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Preparare le frittelle è un gesto d’amore e di riguardo verso chi ci sta intorno e diventa anche un modo per recuperare qualche avanzo in cucina. Oggi vi proponiamo laricetta per delle frittelle di baccalà s...
Per prima cosa, aggiungere il baccalà in una boule e sfaldarlo con una forchetta
Aggiungere le patate lesse e schiacciate con uno schiacciapatate, nel frattempo sbattere un uovo grande con un pizzico di sale e pepe
Aggiunger l'uovo, la farina, il formaggio, prezzemolo tritato e un cucchiaio di farina scarso e mescolare il tutto regolando di sale e pepe. Lasciare da parte per 15 minuti in modo che l'impasto riposi e si omogeneizzi
Disporre del pangratato in una placca da forno e formare le frittelle con la forma che preferite. Aggiungerle nelle uova, scolarle dall'eccesso e passarle sul pangrattato. Nel frattempo scaldare un pentolino con abbondante olio di semi di girasole a 170°C
Preparare le frittelle è un gesto d’amore e di riguardo verso chi ci sta intorno e diventa anche un modo per recuperare qualche avanzo in cucina. Oggi vi proponiamo laricetta per delle frittelle di baccalà super croccanti, unfinger food semplice ottimo da servire per un aperitivo sfizioso o come antipasto da mangiare rigorosamente con le mani. Si tratta di una ricetta tipica della cucina italiana davvero essenziale che vede protagonisti due ingredienti principali: baccalà e patate da unire alle uova, un cucchiaio di farina, un pizzico di noce moscata e pangrattato sulla superficie. Non ci resta che allacciare il grembiule e vedere come si preparano.
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Non avrebbe senso iniziare a parlare di come preparare le frittelle di baccalà se prima non partiamo dall’inizio, ovvero dalla scelta delle patate. Le nonne (e i nostri chef) prediligono le patate a pasta bianca perché sono ricche di amido che serve da legante negli impasti. Meglio ancora se un po’ invecchiate poiché contengono meno acqua. In questo modo sarà possibile anche utilizzare meno farina durante l’impasto. Infine, scegliete le patate sporche di terra che sono sinonimo di un prodotto più genuino e meno trattato. Ottime le patate bianche della Sila ma sono perfette anche la patate venete, che sono in una via di mezzo tra giallo e bianco.
La frittura è il metodo di cottura che preferiamo perché rende ogni alimento irresistibile. Ma dietro tutta questa bontà si nascondono due insidie: colesterolo e diabete. È infatti la frittura, insieme agli zuccheri, la principale responsabile di molti casi di diabete anche in giovane età. Inoltre, con la frittura a temperature troppo alte, gli alimenti contenenti amido rilasciano una sostanza considerata nemica della salute: l’acrilammide. Per questo sarebbe necessario friggere a temperature controllate non superando mai i 170°C. Anche l’olio che utilizziamo andrà a influire sul risultato finale, sia in termini di frittura dorata che di frittura salutare. Un olio di semi di girasole altoleico o un olio di oliva (non extra, sarebbe uno spreco di denaro) o un buon olio di semi di arachidi sono quelli consigliati. No, invece, a olio di semi misti, olio di sansa e semi di lino.
Trattandosi di una ricette con il baccalà, queste frittelle hanno un sapore deciso perciò si abbinano bene a vini bianchi dal gusto corposo con note fruttate che non guastano mai. Ottimo un Fiano di Avellino che porta con sé la tipica sapidità dei vini ricavati da uvaggi coltivati vicino al mare. Perfetto un Gewurztraminer che ha una spiccata nota floreale e con il suo alto tasso alcolemico riesce a ripulire la bocca. Le bollicine sono perfette perché sgrassano anch’esse la bocca, quindi si a Prosecchi Valdobbiadene, Franciacorta Brut e, perché no, champagne.