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Note come dolce celebrativo della festa del papà, il 19 marzo, delle zeppole di San Giuseppe hanno origini tradizioni antiche e diverse tra loro, ri...
Per decorare:
Note come dolce celebrativo della festa del papà, il 19 marzo, delle zeppole di San Giuseppe hanno origini tradizioni antiche e diverse tra loro, risalenti al 500 a.C..Due le leggende ad esse legate: la prima, di matrice cristiana, vuole la nascita delle zeppole alla fuga in Egitto della sacra famiglia. Si dice che San Giuseppe, per mantenere Maria e Gesù, dovette affiancare al mestiere di falegname quello di friggitore e venditore ambulante di frittelle.
Una seconda leggenda ha origine a Roma , durante le celebrazioni delle Liberalia, feste organizzate dai romani in onore delle divinità dispensatrici del vino e del grano.Durante queste feste, celebrate il 17 marzo per omaggiare Bacco e Sileno suo precettore e compagno di bagordi, si bevevano vino e ambrosia accompagnati da frittelle di frumento, cotte nello strutto bollente. Con l’Imperatore Teodosio II cessarono, però, le Liberalia. Tuttavia si pensa che esse siano state assimilate dal cattolicesimo che fissò due giorni più tardi la festa di San Giuseppe, che nel 1968 si trasformò nella festa del papà. Le zeppole che portano il nome del santo, sarebbero discendenti delle antiche frittelle romane.
Il 19 marzo è particolare anche per un altro motivo. Sembra che questa data si potesse ricollegare ai riti di purificazione agraria dell’Italia meridionale, in cui si accendevano dei falò, fulcro di danze atte a festeggiare l’equinozio di primavera, condividendo con la comunità proprio delle frittelle ricoperte di miele.
Altre ricette di zeppole fritte:
Le zeppole di San Giuseppe sono molto facili da preparare: per l’impasto delle zeppole basta unire lievito, acqua tiepida e farina a uova, zucchero, burro e scorza di un limone. Per dare forma alle zeppole di San Giuseppe, usare una sac à poche, disegnando su una teglia delle corone, ovvero le zeppole.
La ricetta non è complicata : prima di tutto bisogna sciogliere il lievito in poca acqua tiepida, mescolarlo con la farina e fare una palla con la pasta ottenuta. Lasciare poi lievitare l'impasto per circa un'ora. Quando il composto si sarà gonfiato, aggiungere uova, zucchero, burro ammorbidito e scorza di un limone. Impastare il tutto, infarinare la spianatoia e stendere il composto, creando delle piccole ciambelline, lasciandole lievitare per circa un'ora. Porre sul fuoco due casseruole larghe con all'interno, da una parte olio, dall'altra strutto, il primo a fiamma alta e l'altro a fiamma più bassa. Friggere le zeppole di San Giuseppe nel primo recipiente, lasciarle gonfiare e scolarle, passandole poi nei grassi contenuti nel secondo recipiente.
Quando le zeppole saranno dorate, estrarle e posarle su un foglio di carta assorbente. Versare su ogni zeppola un ciuffo di crema pasticcera, su cui adagiare un'amarena. Infine, spolverare con zucchero a velo.
In alternativa alle zeppole fritte, le zeppole di San Giuseppe si possono cucinare al forno, impastandole e poi cotte in forno ventilato preriscaldato a 200° C per circa 30 minuti, direttamente sulla carta forno. Per conferire volume e morbidezza è possibile preparare le zeppole di San Giuseppe al forno aggiungendo nell’impasto il lievito.
Un altro modo di preparare la zeppola di San Giuseppe è con il bimby. Pochi semplici passaggi: mettere nel coperchio chiuso l'acqua, il sale, il burro e cuocere per 5 min 100°, vel. 1. Aggiungere la farina con lame in movimento a vel. 4, impastare per 20 secondi e poi cuocere per 6 minuti, 90°, vel. 3, togliere il coperchio chiuso e far raffreddare. Rimettere il coperchio chiuso e con lame in movimento a vel. 4 unire le uova, una alla volta, poi 30 secondi a vel. 6. Con un sac a poche con il bocchettone a stella formare le zeppole facendo due giri di pasta sovrapposti e lasciando un buco al centro; mettere in forno a 200° per circa 30 minuti. Far raffreddare e preparare la crema pasticcera mettendo gli ingredienti nel coperchio chiuso, 9 min., 90°, vel. 4, senza mettere il misurino. Al termine far raffreddare; con un sac a poche mettere la crema nelle zeppole e una amarena, infine spolverare con zucchero a velo.
La ricetta originale delle zeppole di San Giuseppe pare sia nata in un convento , anche se si disputa su quale: secondo alcuni nel convento di San Gregorio Armeno, mentre secondo altri in quello di Santa Patrizia. La prima testimonianza scritta che abbiamo sulle zeppole di San Giuseppe risale al 1837 e ce la tramanda il celebre gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti duca di Buonvicino.
Una volta fritte o al forno, le zeppole di San Giuseppe si farciscono con la crema pasticcera. Come preparare la crema per le zeppole? La crema pasticcera per le zeppole di San Giuseppe prevede un quantitativo di latte inferiore, cosicché la crema risulti più densa e soda ma anche vellutata e cremosa. Per la ricetta della crema per zeppole gli ingredienti sono gli stessi: uova, farina, latte, zucchero e limone o un aroma tra vaniglia, arancia o liquore. Si può sostituire a farina con un amido o una farina senza glutine in caso di intolleranze o allergie, come fecola di patate, farina di riso, amido di mais, così come il latte può essere senza lattosio.
Tra le storie legate alle zeppole di San Giuseppe anche la teoria che non abbiano un’origine non italiana, pertanto legata alle tradizioni culinarie di Paesi come Francia e Spagna, le cui dominazioni ebbero luogo nel Regno delle Due Sicilie e nel Regno di Napoli.
Altri dolci della tradizione napoletana:
Le zeppole di San Giuseppe napoletane sono a base di farina, uova, zucchero e burro. Sono preparate come ciambelle, con l’impasto che viene adagiato nell’olio bollente, utilizzando una sac à poche, guarnite con crema pasticcera e amarene sciroppate, come previsto in molti dessert campani.
In Sicilia, nella zona di Palermo, è tradizionale invece la sfincia, la versione locale della zeppola di San Giuseppe, anche questa con impasto lievitato, patate e Marsala: all’apparenza è identica alle altre versioni, ma appare più morbida e nutriente.
Le zeppole di San Giuseppe sono anche protagoniste golose varianti che spesso riguardano la crema che po' essere al pistacchio, al cioccolato, alla nocciola o allo zabaione. Esistono, però, altre versioni delle zeppole di San Giuseppe come quelle senza glutine; basta sostituire la farina 00 con delle farine senza glutine, mentre tutti gli altri ingredienti sono privi di glutine naturalmente. Le zeppole di San Giuseppe senza burro sono una sfiziosa variante che si differenzia per l’utilizzo dell’olio di oliva e la cottura in forno. Per concludere, come non menzionare le zeppole di San Giuseppe salate, ottimo antipasto o pranzo veloce da farcire, ad esempio, con prosciutto, insalata, maionese, pomodori.
Tipicamente farcite con crema e amarena, le zeppole di pasticceria si trovano vuote dentro, decorate con la crema e le amarene in superficie. La ricetta della nonna delle zeppole di San Giuseppe invece prevede una farcitura delle zeppole anche all’interno, in modo da renderle ancora più cremose e morbide.
Le zeppole di San Giuseppe si possono conservare, inserendole all’interno di un contenitore di plastica, coprirle in superficie con un foglio di pellicola alimentare per poi richiudere il tutto con il coperchio ermetico. Meglio riporle nella parte bassa del frigorifero e si manterranno intatte fino a 6/7 giorni. Inoltre, possono essere conservate in congelatore fino a 1 mese per essere scongelate e utilizzate al bisogno.