Cibus 2014, una fiera sempre più internazionale
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Presentato oggi a Milano il programma della 17esima edizione di Cibus e il nuovo padiglione che Federalimentare e Fiere di Parma realizzeranno ad EXPO2015. Internalizzazione e nuove strategie commerciali per il mercato nazionale gli elementi di forza di una fiera dal successo consolidato, in continua crescita
Un percorso di costante internalizzazione è stata la carta vincente di Cibus, la prima fiera alimentare in Italia (e la terza nel mondo), in arrivo a Fiere di Parma dal 5 all’8 maggio. E’ quanto emerge dalla conferenza stampa tenutasi stamattina a Milano, presso l’Hotel Diana Majestic, per presentare il programma di Cibus 2014, oltre che il nuovo padiglione che Federalimentare e Fiere di Parma realizzeranno ad EXPO2015.
La 17°edizione di Cibus fa registrare un numero record di espositori: tante le aziende che riconfermano la loro presenza o che tornano in fiera dopo anni di assenza, ma non mancano anche numerosi nuovi prodotti, presentati per la prima volta all’interno della storica manifestazione. Ad essere attesi sono poi mille top buyer da cento differenti nazioni e circa diecimila operatori esteri, per un totale complessivo di 60mila operatori, tra italiani e stranieri.
Un interesse per Cibus 2014 in continua crescita sia per l’imminente arrivo di Expo sia per la volontà del comparto industriale agroalimentare italiano di superare la crisi del mercato interno e di conquistare nuovi mercati esteri. “Dopo le 5 tappe del Cibus Market Check che ha portato le aziende italiane ad incontrare la grande distribuzione in tre continenti – ha dichiarato in conferenza Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – e dopo il successo del padiglione italiano alla fiera alimentare di Bangkok, abbiamo tracciato un percorso di collaborazione con “Anuga”, la fiera di Colonia, che ci consentirà di lavorare con i più importanti partner fieristici internazionali”.
La centralità di Cibus in un momento di grande criticità per il Paese – nel 2013 la tenuta dell’export (+5,8%) non può mascherare il calo dei consumi interni (- 4 punti in 12 mesi, -14 in 5 anni) – è stata riconosciuta anche da Filippo Ferrua, Presidente di Federalimentare: “In questo momento, il sostegno promozionale e di immagine che può dare Cibus ha un valore vitale. Siamo sicuri che esso darà spinta al percorso di uscita dal tunnel della crisi”.
Consapevole d’altronde della necessità di stare al passo con le più importanti e prestigiose fiere mondiali, Cibus ha scelto per l'edizione 2014 - come sottolineato da Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager - una nuova formula, “un layout rinnovato con un percorso più fruibile e coerente per i buyer in visita e dal marcato profilo multicanale, che cerca di coinvolgere tutte le realtà che ruotano intorno al prodotto alimentare italiano”. Spazio quest’anno quindi non solo al commercio al dettaglio, alla grande distribuzione, al food service e alla ristorazione fuori casa, ma anche al biologico, al gluten free, alle PMI regionali (a cui è riservato un incoming specifico di buyer) e al mondo dolciario integrato all’area del grocery.
La partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e del Vice Ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calende alla giornata di apertura di Cibus, lunedì 5 maggio, confermano ancora una volta la rilevanza rivestita dalla manifestazione nel contesto fieristico attuale.
di Alessandra Cioccarelli
Un percorso di costante internalizzazione è stata la carta vincente di Cibus, la prima fiera alimentare in Italia (e la terza nel mondo), in arrivo a Fiere di Parma dal 5 all’8 maggio. E’ quanto emerge dalla conferenza stampa tenutasi stamattina a Milano, presso l’Hotel Diana Majestic, per presentare il programma di Cibus 2014, oltre che il nuovo padiglione che Federalimentare e Fiere di Parma realizzeranno ad EXPO2015.
La 17°edizione di Cibus fa registrare un numero record di espositori: tante le aziende che riconfermano la loro presenza o che tornano in fiera dopo anni di assenza, ma non mancano anche numerosi nuovi prodotti, presentati per la prima volta all’interno della storica manifestazione. Ad essere attesi sono poi mille top buyer da cento differenti nazioni e circa diecimila operatori esteri, per un totale complessivo di 60mila operatori, tra italiani e stranieri.
Un interesse per Cibus 2014 in continua crescita sia per l’imminente arrivo di Expo sia per la volontà del comparto industriale agroalimentare italiano di superare la crisi del mercato interno e di conquistare nuovi mercati esteri. “Dopo le 5 tappe del Cibus Market Check che ha portato le aziende italiane ad incontrare la grande distribuzione in tre continenti – ha dichiarato in conferenza Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma – e dopo il successo del padiglione italiano alla fiera alimentare di Bangkok, abbiamo tracciato un percorso di collaborazione con “Anuga”, la fiera di Colonia, che ci consentirà di lavorare con i più importanti partner fieristici internazionali”.
La centralità di Cibus in un momento di grande criticità per il Paese – nel 2013 la tenuta dell’export (+5,8%) non può mascherare il calo dei consumi interni (- 4 punti in 12 mesi, -14 in 5 anni) – è stata riconosciuta anche da Filippo Ferrua, Presidente di Federalimentare: “In questo momento, il sostegno promozionale e di immagine che può dare Cibus ha un valore vitale. Siamo sicuri che esso darà spinta al percorso di uscita dal tunnel della crisi”.
Consapevole d’altronde della necessità di stare al passo con le più importanti e prestigiose fiere mondiali, Cibus ha scelto per l'edizione 2014 - come sottolineato da Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager - una nuova formula, “un layout rinnovato con un percorso più fruibile e coerente per i buyer in visita e dal marcato profilo multicanale, che cerca di coinvolgere tutte le realtà che ruotano intorno al prodotto alimentare italiano”. Spazio quest’anno quindi non solo al commercio al dettaglio, alla grande distribuzione, al food service e alla ristorazione fuori casa, ma anche al biologico, al gluten free, alle PMI regionali (a cui è riservato un incoming specifico di buyer) e al mondo dolciario integrato all’area del grocery.
La partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e del Vice Ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calende alla giornata di apertura di Cibus, lunedì 5 maggio, confermano ancora una volta la rilevanza rivestita dalla manifestazione nel contesto fieristico attuale.
di Alessandra Cioccarelli