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Pasta alla milanese: una rivisitazione del risot a la milanesa

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Pasta alla milanese

Pasta alla milanese è una variante semplice del classico risotto alla milanese. Con la stessa caratteristica del giallo intenso dovuto allo zafferano, ma senza il midollo di manzo e con l’aggiunta di una sfiziosa sals...

  • 30 min
  • 40 min
  • 4 pers.
  • Bassa

Ingredienti

  • 320 g tagliolini freschi
  • Pistilli di zafferano qb
  • 1 patata lessa
  • 1 scalogno
  • 2 cucchiai di aceto
  • Fondo bruno qb
  • 100 g prezzemolo
  • Buccia di mezzo limone
  • 2 filetti di alici
  • Burro Verso Natura Bio Conad qb
  • Olio extravergine di oliva qb
  • Sale qb
 
Verso Natura BIo

Pasta alla milanese

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Step 1

Tagliate a julienne lo scalogno, mettetelo in una casseruola con del burro e fatelo appassire a fuoco lento poi sfumate con l’aceto, nel frattempo lessate la patata

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Step 2

Sbucciate la patata lessa e tagliatela a fettine, aggiungetela allo scalogno e coprite il tutto con acqua calda o brodo vegetale, cuocete una decina di minuti

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Step 3

Fate sciogliere lo zafferano in una ciotolina con acqua calda poi aggiungetelo al brodo

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Step 4

Frullate il tutto nell’apposito contenitore del frullatore e setacciate con l’aiuto di un colino, poi mettete la salsa ottenuta in una casseruola

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Step 5

Nel frattempo cuocete i tagliolini in abbondante acqua salata

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Step 6

Nel bicchiere di un frullatore mettete il prezzemolo, le alici, la buccia di limone e frullate con olio e mezzo mestolo d’acqua. Setacciate e versate in un biberon

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Step 7

A questo punto scolate la pasta nella salsa allo zafferano, mantecate per un paio di minuti poi servite mettendo sopra la pasta la salsa allo zafferano e la salsa verde infine decorate con i pistilli di zafferano.

 
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Pasta alla milanese

Pasta alla milanese è una variante semplice del classico risotto alla milanese. Con la stessa caratteristica del giallo intenso dovuto allo zafferano, ma senza il midollo di manzo e con l’aggiunta di una sfiziosa salsa verde, questo primo piatto è veramente molto squisito. La ricetta è molto facile e veloce: vi occorre del genuino burro biologico per soffriggere lo scalogno, sfumato con aceto e con l’aggiunta di una patata lessa e di zafferano, ingredienti perfetti per preparare una salsa cremosa, profumata e tanto dolce; alla dolcezza della salsa verrà aggiunta un’ulteriore salsa di color verde, preparata con il prezzemolo, le alici e la buccia di limone. Queste due salse abbracceranno i tagliolini in un profumo intenso e contrastante, così il vostro pranzo o la vostra cena sarà magnificamente colorata e sfiziosa.

Il burro favoloso alleato in cucina

Il burro è un ingrediente fondamentale in cucina per tanto è un alleato vincente per tantissime ricette. Si scioglie facilmente quindi può essere adoperato come sostituto dell’olio per i soffritti, per tartine nei vostri antipasti, ma è soprattutto un ottimo aggregante e per questo motivo è fondamentale nella preparazione dei dolci, renderà più morbida la vostra torta e particolarmente friabile la pasta frolla. Ricavato dalla lavorazione del latte tramite una centrifuga che separa le parti grasse dalla parte liquida, è un alimento grasso, ma utilizzato con le giuste dosi e seguendo una dieta equilibrata, aiuta il nostro organismo grazie al suo alto contenuto di vitamina D. Se si utilizza un burro Bio, quindi preparato con latte da allevamenti biologici, la vostra alimentazione sarà ancor più genuina.

Alcune ricette con il burro:

Zafferano: un fiore viola che colora di giallo

Un bellissimo fiore viola, con al centro tre sottili stimmi color arancione-rossastro. Un fiore antico, proveniente dall’Asia Minore utilizzato anche per colorare di giallo il velo delle spose o per abbellire il capo ai sacerdoti durante le cerimonie religiose. Parliamo dello zafferano, un fiore selvatico il cui nome scientifico è Crocus sativus e da cui viene ricavata una spezia pregiatissima, molto usata in cucina per insaporire e colorare cibi, dolci e bevande. Per ottenere un kg di zafferano secco occorrono circa 200.000 fiori raccolti a mano, con delicatezza per non rovinarli, in circa 500 ore di lavoro, proprio per questo è tanto costosa. Una volta raccolto il fiore, viene essiccato e macinato per ottenere la polvere che risulta però, di bassa qualità, in quanto spesso contiene anche scarti del fiore, ottima comunque, per colorare i piatti; invece i pistilli, parte nobile del fiore, danno il meglio dal punto di vista organolettico, dell’esperienza sensoriale, dei profumi e del gusto. Pertanto è consigliato usare prevalentemente i pistilli per un ottimo risultato del piatto e magari usufruire della polvere per renderlo ancora più colorato.

Ricette colorate di giallo:

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