Il prosciutto di Carpegna ha ottenuto nel 1996 il riconoscimento della denominazione d'origine protetta DOP

SCHEDA PRODOTTO

Il Montefeltro è un area collinare e montuosa situata a cavallo fra Emilia-Romagna, Marche e Toscana solcata da valli verdi e boscose e costellata da innumerevoli testimonianze che ricordano la sua ricca e importante storia: borghi antichi, castelli, rocche e torri medievali sono immersi in una natura incontaminata e a tratti selvaggia che contribuisce ad accrescere il misterioso fascino che li avvolge.

Nel cuore di questa regione, adagiato sulle pendici dell'omonimo monte, si trova il piccolo centro di Carpegna, antico borgo medievale che deve la sua fama soprattutto al prosciutto che qui viene da secoli prodotto e stagionato. Il territorio circostante questo borgo collinare del Montefeltro è sempre stato un'area ideale per l'allevamento dei suini allo stato brado, mentre l'aria frizzante e profumata della valle ha regalato il clima ideale per la stagionatura delle preziose cosce: queste condizioni uniche  hanno da sempre garantito la produzione di una irripetibile eccellenza alimentare ovvero il prosciutto di Carpegna, che nel 1996 ha ottenuto il riconoscimento della denominazione d'origine protetta DOP. 

La delicata fragranza che caratterizza i prosciutti di Carpegna viene da lontano ed è figlia del rigido disciplinare di produzione che prevede che le cosce destinate alla sua produzione provengano esclusivamente da suini allevati in Emilia-Romagna, Marche e Lombardia mente la loro lavorazione e stagionatura deve avvenire esclusivamente all'interno del territorio comunale.
La tipica forma tondeggiante tendente al piatto rende il prosciutto di Carpegna facilmente riconoscibile a prima vista ma sono i profumi e gli aromi che sprigiona a renderlo unico e irresistibile.

Il prosciutto di Carpegna ha origini antichissime. La prima testimonianza scritta risale al 1463, quando il signore di Cesena, Novello Malatesta, decise di vendere le importanti saline di Cervia alla Serenissima, con l'eccezione del diritto di utilizzo, in modo tale da consentire la salatura delle cosce di maiale.