La 49� edizione di Vinitaly è sempre più B2B
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L’edizione di Vinitaly, in programma dal 22 al 25 marzo 2015 a Veronafiere, ospiterà buyer provenienti da tutto il mondo, garantendo agli espositori una vetrina a 360° sui mercati internazionali
Potenziando le attività di incoming e di promozione di Vinitaly nei mercati di maggiore interesse, il grande salone internazionale, in programma dal 22 al 25 marzo a Veronafiere, offrirà alle aziende vinicole italiane la possibilità di affacciarsi a nuovi mercati o di consolidare la propria posizione in quelli già presidiati.
L’edizione 2014 ha visto la presenza di 54.670 visitatori stranieri, provenienti da 119 paesi, su un totale di 155.109. L’incidenza degli operatori esteri è stata quindi del 36,41%, sicuramente un dato rilevante ma Veronafiere rilancia e per l’edizione 2015 punta a potenziare ulteriormente l’impatto internazionale del salone.
Attraverso Vinitaly International sono state organizzate specifiche iniziative promozionali, e buyer invitati direttamente da Veronafiere sono in arrivo da Germania, Svizzera e Austria. A questi si affiancheranno delegazioni da USA, Canada e Russia ma la lista sarebbe lunghissima, dato che hanno confermato la propria presenza rappresentanti di tutti i continenti.
Australia e Giappone saranno anche protagonisti, durante la manifestazione, di focus specifici dedicati alle imprese interessate a esportare in questi mercati.
L’International Buyers' Lounge sarà il cuore pulsante delle attività di business, oltre che punto di riferimento per le delegazioni e per tutti i buyer provenienti dall’estero; nell’ambito dell’iniziativa Taste&Buy Vinitaly saranno infatti organizzati incontri con le aziende espositrici, in cui i buyer ospiti potranno approfondire la conoscenza delle eccellenze italiane del vino.
Da un’indagine di Wine2Wine emerge che le cantine sotto i 100.000 euro di fatturato sono solite rivolgersi a mercati più maturi, quali USA e UE, mentre con il crescere delle dimensioni aumenta la capacità di apertura di nuovi mercati in paesi non tradizionalmente consumatori di vino. Pur differenziandosi per target di riferimento, resta quindi la necessità dei partecipanti a Vinitaly di creare nuovi contatti commerciali e, grazie all’ampia rosa dei paesi presenti e delle delegazioni invitate da Veronafiere, l’edizione 2015 si preannuncia come l’occasione ideale per testare l’evoluzione degli scambi internazionali alla luce della recente svalutazione dell’euro, che potrebbe dare una spinta decisiva all’export dei vini italiani ed europei. Vinitaly è quindi sempre più B2B oriented, e si riconferma quale evento di riferimento per tutti gli operatori di uno dei settori trainanti per l’agroalimentare italiano.
Foto: Ennevi-Veronafiere
Testo di Simone Filoni
www.vinitaly.com
Potenziando le attività di incoming e di promozione di Vinitaly nei mercati di maggiore interesse, il grande salone internazionale, in programma dal 22 al 25 marzo a Veronafiere, offrirà alle aziende vinicole italiane la possibilità di affacciarsi a nuovi mercati o di consolidare la propria posizione in quelli già presidiati.
L’edizione 2014 ha visto la presenza di 54.670 visitatori stranieri, provenienti da 119 paesi, su un totale di 155.109. L’incidenza degli operatori esteri è stata quindi del 36,41%, sicuramente un dato rilevante ma Veronafiere rilancia e per l’edizione 2015 punta a potenziare ulteriormente l’impatto internazionale del salone.
Attraverso Vinitaly International sono state organizzate specifiche iniziative promozionali, e buyer invitati direttamente da Veronafiere sono in arrivo da Germania, Svizzera e Austria. A questi si affiancheranno delegazioni da USA, Canada e Russia ma la lista sarebbe lunghissima, dato che hanno confermato la propria presenza rappresentanti di tutti i continenti.
Australia e Giappone saranno anche protagonisti, durante la manifestazione, di focus specifici dedicati alle imprese interessate a esportare in questi mercati.
L’International Buyers' Lounge sarà il cuore pulsante delle attività di business, oltre che punto di riferimento per le delegazioni e per tutti i buyer provenienti dall’estero; nell’ambito dell’iniziativa Taste&Buy Vinitaly saranno infatti organizzati incontri con le aziende espositrici, in cui i buyer ospiti potranno approfondire la conoscenza delle eccellenze italiane del vino.
Da un’indagine di Wine2Wine emerge che le cantine sotto i 100.000 euro di fatturato sono solite rivolgersi a mercati più maturi, quali USA e UE, mentre con il crescere delle dimensioni aumenta la capacità di apertura di nuovi mercati in paesi non tradizionalmente consumatori di vino. Pur differenziandosi per target di riferimento, resta quindi la necessità dei partecipanti a Vinitaly di creare nuovi contatti commerciali e, grazie all’ampia rosa dei paesi presenti e delle delegazioni invitate da Veronafiere, l’edizione 2015 si preannuncia come l’occasione ideale per testare l’evoluzione degli scambi internazionali alla luce della recente svalutazione dell’euro, che potrebbe dare una spinta decisiva all’export dei vini italiani ed europei. Vinitaly è quindi sempre più B2B oriented, e si riconferma quale evento di riferimento per tutti gli operatori di uno dei settori trainanti per l’agroalimentare italiano.
Foto: Ennevi-Veronafiere
Testo di Simone Filoni
www.vinitaly.com