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Weekend a Cremona. A spasso tra torroni, mostarde e liuti

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Cremona fiera delle sue ricchezze artistiche, aperta alle iniziative culturali e golosa delle specialità gastronomiche ci aspetta per svelarci note e sapori. Ricco di eventi il calendario di novembre, mese ideale per imparare a conoscere questa bella città della Pianura Padana

SCHEDA ITINERARIO

Cremona è innanzitutto una città in chiave di violino, dove il legame con la liuteria è antico ed inscindibile. Il colore dei violini è un dono dei Re Magi. La mirra, infatti, è uno dei coloranti naturali che i liutai di Cremona usano da secoli nelle loro botteghe. Occorrono circa un mese di lavoro e fino a cinquanta mani di vernice per regalare a uno strumento il caratteristico aspetto arancione o bruno-rossastro. Un mese di lavoro che ne segue un altro, necessario per trarre dal legno di abete e acero il violino bianco.
Alla sua tradizione musicale, che affonda in Stradivari e nelle famiglie Amati e Guarnieri, Cremona dedica la Scuola Internazionale di Liuteria e due collezioni: gli archi del Palazzo Comunale, che comprende i migliori esemplari creati dai Maestri, e il Museo Stradivariano, nel cinquecentesco Palazzo Affaitati.

Non si visita però  la patria di Monteverdi, Ponchielli e della tigre Mina solo per la musica. A Cremona c'è l'atmosfera tranquilla ma non sonnolenta di una cittadina di provincia fiera delle sue ricchezze artistiche, aperta alle iniziative culturali, e golosa delle specialità gastronomiche.

di Enzo Di Monte CREMONA, CITTÀ DI PRELIBATEZZE DOLCI E PICCANTI
A Cremona il periodo autunnale e invernale, in particolare, si possono vivere, gastronomicamente parlando, sotto il segno dell’alternanza: dalla morbidezza dei cotechini alla compattezza e tenacità del torrone, dalla dolcezza dei culatelli e dei marubini alla piccantezza delle mostarde e dei formaggi stagionati.

La mostarda di Cremona, simbolo insieme al torrone di questa cittadina, consiste in frutta candita immersa in sciroppo di glucosio aromatizzato con senape. I frutti più comunemente utilizzati, interi o a pezzi, sono le ciliegie, le pere, i mandaranci, i fichi, le albicocche, le pesche, i meloni, le prugne, i cedri, la zucca e l'anguria. L'origine della mostarda di Cremona è, come dice il nome, nelle preparazioni a base di mosto d'uva (mustum ardens) che, cotto e concentrato, veniva consumato allo stato naturale o con piccole quantità di senape. Gli abbinamenti gastronomici più riusciti sono quelli con le carni, con i salumi, tra cui cotechino e prosciutto cotto, e con i formaggi, sia freschi sia stagionati. La mostarda, nelle varietà dolce e piccante, è d'obbligo la sera della vigilia di Natale, accompagnata da quartirolo, stracchino o crescenza.
  IL TORRONE, UN DOLCE DI ANTICA ORIGINE

Secondo la tradizione, il torrone avrebbe avuto origine da un dolce servito il 25 ottobre 1441 al banchetto che si tenne dopo le nozze, celebrate a Cremona, fra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti. Tale dolce consisteva in un composto di mandorle, miele e bianco d’uovo molto compatto (poi di volta in volta arricchito con aromi per rispondere ai gusti delle diverse epoche, come vaniglia, menta, cedro, arancio, rosa, garofano, noce moscata, cannella, caffè, cioccolato e millefiori), modellato in modo da riprodurre la forma del campanile, il noto Torrazzo (all’epoca chiamato Torrione).
L’evento viene rievocato ogni anno alla Festa del Torrone, a Cremona, vicino alla ricorrenza del Patrono S. Omobono 13 Novembre. Quest’anno la Festa del torrone si terrà dal 16 al 24 Novembre, giorni in cui le strade e le piazze saranno gremite di gente e animate da eventi, spettacoli e dolci degustazioni.

Da nove anni, inoltre, la città di Cremona ospita il consolidato appuntamento con Il BonTà. Tra 2.000 prodotti provenienti da tutta Italia, si trova il meglio delle produzioni tradizionali. L’obiettivo principale è di mettere in contatto i produttori delle eccellenze enogastronomiche con distributori, buyer, e ristoratori: si tratta di un punto di incontro per trovare nuovi canali commerciali per i prodotti agroalimentari di alta qualità. A il BonTà non si trovano solo specialità enogastronomiche, ma anche un’ampia area espositiva dedicata alle attrezzature professionali, perché solo con gli strumenti giusti si possono valorizzare al meglio i prodotti alimentari. A ciò si aggiunge un ricco programma di eventi collaterali dedicati ai professionisti e ai buongustai, gare tra chef, seminari, convegni e degustazioni per aggiornarsi sui temi più attuali dell’alimentazione. 



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