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Assoenologi e le previsioni vendemmia 2015: + 10% e grande qualità

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Si prevede un’annata memorabile. Certo, le stime Assoenologi si basano sul conferimento di solo il 5-10% della produzione e molti dei giochi sono ancora in corso, ma tutto fa pensare che si potrebbe trattare di un millesimo eccezionale. La regione trainante in quantità è il Veneto

Cresce del +10% in quantità rispetto al 2014 con una produzione di vino che potrebbe aggirarsi tra i 46 e i 47 milioni di ettolitri (media 2010/2014 di 44,1 milioni di ettolitri). Fatta eccezione per la Toscana (-5% sul 2014), la Lombardia (stabile sul 2014) e la Sardegna (stabile sul 2014), tutte le altre regioni registrano una crescita che oscilla dal +5% dell’Emilia Romagna al +25% della Puglia. Il Veneto resta l’area più produttiva con 9,1 milioni di ettolitri; questa regione, con Emilia Romagna, Puglia e Sicilia produrrà oltre 28 milioni di ettolitri di vino nel 2015 coprendo più del 60% di tutto il vino italiano.

Sono queste le prime stime fornite da Assoenologi (Associazione enologi ed enotecnici italiani) sulla produzione 2015. La proiezione è valida fino alla fine quando tutti avranno terminato la vendemmia e i numeri saranno definitivi. I dati citati fanno riferimento al 5-10% della produzione conferita e sono quindi, assolutamente parziali.

In tutto il nostro Paese la qualità del vino oscillerà tra l’ottimo e l’eccellente, insomma, potremmo essere di fronte a un millesimo da ricordare; questo grazie alle buone riserve idriche accumulate durante l’inverno, a una primavera che ha favorito lo sviluppo fenologico delle piante e a un’estate calda e mitigata nella seconda metà di agosto da qualche pioggia. Assoenologi valuta eccellenti soprattutto le uve a bacca rossa, anche se tutti i giochi sono ancora aperti visto che la vendemmia deve ancora venire e molto faranno le condizioni meteo di settembre e ottobre.

Nel dettaglio, in Piemonte ci si aspetta un aumento in quantità del +10% toccando quota 2.640.000 ettolitri (il Nebbiolo dovrebbe essere la varietà meno produttiva, in crescita, invece Moscato, Brachetto, Barbera e Cortese) e una qualità delle uve ottima. Chardonnay e Pinot nero per le basi spumante sono perfettamente sane. Uve a posto e quantitativo stabile di 1.420.000 ettolitri per i vini di Lombardia con qualche calo di produzione per la Franciacorta (-10%). Cresce il vino prodotto in Alto Adige (+15% e 1.180.000) e, per tutte le varietà, la qualità dell’uva è eccellente. Il Veneto registra un +10% in quantità (9.110.000), soprattutto nella parte Occidentale della regione, con uve tra il buono e l’ottimo con un tenore zuccherino e un quadro acido nella norma. In Friuli Venezia Giulia la produzione di vino cresce del +10% (1.500.000 ettolitri) e si prevede una buona componente aromatica per le uve viste le forti escursioni termiche del mese di agosto, altrettante buone gradazioni zuccherine con sensibili cali dell’acidità. Siamo a 7.310.000 ettolitri di vino prodotti in Emilia Romagna (+5% in Romagna, stabile in Emilia) in vigneti che hanno mantenuto un ottimo profilo sanitario e uve dalle acidità decisamente più basse rispetto al 2014; si prevede un calo produttivo del -15% per l’Ancellotta, del -10% delle Malvasie e un aumento, invece del +5% dei Lambruschi.

Cala la Toscana (-5% e 2.640.000 ettolitri) che presenta vigneti con grappoli più spargoli con acini di dimensioni più ridotte; qualitativamente ci sono tutti i presupposti per un’ottima annata. Lazio e Umbria segnano +15% e 2.270.000 ettolitri di vino prodotti. In queste due regioni ci troviamo di fronte a un’annata buona, certamente migliore della 2014. Crescono anche le Marche (+10% e 1.010.000 ettolitri) e la qualità delle uve sembrerebbe essere la migliore degli ultimi anni; il 2015, qui, privilegerà i vini rossi che saranno ricchi di struttura grazie alle piogge di metà agosto che hanno evitato lo stress idrico. Cresce del +5% la produzione dei vini in Abruzzo (2.390.000 ettolitri) dove troviamo uve perfettamente sane. In Campania la crescita arriva al +20% (1.420.000). +25% in Puglia (6.790.000 ettolitri), con una qualità che si prevede sopra alla media.
Veniamo alle isole maggiori. La Sicilia registra un +10% con 5.000.000 di ettolitri e una qualità mediamente ottima con diverse punte di eccellenza e una buona resa uva/vino. Dalla Sardegna arriveranno 750.000 ettolitri, lo stesso quantitativo, circa, del 2014. In molte aree gli sbalzi termici durante la fioritura non hanno permesso un’allegagione ottimale determinando grappoli spargoli e di dimensioni ridotte rispetto alle ultime annate, aspetto controbilanciato, però da un maggior numero di grappoli per ceppo. Appuntamento a fine ottobre per i dati definitivi.
 
di Elena Caccia

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