Futuro-antico. Mostra vino-sensoriale a Palazzo Antinori
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Fino al 31 ottobre, a Firenze, una mostra in tre atti ripercorre la storia della nota famiglia fiorentina che fa vino da 26 generazioni. L’occasione per visitare anche Palazzo Antinori, il cuore della vita della città rinascimentale
La location è senza dubbio affascinante, così come il tema, il “futuro antico” che pare un ossimoro, ma non lo è. A Firenze, a Palazzo Antinori, fino al 31 ottobre, la storica famiglia del vino italiana racconta in una mostra la propria storia di vinattieri attraverso i secoli, dal 1385, nel passaggio di 26 generazioni. La retrospettiva – gratuita - è un modo anche per avvicinare il pubblico alla cultura del vino attraverso gli occhi di chi ne ha fatto l’emblema della propria vita.
Visitando la mostra si compie un viaggio nel tempo in tre atti. Il primo comincia dal carro matto, ad esempio. Si tratta di un carro della tradizione della prima metà del Novecento, completamente restaurato e sormontato da una piramide di oltre 600 fiaschi pieni di vino, battezzato così per il delicato gioco di equilibri necessario per movimentarlo; fin dal XV secolo, questi carri, venivano usati esattamente in questo modo, trainato dai bovi di razza chianina, oppure dai cavalli, per trasportare grandi quantità di vino dalle campagne alla città. Il marchese Piero Antinori ha deciso di restaurare questo mezzo di trasporto grazie all’aiuto di Vetreria Etrusca che si è occupata dell’impagliatura dei fiaschi e di Modulgraf che ha riprodotto fedelmente le etichette Antinori degli anni Trenta e Quaranta.
Grazie invece alla collaborazione con il Museo Stibbert di Firenze, si parla anche di Niccolò e Piero Antinori, due antenati della famiglia vissuti nella seconda metà dell’Ottocento e appassionati di arte, storia medioevale e sostenitori degli ideali patriottici. Ne “Il sogno del Medioevo”, il visitatore è accompagnato in un percorso che rimanda a quell’epoca e alla vita di questi due personaggi attraverso armature, documenti e fotografie. Nella “Sala immersiva” si entra in una camera oscura incantata, dove si può vivere un’esperienza multisensoriale con immagini delle vigne e dei vini più famosi del mondo.
L’occasione è buona anche per visitare Palazzo Antinori, residenza della famiglia dal 1506, emblema della Firenze rinascimentale quando la città fiorentina era un fiorire di arti, mestieri ed artisti.
Informazioni
Palazzo Antinori 3, Firenze
Dal lunedì al venerdì: 8-19
Sabato: 8-12
di Elena Caccia
La location è senza dubbio affascinante, così come il tema, il “futuro antico” che pare un ossimoro, ma non lo è. A Firenze, a Palazzo Antinori, fino al 31 ottobre, la storica famiglia del vino italiana racconta in una mostra la propria storia di vinattieri attraverso i secoli, dal 1385, nel passaggio di 26 generazioni. La retrospettiva – gratuita - è un modo anche per avvicinare il pubblico alla cultura del vino attraverso gli occhi di chi ne ha fatto l’emblema della propria vita.
Visitando la mostra si compie un viaggio nel tempo in tre atti. Il primo comincia dal carro matto, ad esempio. Si tratta di un carro della tradizione della prima metà del Novecento, completamente restaurato e sormontato da una piramide di oltre 600 fiaschi pieni di vino, battezzato così per il delicato gioco di equilibri necessario per movimentarlo; fin dal XV secolo, questi carri, venivano usati esattamente in questo modo, trainato dai bovi di razza chianina, oppure dai cavalli, per trasportare grandi quantità di vino dalle campagne alla città. Il marchese Piero Antinori ha deciso di restaurare questo mezzo di trasporto grazie all’aiuto di Vetreria Etrusca che si è occupata dell’impagliatura dei fiaschi e di Modulgraf che ha riprodotto fedelmente le etichette Antinori degli anni Trenta e Quaranta.
Grazie invece alla collaborazione con il Museo Stibbert di Firenze, si parla anche di Niccolò e Piero Antinori, due antenati della famiglia vissuti nella seconda metà dell’Ottocento e appassionati di arte, storia medioevale e sostenitori degli ideali patriottici. Ne “Il sogno del Medioevo”, il visitatore è accompagnato in un percorso che rimanda a quell’epoca e alla vita di questi due personaggi attraverso armature, documenti e fotografie. Nella “Sala immersiva” si entra in una camera oscura incantata, dove si può vivere un’esperienza multisensoriale con immagini delle vigne e dei vini più famosi del mondo.
L’occasione è buona anche per visitare Palazzo Antinori, residenza della famiglia dal 1506, emblema della Firenze rinascimentale quando la città fiorentina era un fiorire di arti, mestieri ed artisti.
Informazioni
Palazzo Antinori 3, Firenze
Dal lunedì al venerdì: 8-19
Sabato: 8-12
di Elena Caccia