni incolti. Gli abitanti lasciarono il primo insediamento sul colle di Castelvecchio per trasferirsi nella pianura, dove costruirono un nuovo castello vicino al torrente Ventena, che fu deviato per farne una difesa naturale alla nuova fortificazione. Le grandi risorse agricole di queste terre erano conosciute nei territori ed è probabile che la costruzione della rocca e della cinta muraria nel 1438-42, decisa da Sigismondo Pandolfo Malatesta, servisse proprio per difendere le riserve di grano di San Giovanni, che veniva, per questo, chiamato "il granaio dei Malatesta".
A spasso nel borgo
Il suolo urbano di San Giovanni in Marignano è delimitato da un'imponente cinta muraria con torrioni di età medievale, suggestiva soprattutto di notte quando viene illuminata. Superato il ponte sopra il torrente Ventena, si arriva in via XX settembre (o via di mezzo), una bella strada circondata da palazzi, botteghe, edifici pubblici, per lo più risalenti al XVIII - XIX secolo. Via XX settembre attraversa il borgo e fa da asse di simmetria per le vie secondarie che l'intersecano o le corrono in parallelo. Percorrendo la strada verso sud, verso il centro della cittadina, sulla sinistra si può vedere la Chiesa di San Pietro, una struttura antica (forse del Duecento) la cui attuale costruzione risale a una ristrutturazione della metà del Settecento. Al suo interno si trova un raro dipinto del siciliano Salvatore Monicillo raffigurante un miracolo del santo che dà il nome alla Chiesa. Cuore di San Giovanni in Marignano è piazza Silvagni, delimitata, da un lato dalla Chiesa di Santa Lucia, dall'altra dalla torre d'ingresso al castello, oggi maestosa torre civica.
Tornando leggermente indietro su via Forni si arriva a uno dei gioielli della cittadina: il teatro Massari. L'edificio, che presumibilmente risale al secolo XVII, in origine era l'Oratorio della Confraternita del Rosario poi il vescovo di Rimini definì la struttura inadatta allo svolgimento di funzioni religiose. Lo stabile passò quindi sotto la proprietà del comune, che lo utilizzò per dare ospitalità a povere vedove e orfani, per poi finire nelle mani dei privati. Fu solo nel 1821 che l'avvocato Francesco Brilli lo trasformò, a proprie spese, in un teatro e costituì la Compagnia dei dilettanti filodrammatici. L'edificio fu danneggiato durante la seconda guerra mondiale ma ristrutturato nel 1974 e ancora oggi è sede di un'importante programmazione teatrale. Di fronte al teatro si trova la cosidetta Bottega di Artemisia, dal nome della maga buona che nel secolo scorso abitava la casa praticando riti propiziatori per gli innamorati. Qui ha vissuto anche il pittore Mario Manganelli, soprannominato dal regista romagnolo Federico Fellini, "il pittore randagio di Romagna". Ancora adesso si possono ammirare, all'interno dello studio, i quadri del maestro.
Fuori dalle mura, da non perdere, sulla strada che porta a Urbino, la Chiesa di Santa Maria in Pietrafitta, un antico edificio, le cui prime pietre sembrano risalire al 1062. All'interno, si trova una splendida Pala con l'Assunzione della Vergine dipinta dal riminese Giuseppe Soleri Brancaleoni (1750-1806), uno degli artisti più importanti e più celebri della zona in quel periodo. Qui è conservato il frammento di una lastra di pluteo di epoca carolingia, databile VIII-IX secolo.
Il borgo delle streghe
San Giovanni in Marignano è conosciuto in Romagna e non solo per la sua suggestiva Notte delle streghe tra il 23 e il 24 giugno (giorno dedicato a San Giovanni), il momento in cui, secondo la tradizione, le fattucchiere si radunavano per fare ogni sorta di sortilegio. Da più di 20 anni nel borgo dove abitava la strega buona del Valconca, Artemisia, si dedicano un paio di giorni a commemorare questo leggendario evento. Ogni anno la Notte delle streghe di San Giovanni in Marignano è animata da spettacoli di acrobazia e di magia, cartomanti, giocolieri, truccatori, streghette e scherzi per le vie centrali del borgo, nonché stand con amuleti, erbe naturali, infusi e specialità locali. San Giovanni in Marignano fa infatti parte del Consorzio Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini ed è rinomato per i suoi prodotti enologici, il suo olio extravergine d'oliva e il suo miele. Per l'occasione, i ristoranti del borgo (molti dei quali hanno nomi speciali come Osteria della strega o Ristorante Al Fortino delle Fate) offrono golosi menu a tema.
Testo di Carlotta Mariani - Foto di Andrea Montebelli San Giovanni in Marignano tra streghe e piadina
Via Roma, 62
San Giovanni in Marignano
Rimini
turismo@marignano.net
0541828165