Il limone Costa d'Amalfi Igp, coltivato sulle celebri terrazze della Costiera Amalfitana secondo metodi tradizionali, si caratterizza per la ricchezza in olio essenziale della sua buccia, che gli conferisce un profumo e un aroma intensi, e per l'alta resa in succo della sua polpa pressochè priva di semi
SCHEDA PRODOTTO
Frutto simbolo della Costiera Amalfitana, il limone sfusato viene coltivato sulle celebri terrazze che si affacciano sul mare, nei limoneti detti giardini per la cura con cui sono tenuti e per la bellezza dell’effetto che producono.
La storia del limone d'Amalfi
La coltivazione del limon amalphitanus ebbe inizio nell’XI secolo e dal XV un fiorente commercio marittimo lo portò alla conquista dei porti italiani ed europei e infine anche in America. Tutelato dal marchio europeo di Indicazione Geografica Protetta, il limone Costa d’Amalfi è oggi coltivato su circa 400 ettari di terreno con il ricorso ai metodi tradizionali, vista la difficoltà di accesso a molte zone. La produzione annua ammonta a 100.000 tonnellate.
Le caratteristiche del limone sfusato
Il limone Costa d’Amalfi IGP è un agrume di dimensioni medio-grandi, dalla forma affusolata e dall’aroma e dal profumo intensi, grazie all’olio essenziale di cui è ricca la sua buccia. La polpa, di colore giallo paglierino, quasi priva di semi, ha un’abbondante resa in succo (uguale o superiore al 25%) ed elevata acidità (non inferiore a 3,5 g/100 ml). Il disciplinare di produzione circoscrive dettagliatamente la zona in cui è coltivato, che interessa tutti i comuni della Costiera Amalfitana, da Positano a Vietri sul Mare.
Il sistema di coltivazione prescritto è quello tradizionalmente adottato nella zona e legato alle caratteristiche del terreno: le unità colturali tipiche sono i terrazzamenti trattenuti da muretti di contenimento. Le piante di limone crescono sotto impalcature di legno, preferibilmente di castagno, di altezza non inferiore a 180 cm, con eventuali coperture di riparo dagli agenti atmosferici come le stuoie di paglia chiamate pagliarelle. La raccolta dei frutti deve essere effettuata a mano, impedendo il contatto dei limoni con il terreno, nel periodo che va dal 1° febbraio al 31 ottobre, anche se la regione Campania ha la facoltà di modificare tali date in relazione all’andamento climatico dell’annata.
Il limone Costa d’Amalfi Igp, ricchissimo di vitamina C, è delizioso da gustare al naturale, preparato all’insalata. Rappresenta poi il condimento ideale per piatti a base di pesce e l’ingrediente indispensabile dei più famosi dolci locali, come i babbà. Tra i prodotti trasformati spicca il celebre limoncello, caratteristico proprio della penisola sorrentina.
La linea Sapori&Dintorni Conad, da sempre attenta alla tutela delle eccellenze agroalimentari italiane, annovera i limoni Costa d’Amalfi Igp nella ricca gamma dei suoi prodotti.