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Le donne del vino a Expo 2015 per nutrire il futuro

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L'associazione nazionale Le donne del vino partecipa a Expo 2015 con il progetto Women for Italy. Nutrire il futuro. Chi sono? 650 professioniste, insieme da venticinque anni per promuovere il vino italiano di qualità

Lasciando perdere il luogo comune (ma non troppo comune data l’esistenza di studi a riguardo), secondo il quale avremmo un olfatto più sensibile e sviluppato rispetto a quello dei maschi e quindi saremmo geneticamente più adatte all’attività di degustazione, le donne stanno occupando sempre di più ruoli importanti nel settore vino. Produttrici, enologhe, agronome, comunicatrici, giornaliste, sommelier, enotecare crescono e dimostrano professionalità, impegno e grande intraprendenza

L’associazione nazionale Le donne del vino, riunisce le professioniste del settore. Siamo davanti a un “esercito” di 650 signore che rappresentano tutte le categorie della filiera vitivinicola e che lavorano in prima persona. L’associazione, oggi presieduta da Elena Martusciello, si è formata nel 1988 dalla grinta di una delle pioniere del settore, la produttrice toscana Elisabetta Tognana, quando ancora la presenza delle donne in cantina era qualcosa di davvero insolito.
 
Oggi l’associazione Le donne del vino rappresenta uno dei sodalizi più vivaci dell’imprenditoria femminile italiana. In oltre 25 anni di attività, l’associazione ha contribuito a diffondere la cultura del vino italiano di qualità attraverso incontri, dibattiti e presentazioni. L’ultimo progetto nel quale Le donne del vino sono impegnate è stato recentemente presentato a Milano all’interno delle attività di Expo e si chiama Women for Italy. Nutrire il futuro. Si tratta di una piattaforma di incontro sui temi legati all’alimentazione come gesto responsabile per la salute delle persone e l’utilizzo del territorio. Proprio la donna vuole essere messa al centro di questo cambiamento culturale ed è ritenuta colei capace di influenzare positivamente i comportamenti sociali.
 
L’associazione gode di una profonda stima da parte dell’universo maschile che sostiene il fondamentale ruolo della figura femminile all’interno della filiera vinicola; proprio per questo motivo, l’associazione ogni anno premia un l’Uomo dell’anno; gli ultimi in ordine cronologico ad aver ricevuto questo riconoscimento sono stati il giornalista Bruno Vespa e il critico d’arte Philippe Daverio. Questa positiva esperienza di associazionismo in rosa, dimostra come le donne possano essere capaci di unirsi per raggiungere un obiettivo e come la nostra versatilità e quella unica, solo nostra capacità di vestire più ruoli e contaminarci di più esperienze possa essere utile e vincente.

www.ledonnedelvino.it
 
 
di Elena Caccia


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