Comprare un ettaro a Barolo? Servono almeno 600 mila euro
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Uno studio firmato Monte dei Paschi di Siena fotografa i costi e l’estensione del vigneto Italia. Le aree con le cifre in crescita sono soprattutto quelle del Nord, da Barolo al Veneto. Le regioni con prezzi ancora abbordabili sarebbero quelle del Sud. Abbiamo perso in superficie vitata, ma cresciamo in valore
C’è una striscia di terra nel Nord Italia che va dal Piemonte al Veneto, in cui comprare un vigneto è un’operazione finanziaria che richiede un considerevole impegno di denari. Lo conferma uno studio realizzato da Banca Mps.
Le zone più “calde” in termini di costi per ettaro, sarebbero l’area di Barolo dove un ettaro si paga circa 600 mila euro (ma si può arrivare anche fino a 750 mila), i vigneti di Chambave in Valle d’Aosta, il bresciano, Valdobbiadene nel trevigiano (circa 400 mila euro per 1 ettaro), San Donà nel basso Piave, sui Colli Euganei, intorno al lago di Caldaro in Alto Adige dove si compra un ettaro con 500 mila euro. Sempre alti, ovviamente, i prezzi anche in Toscana, specialmente nella zona del Chianti Classico e del Brunello di Montalcino (350 mila euro per un ettaro). Al centro, invece, tiene il passo solo l’area dei Castelli Romani, mentre al Sud i costi dei vigneti sono ancora abbordabili e si segnala un leggero rialzo dei prezzi solo nella Puglia salentina e in Sicilia, sull’Etna e nel trapanese.
Lo studio Monte dei Paschi di Siena fotografa anche l’estensione del vigneto Italia che, tra il 1999 e il 2014 è sceso da 792 mila ettari a 642 mila. Nello specifico, gli ettari a Doc e Docg sono 341 mila, mentre quelli a Indicazione Geografica Tipica 123 mila e quelli dedicati alla produzione di vino da tavola 177.600. La regione più vitata è la Sicilia con 101 mila ettari e quella con il maggior numero di vigneti a Denominazione la Toscana con 51 mila.
Insomma, chi avesse tra i propri sogni quello di comprarsi qualche ettaro in una di queste zone, deve aver da parte un gran bel gruzzoletto!
di Elena Caccia
C’è una striscia di terra nel Nord Italia che va dal Piemonte al Veneto, in cui comprare un vigneto è un’operazione finanziaria che richiede un considerevole impegno di denari. Lo conferma uno studio realizzato da Banca Mps.
Le zone più “calde” in termini di costi per ettaro, sarebbero l’area di Barolo dove un ettaro si paga circa 600 mila euro (ma si può arrivare anche fino a 750 mila), i vigneti di Chambave in Valle d’Aosta, il bresciano, Valdobbiadene nel trevigiano (circa 400 mila euro per 1 ettaro), San Donà nel basso Piave, sui Colli Euganei, intorno al lago di Caldaro in Alto Adige dove si compra un ettaro con 500 mila euro. Sempre alti, ovviamente, i prezzi anche in Toscana, specialmente nella zona del Chianti Classico e del Brunello di Montalcino (350 mila euro per un ettaro). Al centro, invece, tiene il passo solo l’area dei Castelli Romani, mentre al Sud i costi dei vigneti sono ancora abbordabili e si segnala un leggero rialzo dei prezzi solo nella Puglia salentina e in Sicilia, sull’Etna e nel trapanese.
Lo studio Monte dei Paschi di Siena fotografa anche l’estensione del vigneto Italia che, tra il 1999 e il 2014 è sceso da 792 mila ettari a 642 mila. Nello specifico, gli ettari a Doc e Docg sono 341 mila, mentre quelli a Indicazione Geografica Tipica 123 mila e quelli dedicati alla produzione di vino da tavola 177.600. La regione più vitata è la Sicilia con 101 mila ettari e quella con il maggior numero di vigneti a Denominazione la Toscana con 51 mila.
Insomma, chi avesse tra i propri sogni quello di comprarsi qualche ettaro in una di queste zone, deve aver da parte un gran bel gruzzoletto!
di Elena Caccia