Dormire tra le vigne? in Oltrepo Pavese!
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Sulle colline dell’Oltrepo Pavese, vicino a Casteggio è stato da poco inaugurato Wine Alture. Di cosa si tratta? Di un progetto che unisce l’accoglienza turistica e la viticoltura: un wine resort, insomma, come si usa oggi
Oggi vi accompagno in Lombardia, sulle colline dell’Oltrepo Pavese e, in particolare, vicino a Casteggio. Qui è stato da poco inaugurato Wine Alture. Di cosa si tratta? Di un progetto che unisce l’accoglienza turistica e la viticoltura: un wine resort, insomma, come si usa oggi. Prime Alture, così si chiama il luogo nato dalla mente di Roberto Lechiancole. Imprenditore milanese, impegnato in ambiti molto diversi da quello del vino, Roberto nel 2006 visita l’Oltrepo Pavese con la moglie Anna e ne rimane affascinato. Acquista così la Vecchia Cascina Campone e i suoi vigneti. In poco tempo il sogno diventa realtà e la struttura diventa un’azienda agricola moderna nella quale si fa vino grazie alla consulenza dell’enologo Achille Bergami, e si accolgono gli ospiti. Insomma, l’imperativo è portare le persone a vedere da vicino la vigna per capirne il senso e il valore.
IL VINO: TUTTO COMINCIA DAL PINOT NERO
La terra è quella dell’Oltrepo Pavese e del Pinot nero, non ci sono dubbi. Tra l’altro, qui era già presente un vecchio vigneto proprio di Pinot nero. Il primo vino che vede la luce è, infatti CentoperCento Pinot Noir, un monovitigno in purezza da piante di circa 15 anni di vita; il vino si presenta con un bel colore rosso rubino brillante, sentori eleganti di piccoli frutti rossi e un sapore pieno. Dopo il Pinot nero è la volta del Merlot e ne nasce uno fermo, in purezza che Roberto chiama, in onore della moglie, L’altra metà del cuore. Non poteva poi mancare in Oltrepo, un Metodo Classico. Arriva allora Io per Te, uno spumante brut Blanc de Noir, da uve di Pinot nero. Ma non dimentichiamo altri due vini a completamento di gamma, ma comunque interessanti: il bianco (Moscato 60%, Chardonnay 40%) e ilrosso (Barbera 60%, Croatina 40%).
IL RESORT: UN ANGOLO DI PACE
Siamo a 250 metri sul livello del mare, circondati da 8 ettari di terreno. La struttura ricettiva ha un solo obiettivo: avvicinare alla vita semplice della campagna. Le camere sono sei e tutte si ispirano ai vitigni coltivati nella tenuta. Si accede percorrendo un vialetto piantumato a lavanda, biancospino, ginestra e rose e si può usufruire dell’orto come della bio-piscina o approfittare di una guida per fare nordc walking tra i vigneti. Naturalmente è possibile visitare la Cantina in qualsiasi momento o godere di una bella cena a base di prodotti dell’Oltrepo.
di Elena Caccia
www.primealture.it
Oggi vi accompagno in Lombardia, sulle colline dell’Oltrepo Pavese e, in particolare, vicino a Casteggio. Qui è stato da poco inaugurato Wine Alture. Di cosa si tratta? Di un progetto che unisce l’accoglienza turistica e la viticoltura: un wine resort, insomma, come si usa oggi. Prime Alture, così si chiama il luogo nato dalla mente di Roberto Lechiancole. Imprenditore milanese, impegnato in ambiti molto diversi da quello del vino, Roberto nel 2006 visita l’Oltrepo Pavese con la moglie Anna e ne rimane affascinato. Acquista così la Vecchia Cascina Campone e i suoi vigneti. In poco tempo il sogno diventa realtà e la struttura diventa un’azienda agricola moderna nella quale si fa vino grazie alla consulenza dell’enologo Achille Bergami, e si accolgono gli ospiti. Insomma, l’imperativo è portare le persone a vedere da vicino la vigna per capirne il senso e il valore.
IL VINO: TUTTO COMINCIA DAL PINOT NERO
La terra è quella dell’Oltrepo Pavese e del Pinot nero, non ci sono dubbi. Tra l’altro, qui era già presente un vecchio vigneto proprio di Pinot nero. Il primo vino che vede la luce è, infatti CentoperCento Pinot Noir, un monovitigno in purezza da piante di circa 15 anni di vita; il vino si presenta con un bel colore rosso rubino brillante, sentori eleganti di piccoli frutti rossi e un sapore pieno. Dopo il Pinot nero è la volta del Merlot e ne nasce uno fermo, in purezza che Roberto chiama, in onore della moglie, L’altra metà del cuore. Non poteva poi mancare in Oltrepo, un Metodo Classico. Arriva allora Io per Te, uno spumante brut Blanc de Noir, da uve di Pinot nero. Ma non dimentichiamo altri due vini a completamento di gamma, ma comunque interessanti: il bianco (Moscato 60%, Chardonnay 40%) e ilrosso (Barbera 60%, Croatina 40%).
IL RESORT: UN ANGOLO DI PACE
Siamo a 250 metri sul livello del mare, circondati da 8 ettari di terreno. La struttura ricettiva ha un solo obiettivo: avvicinare alla vita semplice della campagna. Le camere sono sei e tutte si ispirano ai vitigni coltivati nella tenuta. Si accede percorrendo un vialetto piantumato a lavanda, biancospino, ginestra e rose e si può usufruire dell’orto come della bio-piscina o approfittare di una guida per fare nordc walking tra i vigneti. Naturalmente è possibile visitare la Cantina in qualsiasi momento o godere di una bella cena a base di prodotti dell’Oltrepo.
di Elena Caccia
www.primealture.it