Obbligatoria l'indicazione di provenienza per le carni ovine, suine, caprine e di volatili
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Da oggi 1° aprile, scatta la Normativa europea che prevede l'obbligo di etichettare, indicandone la provenienza, le carni di suino, ovino, caprino di volatili. Si tratta di un importante passo in avanti a tutela del consumatore. Restano escluse dalla decisione le carni conioglio, cavallo e di maiale trasformate in salumi
Da oggi chiunque acquisterà una confezione di carne sarà certo della sua provenienza. È entrato in vigore proprio il 1° aprile, il nuovo Regolamento che impone l’indicazione del Paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di suini, ovini, caprini e volatili.
Se sulla confezione si leggerà la scritta “Origine Italia”, si potrà essere assolutamente sicuri che tutte le fasi di lavorazione del prodotto, dall’allevamento, fino alla macellazione sono state eseguite nel nostro Paese. «Questa normativa voluta dall’Europa è la tappa di un lungo percorso per garantire ai consumatori la possibilità di acquistare in maniera consapevole», ha dichiarato Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti. Dalla normativa restano però ancora escluse le carni di coniglio e cavallo, così come le carni di maiale trasformate in salumi.
di Elena Caccia
Da oggi chiunque acquisterà una confezione di carne sarà certo della sua provenienza. È entrato in vigore proprio il 1° aprile, il nuovo Regolamento che impone l’indicazione del Paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di suini, ovini, caprini e volatili.
Se sulla confezione si leggerà la scritta “Origine Italia”, si potrà essere assolutamente sicuri che tutte le fasi di lavorazione del prodotto, dall’allevamento, fino alla macellazione sono state eseguite nel nostro Paese. «Questa normativa voluta dall’Europa è la tappa di un lungo percorso per garantire ai consumatori la possibilità di acquistare in maniera consapevole», ha dichiarato Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti. Dalla normativa restano però ancora escluse le carni di coniglio e cavallo, così come le carni di maiale trasformate in salumi.
di Elena Caccia