Chef senza cappello. Intervista a Francesco Apreda
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Classe 1974, anima partenopea, multinazionale di formazione, Francesco Apreda dal 2003 è executive chef dell'Hotel Hassler Roma dove gestisce tra l'altro il ristorante stellato Imàgo. La sua cucina? Sperimentale, internazionale ma saldamente ancorata alla tradizione italiana
Napoletano classe 1974, Francesco Apreda comincia ad accumulare esperienze sin da giovanissimo: dopo l’esordio a soli 14 anni nella panetteria San Felice Circeo e qualche stagione nelle cucine dei grandi hotel di Rimini e Riccione, a 19 anni - grazie all’aiuto di un amico - Francesco fa il suo primo ingresso all’Imàgo, prestigioso ristorante dell’hotel di lusso Hassler di Roma. Vi farà ritorno 10 anni dopo, con il ruolo di executive chef, ma nel mezzo ci sono tante esperienze professionali che lo hanno portato dapprima a Londra, dove lavorerà al celeberrimo La Gavroche, e poi in Giappone, chiamato a dirigere il ristorante Cicerone dell’Imperial Hotel di Tokyo.
Diverse culture gastronomiche, tantissimi incontri importanti, il continuo confronto con sfide sempre più grandi cui si è sempre mostrato all’altezza, un insieme di caratteristiche che hanno reso celebre questo talento partenopeo, tanto da reclamarlo in Italia. All’Imàgo dal 2003, sotto la guida di Francesco il ristorante è stato insignito della stella Michelin nel 2009 e ad oggi continua ad essere una delle mete preferite dai gourmet di tutto il mondo in visita alla capitale.
QUESTIONARIO DI PROUST. L'UOMO
- Il tratto principale del tuo carattere
Umiltà
- La qualità che desideri in un uomo
Tenacia
- La qualità che preferisci in una donna
Intelligenza
- Il tuo difetto più grande
Testardaggine
- Il tuo sogno di felicità
Aprire un ristorante di famiglia in riva al mare
- L’ultima volta che hai pianto
Quando è mancato mio padre
- Il giorno più felice della tua vita
Il mio matrimonio
- E il più infelice
Di nuovo, quando ho perso mio padre - Il paese dove vorresti vivere
Italia
- Il film cult
Point Break
- Ciò che detesti di più
La mancanza di rispetto
- Il dono di natura che vorresti avere
Nessuno
- Le colpe che ti ispirano maggior indulgenza
Quelle fatte per distrazione
- Stato d’animo attuale
Molto felice
- Il tuo motto
Guardare sempre avanti
IN CUCINA. IL CUOCO
- Cosa non può mancare nella tua dispensa?
Le spezie
- Il tuo attrezzo da cucina preferito?
La pinza
- Infanzia, adolescenza, età adulta. 3 piatti che parlano di te
Linguine alla puttanesca/ impepata di cozze/ spaghetti alle vongole
- Un piatto di… e un bicchiere di…la tua accoppiata vincente?
Frittura di paranza accompagnata da una grande bollicina
- Un ristorante del mondo in cui ti piacerebbe andare/farvi ritorno
El Celler de Can Roca
- Uno in Italia
Vorrei tornare al Don Alfonso 1890
Intervista e foto a cura del Viaggiatore Gourmet alias Altissimo Ceto
Napoletano classe 1974, Francesco Apreda comincia ad accumulare esperienze sin da giovanissimo: dopo l’esordio a soli 14 anni nella panetteria San Felice Circeo e qualche stagione nelle cucine dei grandi hotel di Rimini e Riccione, a 19 anni - grazie all’aiuto di un amico - Francesco fa il suo primo ingresso all’Imàgo, prestigioso ristorante dell’hotel di lusso Hassler di Roma. Vi farà ritorno 10 anni dopo, con il ruolo di executive chef, ma nel mezzo ci sono tante esperienze professionali che lo hanno portato dapprima a Londra, dove lavorerà al celeberrimo La Gavroche, e poi in Giappone, chiamato a dirigere il ristorante Cicerone dell’Imperial Hotel di Tokyo.
Diverse culture gastronomiche, tantissimi incontri importanti, il continuo confronto con sfide sempre più grandi cui si è sempre mostrato all’altezza, un insieme di caratteristiche che hanno reso celebre questo talento partenopeo, tanto da reclamarlo in Italia. All’Imàgo dal 2003, sotto la guida di Francesco il ristorante è stato insignito della stella Michelin nel 2009 e ad oggi continua ad essere una delle mete preferite dai gourmet di tutto il mondo in visita alla capitale.
QUESTIONARIO DI PROUST. L'UOMO
- Il tratto principale del tuo carattere
Umiltà
- La qualità che desideri in un uomo
Tenacia
- La qualità che preferisci in una donna
Intelligenza
- Il tuo difetto più grande
Testardaggine
- Il tuo sogno di felicità
Aprire un ristorante di famiglia in riva al mare
- L’ultima volta che hai pianto
Quando è mancato mio padre
- Il giorno più felice della tua vita
Il mio matrimonio
- E il più infelice
Di nuovo, quando ho perso mio padre - Il paese dove vorresti vivere
Italia
- Il film cult
Point Break
- Ciò che detesti di più
La mancanza di rispetto
- Il dono di natura che vorresti avere
Nessuno
- Le colpe che ti ispirano maggior indulgenza
Quelle fatte per distrazione
- Stato d’animo attuale
Molto felice
- Il tuo motto
Guardare sempre avanti
IN CUCINA. IL CUOCO
- Cosa non può mancare nella tua dispensa?
Le spezie
- Il tuo attrezzo da cucina preferito?
La pinza
- Infanzia, adolescenza, età adulta. 3 piatti che parlano di te
Linguine alla puttanesca/ impepata di cozze/ spaghetti alle vongole
- Un piatto di… e un bicchiere di…la tua accoppiata vincente?
Frittura di paranza accompagnata da una grande bollicina
- Un ristorante del mondo in cui ti piacerebbe andare/farvi ritorno
El Celler de Can Roca
- Uno in Italia
Vorrei tornare al Don Alfonso 1890
Intervista e foto a cura del Viaggiatore Gourmet alias Altissimo Ceto