Con il vino rosso si vive di più
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Alcune sostanze contenute nell'uva e nel vino rosso potrebbero prevenire il rischio di malattie dovute all'invecchiamento. Gli esperti invitano alla cautela e intanto, nei laboratori, gli esperimenti continuano
Desiderato, agognato, cercato, sognato e ambito. L’elisir di eterna giovinezza, sin dalla notte dei tempi, solletica la fantasia degli esseri umani. Come rallentare l’inesorabile processo d’invecchiamento che affligge la nostra specie? Lifting, massaggi, impacchi e improbabili esercizi ginnici potrebbero non essere la sola soluzione. La notizia è di quelle che lasciano il segno: potrebbe bastare un sorso di vino rosso per garantirsi l'auspicata longevità. Non si tratta di magia ma di scienza: sarebbe infatti il resveratrolo, fenolo rinvenuto nella buccia dell’acino d’uva, la fonte dell’eterna giovinezza.
In fondo, che un bicchiere di vino rosso faccia bene all’anima e allo spirito, l’abbiamo sempre saputo, ma che il sangue di Dioniso sia anche un toccasana per il corpo, questo resta da dimostrare. La cautela, in questi casi, è d’obbligo e gli esperti invitano alla massima prudenza. Tuttavia, gli esperimenti condotti in Italia, e poi in tutto il mondo, sembrerebbero confermare la tesi. Il resveratrolo aiuterebbe a prevenire le malattie legate all’invecchiamento, come i deficit cognitivi e i problemi muscolari.
Alessandro Cellerino, coordinatore delle prime ricerche di questo tipo fatte nel laboratorio di Neurobiologia della Scuola Normale di Pisa, tiene però a porre l’accento su un’importante questione: superata l’euforia per l’accattivante scoperta, bisognerà interrogarsi sugli effetti che un’assunzione, quotidiana e prolungata nel tempo di questa sostanza, potrebbe apportare alla nostra salute. Gli esperti affermano che la dose, necessaria a garantirsi l’effetto di eterna giovinezza, corrisponde a quella contenuta da cinque a trenta litri di vino al giorno. Per evitare il rischio che l’eterna giovinezza si trasformi velocemente in eterna ebbrezza, negli ultimi tempi, si stanno diffondendo sempre di più gli integratori alimentari a base di resveratrolo.
Tuttavia, resta ancora da chiarire cosa possa provocare questa sostanza quando è assunta con regolarità e abbondanza. Questo tema è stato al centro del convegno sul Banco Nutraceutico organizzato a Pisa dalla Scuola Superiore Sant’Anna, che è stato dedicato alle numerose ricerche che studiano, come e quando, alcuni cibi diventano alleati della salute.
Bisognerà aspettare l’esito degli studi di tossicità per conoscere la verità sulla questione. Nel frattempo, i nostalgici della giovinezza possono consolarsi con una certezza: seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata aiuta, da sempre, a preservare il corpo e la mente. Il consiglio è di concedersi comunque il piacere di un buon bicchiere di vino, se non potrà garantirvi un’eterna longevità, vi regalerà comunque un momento di gioia e di benessere: “chi vuol esser lieto sia, di doman non c’è certezza!”
di Serena Cirini
Desiderato, agognato, cercato, sognato e ambito. L’elisir di eterna giovinezza, sin dalla notte dei tempi, solletica la fantasia degli esseri umani. Come rallentare l’inesorabile processo d’invecchiamento che affligge la nostra specie? Lifting, massaggi, impacchi e improbabili esercizi ginnici potrebbero non essere la sola soluzione. La notizia è di quelle che lasciano il segno: potrebbe bastare un sorso di vino rosso per garantirsi l'auspicata longevità. Non si tratta di magia ma di scienza: sarebbe infatti il resveratrolo, fenolo rinvenuto nella buccia dell’acino d’uva, la fonte dell’eterna giovinezza.
In fondo, che un bicchiere di vino rosso faccia bene all’anima e allo spirito, l’abbiamo sempre saputo, ma che il sangue di Dioniso sia anche un toccasana per il corpo, questo resta da dimostrare. La cautela, in questi casi, è d’obbligo e gli esperti invitano alla massima prudenza. Tuttavia, gli esperimenti condotti in Italia, e poi in tutto il mondo, sembrerebbero confermare la tesi. Il resveratrolo aiuterebbe a prevenire le malattie legate all’invecchiamento, come i deficit cognitivi e i problemi muscolari.
Alessandro Cellerino, coordinatore delle prime ricerche di questo tipo fatte nel laboratorio di Neurobiologia della Scuola Normale di Pisa, tiene però a porre l’accento su un’importante questione: superata l’euforia per l’accattivante scoperta, bisognerà interrogarsi sugli effetti che un’assunzione, quotidiana e prolungata nel tempo di questa sostanza, potrebbe apportare alla nostra salute. Gli esperti affermano che la dose, necessaria a garantirsi l’effetto di eterna giovinezza, corrisponde a quella contenuta da cinque a trenta litri di vino al giorno. Per evitare il rischio che l’eterna giovinezza si trasformi velocemente in eterna ebbrezza, negli ultimi tempi, si stanno diffondendo sempre di più gli integratori alimentari a base di resveratrolo.
Tuttavia, resta ancora da chiarire cosa possa provocare questa sostanza quando è assunta con regolarità e abbondanza. Questo tema è stato al centro del convegno sul Banco Nutraceutico organizzato a Pisa dalla Scuola Superiore Sant’Anna, che è stato dedicato alle numerose ricerche che studiano, come e quando, alcuni cibi diventano alleati della salute.
Bisognerà aspettare l’esito degli studi di tossicità per conoscere la verità sulla questione. Nel frattempo, i nostalgici della giovinezza possono consolarsi con una certezza: seguire un’alimentazione corretta ed equilibrata aiuta, da sempre, a preservare il corpo e la mente. Il consiglio è di concedersi comunque il piacere di un buon bicchiere di vino, se non potrà garantirvi un’eterna longevità, vi regalerà comunque un momento di gioia e di benessere: “chi vuol esser lieto sia, di doman non c’è certezza!”
di Serena Cirini