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Birre isolane. Anche in Sardegna è tempo di produzione artigianale

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La Sardegna è una delle regioni in cui il consumo di birra eleva quello pro capite a livello nazionale. Ovviamente la maggior parte dei consumi è legato a produzioni industriali, ma la birra artigianale qui ha preso piede e sembra non volersi fermare. Le difficoltà economiche e la delocalizzazione rispetto alle materie prime non sembrano fermare l’ascesa dei piccoli produttori

La birra artigianale, in Sardegna, si sta espandendo a macchia d’olio, d’altronde l’isola è una delle regioni in cui il consumo di birra eleva quello pro capite a livello nazionale. Ovviamente la maggior parte dei consumi è legato a produzioni industriali, ma la birra artigianale, qui, ha preso piede e sembra non volersi fermare. Le difficoltà economiche e la delocalizzazione rispetto alle materie prime non sembrano fermare l’ascesa dei piccoli produttori. I sapori delle birre si sposano alla perfezione con i piatti locali, che siano di terra o di mare.

Oggi vi svelo le mie tappe nei dintorni di Cagliari, alla scoperta dei luoghi e delle persone che frequento abitualmente ogni volta che metto piede all’aeroporto di Elmas, partendo dalla prima, obbligata tappa: Maracalagonis, dove si trova Barley, che dovrebbe essere patrimonio dell’Unesco! E poi via via gli altri attori di questo affascinante palcoscenico. BARLEY
Il vero birrificio sardo per eccellenza è Barley. L’azienda di Nicola Perra e Isidoro Mascia, sardi di nascita, di indole e di portafoglio (insomma, le tasse le pagano in Sardegna e non in qualche paradiso fiscale), si fonda sulla capacità di coniugare il territorio sardo, esaltato nella maggior parte delle birre – a partire dai nomi fino a ingredienti locali – rivedendo e reinterpretando la tradizione brassicola di altri paesi. Isidoro si occupa delle incombenze burocratiche e fiscali, nonché della gestione del commerciale, Nicola ha messo la sua laurea in ingegneria a disposizione di lieviti e malti, lavora in un ambiente pulito e ordinato costruito su misura attorno a lui. Nulla è lasciato al caso, dalla scelta degli ingredienti, alla stesura della ricetta, alla sua esecuzione e soprattutto al lavoro, quasi maniacale, per raggiungere il risultato voluto, sempre vicino al suo gusto personale. Ogni birra è da subito eccellente, ma soprattutto a lui dobbiamo il grande successo delle Italian Grape Ale, le birre che guardano alla tradizione vinicola italiana. In particolare è stato il primo a costruire una birra attorno alla sapa (il mosto cotto) di Cannonau da cui nacque quello che a tutt’oggi è un capolavoro di queste birre, la BB10, una Imperial Stout che guarda alla tradizione britannica, ma la porta a un livello altissimo, in cui le doti di chef (casalingo) di Nicola dettano sapori e profumi e ancora passaggi degustativi al di sopra di ogni aspettativa. Impossibile, almeno per me, scegliere una birra: con la giusta scaletta ognuna è perfetta nell’istante in cui la si beve. Che la birra sia ispirata a una biere de garde o a una blanche poco cambia: i sapori sono sempre ben bilanciati, così come il bouquet, la facilità di beva non è mai compromessa né dal corpo né dal grado alcolico.

RISTO PUB PIZZA MARGHERITA
Piccolo pub con cucina a Quartu, nato e cresciuto grazie alla passione di Fabrizio Moi che in poco tempo ha saputo entrare nell’elite delle più interessanti realtà nazionali. Serate di degustazione, corsi e ovviamente il lavoro di tutti i giorni hanno nutrito la curiosità e la competenza degli avventori. Il nome può lasciare incerto chi non ha mai visto “Balle spaziale” di Mel Brooks, ma richiama anche le ottime pizze, con ingredienti di stagione (così come gli altri piatti della cucina), che possono accompagnare l’ampia scelta di birre, alla spina e in bottiglia, con un occhio di riguardo per i principali birrifici locali, nonché per le birre nazionali e una buona selezione dal resto del mondo. Passo piacevolissime serate chiacchierando con Fabrizio, che mi invoglia (e spesso mi accompagna) alla scoperta di nuovi birrifici e anche di nuovi locali: non vede concorrenti, ma opportunità di crescita, l’importante per lui è tenere alta la qualità – in generale – e collaborare.
 
MEZZAVIA
Ultimo nato nel panorama locale, ma il passato dei due soci li precede. Alessandro Melis, il birraio, ha prodotto per anni nel garage di casa, con un controllo, per quanto possibile, maniacale di ogni aspetto (anche climatico: temperature esterne e interne, umidità ecc.) che potesse influenzare le sue birre che poi venivano assaggiate con amici ed esperti. Insomma, quando ha aperto il birrificio le aspettative erano decisamente alte, tra gli appassionati, anche perché anche il socio, Gianmichele Deiana era un valido homebrewer, che mi stupì in particolare per un gruyt (reminiscenze dell’alto medioevo, quando non si usavano i luppoli nelle birre). Benché sia in attività da meno di due anni, i premi ricevuti in ambito nazionale e internazionale sembrano confermare le aspettative. La blanche di casa, la Lunamonda, la Gare de Roubaix, una biere de garde e la Merìdie si rifanno alla tradizione belga e confermano le tendenza locali. La Line Up strizza l’occhio alle luppolate birre americane e la Nautilus, più robusta, reinterpreta le scuola anglosassone. In generale la ricerca è sull’equilibrio e, di conseguenza, sulla facilità di bevuta.
 
I BIRRAI GIUSTI! INDIRIZZI DA SEGNARE IN AGENDA

Birrificio Barley
Vecchia Sede Operativa (solo produzione):
via C. Colombo snc,
Maracalagonis (CA)
Telefono: 070 789 496
Nuova sede operativa (vendita e produzione):
località Is Stramatzus
zona PIP
lotto 62B
Maracalagonis (CA)
www.barley.it
 
Risto Pub Pizza Margherita
Sant'Elena, Via Meucci, 15,
Quartu Sant'Elena (CA)
Telefono: 335 656 0567
 
Mezzavia (solo produzione)
Via del Lavoro, 34,
Selargius (CA)
Telefono: 070 751 3075
www.birramezzavia.it

Di Andrea Camaschella

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