Chef senza cappello. Intervista a Matteo Metullio
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Classe 1989 e triestino, Matteo Metullio premiato da una stella Michelin a soli 26 anni è il più giovane chef stellato d'Italia. Tra i momenti più importanti della sua formazione - accumulata in tutto lo Stivale - l'ingresso nella cucina del St Hubertus e l'incontro con il maestro Norman Niederkofler
Matteo Metullio, classe 1989, lascia giovanissimo la sua Trieste per seguire la sua grande passione, la cucina, ed iscriversi all’istituto alberghiero di Falcade (BL). Gli anni di studi sono l’occasione per accumulare tante esperienze in tutto lo Stivale, conoscere sapori ed esplorare consistenze, costruendo un bagaglio che, una volta diplomato, gli varrà l’ingresso nella cucina del St Hubertus, accanto al maestro Norman Niederkofler.
Da questa esperienza nascerà una grande amicizia che dura ancora oggi e che vede Matteo e Norman collaborare in diversi progetti, tra cui la Chef’s Cup, appuntamento annuale che raduna chef stellati internazionali in Alta Badia. Il 2012 segna l’anno della svolta: Matteo diventa sous chef del ristorante La Siriola, del prestigioso hotel Ciasa Salares di San Cassiano (BZ) e nel 2013 la famiglia Wieser, proprietaria della struttura, gli propone il ruolo di executive chef. Basta un anno alla guida del ristorante per dare prova del proprio talento, che viene premiato da una stella Michelin, facendo di Matteo, a soli 26 anni, il più giovane chef stellato d’Italia.
QUESTIONARIO DI PROUST. L'UOMO
- Il tratto principale del tuo carattere
Emotivo e schietto
- La qualità che desideri in un uomo
Sincerità
- La qualità che preferisci in una donna
Amore
- Il tuo difetto più grande
Permaloso
- Il tuo sogno di felicità
Essere sereno
- L’ultima volta che hai pianto
Qualche anno fa per la morte del cane
- Il giorno più felice della tua vita
Quello in cui ho vinto la Stella Michelin, ma ce ne sono molti altri
- E il più infelice
Una delusione lavorativa qui a San Cassiano per il cattivo esito di un progetto a cui stavo lavorando
- Il paese dove vorresti vivere
Ibiza
- Il film cult
Blow
- Ciò che detesti di più
Falsità
- Il dono di natura che vorresti avere
Saper farmi “scivolare” sopra le cose, ma a volte penso che il mio essere permaloso sia il mio punto di forza
- Le colpe che ti ispirano maggior indulgenza
Perdono poco
- Stato d’animo attuale
Felicità
- Il tuo motto
Lo stesso di un ex allenatore della Juventus, Boniperti: “Non importa vincere ma è l’unica cosa che conta”
IN CUCINA. IL CUOCO
- Cosa non può mancare nella tua dispensa?
Pomodoro e pasta
- Il tuo attrezzo da cucina preferito?
Bollitore
- Infanzia, adolescenza, età adulta. 3 piatti che parlano di te
Spaghetto al pomodoro/ crudo di mare/ Spaghetto freddo a km 4925
- Un piatto di… e un bicchiere di…la tua accoppiata vincente?
Spaghetto al pomodoro con vitovska di Paulo Vodopivec
- Un ristorante del mondo in cui ti piacerebbe andare/farvi ritorno
Atelier Joël Robuchon
- Uno in Italia
Le Calandre
Intervista e foto a cura del Viaggiatore Gourmet alias Altissimo Ceto
Matteo Metullio, classe 1989, lascia giovanissimo la sua Trieste per seguire la sua grande passione, la cucina, ed iscriversi all’istituto alberghiero di Falcade (BL). Gli anni di studi sono l’occasione per accumulare tante esperienze in tutto lo Stivale, conoscere sapori ed esplorare consistenze, costruendo un bagaglio che, una volta diplomato, gli varrà l’ingresso nella cucina del St Hubertus, accanto al maestro Norman Niederkofler.
Da questa esperienza nascerà una grande amicizia che dura ancora oggi e che vede Matteo e Norman collaborare in diversi progetti, tra cui la Chef’s Cup, appuntamento annuale che raduna chef stellati internazionali in Alta Badia. Il 2012 segna l’anno della svolta: Matteo diventa sous chef del ristorante La Siriola, del prestigioso hotel Ciasa Salares di San Cassiano (BZ) e nel 2013 la famiglia Wieser, proprietaria della struttura, gli propone il ruolo di executive chef. Basta un anno alla guida del ristorante per dare prova del proprio talento, che viene premiato da una stella Michelin, facendo di Matteo, a soli 26 anni, il più giovane chef stellato d’Italia.
QUESTIONARIO DI PROUST. L'UOMO
- Il tratto principale del tuo carattere
Emotivo e schietto
- La qualità che desideri in un uomo
Sincerità
- La qualità che preferisci in una donna
Amore
- Il tuo difetto più grande
Permaloso
- Il tuo sogno di felicità
Essere sereno
- L’ultima volta che hai pianto
Qualche anno fa per la morte del cane
- Il giorno più felice della tua vita
Quello in cui ho vinto la Stella Michelin, ma ce ne sono molti altri
- E il più infelice
Una delusione lavorativa qui a San Cassiano per il cattivo esito di un progetto a cui stavo lavorando
- Il paese dove vorresti vivere
Ibiza
- Il film cult
Blow
- Ciò che detesti di più
Falsità
- Il dono di natura che vorresti avere
Saper farmi “scivolare” sopra le cose, ma a volte penso che il mio essere permaloso sia il mio punto di forza
- Le colpe che ti ispirano maggior indulgenza
Perdono poco
- Stato d’animo attuale
Felicità
- Il tuo motto
Lo stesso di un ex allenatore della Juventus, Boniperti: “Non importa vincere ma è l’unica cosa che conta”
IN CUCINA. IL CUOCO
- Cosa non può mancare nella tua dispensa?
Pomodoro e pasta
- Il tuo attrezzo da cucina preferito?
Bollitore
- Infanzia, adolescenza, età adulta. 3 piatti che parlano di te
Spaghetto al pomodoro/ crudo di mare/ Spaghetto freddo a km 4925
- Un piatto di… e un bicchiere di…la tua accoppiata vincente?
Spaghetto al pomodoro con vitovska di Paulo Vodopivec
- Un ristorante del mondo in cui ti piacerebbe andare/farvi ritorno
Atelier Joël Robuchon
- Uno in Italia
Le Calandre
Intervista e foto a cura del Viaggiatore Gourmet alias Altissimo Ceto