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Amorim Cork Italia. Per fare un tappo di sughero servono 43 anni

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Oltre 130 mila tonnellate di tappi riciclati, difesa delle sugherete, fatturato in crescita e un impianto antisismico unico nel suo genere. Sono questi i cardini di Amorim Cork Italia, l’azienda leader nella produzione di tappi di sughero con sede a Conegliano, nel trevigiano

Ha superato quota 130 mila tonnellate tappi raccolti, la campagna etica lanciata quattro anni fa da Amorim Cork Italia, la filiale italiana del Gruppo Amorim, da tre anni azienda leader nel nostro Paese. Per ogni tonnellata di tappi raccolta, l’azienda devolve a onlus impegnate nel progetto, la cifra di 700 euro, investita in progetti sociali. L’iniziativa è stata fortemente sostenuta da Carlos Santos, ad di Amorim Italia che ha detto: «Il mio sogno sarebbe  intercettare gli 800 milioni di tappi che ogni anno vengono gettati nella spazzatura per recuperare questa preziosissima materia prima riciclabile al 100%; l’obiettivo sarebbe avviare una raccolta differenziata di sughero in ogni città».
 
Ma non solo. Amorim è particolarmente attenta all’ambiente e la campagna di riciclo sensibilizzerebbe anche i cittadini in questa direzione, come ha precisato Santos: «Le foreste di sughero sono una barriera all’avanzare del Sahara e sono l’habitat naturale di moltissime specie protette. Chi impara a conoscere il sughero non riuscirà più a gettarlo nella spazzatura». Per fare un tappo servono, infatti, almeno 43 anni. Solo dopo questa lunghissima attesa il sughero di una pianta è pronto per essere decorticato nelle sugherete di Portogallo, Spagna, nord Africa e Sardegna.
 
 
Fondata nel 1999 a partire da una partnership con un’azienda che operava nel mercato della distribuzione di tappi in sughero dal 1970, Amorim fornisce di tappi in sughero le cantine di tutto il panorama nazionale dallo stabilimento di Conegliano, nel cuore dei colli trevigiani. L’Italia è il secondo Paese imbottigliatore al mondo ed è per questo che il Gruppo Portoghese ha deciso di aprire una propria sede nel territorio: per poter vendere i suoi prodotti con il marchio Amorim e non solo fornendo il prodotto grezzo. Nel 2014 l’azienda ha registrato un’eccezionale performace con un fatturato di 43,5 milioni di euro e una crescita del +16% rispetto al 2013. Il gruppo vende oltre 440 milioni di tappi, ossia il 24% della richiesta nazionale del comparto sughero. La percentuale di crescita negli ultimi quattro anni è stata pari al +45%. Per poter rispondere meglio alle necessità del mondo del vino la sede italiana di Amorim ha compiuto anche un importante investimento nella ristrutturazione dello stabilimento di Conegliano aumentando la capacità produttiva e rendendolo il primo totalmente antisismico su un territorio particolarmente a rischio.
 
di Elena Caccia

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