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Continua lo scandalo della carne di cavallo

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Sono stati ritirati dal mercato i totellini e i ravioli di manzo prodotti da Buitoni. Infatti, nel ripieno è stata trovata una percentuale di carne equina superiore all'1%

Continua lo scandalo della carne di cavallo. Dopo averne trovato traccia in hamburger e lasagne in Inghilterra, in Spagna e in Italia sono stati ritirati dal mercato i tortellini e i ravioli di manzo Buitoni. Perché? Nestlé ha rilevato in questi prodotti una percentuale di Dna equino superiore all’1%. Una quantità che non è indicata sulla confezione e cha ha fatto immediatamente parlare di contaminazione. La notizia è apparsa sulle pagine del quotidiano economico Financial Times e ha subito destato grande scalpore in una Inghilterra già scossa, dove mangiare la carne di cavallo è un tabù, un atto giudicato grave ed equiparato al cannibalismo (dopo lo scandalo, lavendita di hamburger congelati sono crollate del 40%). I lettori del Regno Unito osservano quindi con grande turbamento quanto sta accadendo oltre La Manica.

Il colosso dell’industria alimentare si è affrettato a tranquillizzare i suoi clienti e ha tenuto a chiarire che nessun consumatore corre dei rischi per la propria salute. Infatti, la multinazionale svizzera ha sottolineato che “non ci sono problemi di sicurezza alimentare”. Questioni etiche a parte, quindi, questa vicenda sembra destinata a concludersi nel migliore dei modi. L’attenzione da parte delle autorità deputate al controllo resta comunque alta. In futuro, i controlli di qualità saranno rafforzati con nuovi test, sono state sospese le consegne di alimenti ripieni di manzo prodotti nello stabilimento tedesco A. J. Schypke -  società che lavora per uno dei fornitori Nestlé - e saranno ritirate dalla vendita anche le “Lasagnes à la Bolognaise Gourmandes” in commercio in Francia per società di catering.

Fatto sta che in questo periodo bisogna fare davvero molta attenzione alla qualità di ciò che finisce nei nostri carrelli della spesa. L’Unione Europea ha deciso di approvare una serie test sugli alimenti a base di carne per verificarne la composizione. L’Italia, primo consumatore di carne di cavallo in Europa, si è detta contraria a queste misure, mentre la Germania si prepara a eseguire analisi ancora più dettagliate di quelle previste dalla corte di Bruxelles.

Insomma è meglio tenere gli occhi bene aperti. Almeno per questa volta, a caval donato è proprio il caso di guardare in bocca!

Fonte: larepubblica.it

di Serena Cirini


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