La ricetta della fonduta di formaggio è molto semplice e veloce, basta seguire i consigli dello chef Massimo Spallino, veneto DOC che ci suggerisce anche tutti gli ingredienti di contorno da intingere nella nostra calda e cremosa fonduta di formaggio.
Come fare la fonduta di formaggio
Per preparare la fonduta di formaggio bisogna prestare attenzione a due cose soltanto: il tipo di formaggio e l'ingrediente con cui scioglierlo. Il formaggio Asiago, come del resto la Fontina valdostana (il classicissimo formaggio con cui si prepara la fonduta originale) sono formaggi a pasta dura perfetti per essere sciolti lentissimamente in un padellino insieme - e qui fate attenzione - non al latte ma alla panna da cucina.
Come fare la polenta
Fare la polenta è facilissimo: basta tenere a mente una proporzione. 1:5. Ovvero: 100 g di farina di mais necessitano di circa 500 ml (mezzo litro) di acqua perché si raggiunga la consistenza giusta. Dopodiché, le regole perché la polenta venga bella morbida e omogenea riguardano la temperatura dell'acqua al momento in cui viene versata la farina di mais che deve essere bollente; il vortice che va creato prima di versare la farina nell'acqua e il continuo mescolamento che evita che la polenta di attacchi alla pentola.
Come fare la fonduta di formaggio col bimby
Per fare la fonduta di formaggio con il bimby, non si dovrà fare altro che tagliare 400 g di fontina o altro formaggio a cubettoni e lasciarla in ammollo nel latte (qui, invece, ci va il latte, altrimenti nel bomby la panna si monta) per una notte; dopodiché, bisognerà mettere tutto nel boccale del bimby per 10 minuti a 80° C a velocità 1. A questo punto, aggiungere 4 tuorli d'uovo e mescolare a velocità 2 per 7 minuti, sempre a 80° C.
Servire subito la fonduta, accompagnandola con fettine di polenta o pane tostato.
Il cavolfiore è una delle verdure invernali più versatili e nutrienti, che si presta a numerose preparazioni culinarie, dalle vellutate ai contorni croccanti.
Quando arrivi alla fine di un pezzo di Grana Padano o Parmigiano Reggiano, non buttare le croste: riutilizzale per insaporire un minestrone o preparare degli sfiziosi snack.