SCHEDA ITINERARIO
Luogo dall’inestimabile patrimonio archeologico, il territorio dei Colli Tuscolani merita di essere scoperto e visitato. L’affascinante bellezza dei suoi capolavori artistici si fonde con l’inconfondibile gusto delle sue specialità enogastronomiche e lo sguardo dei turisti resta incantato da un incessante susseguirsi di vedute sulla città eterna e la natura circostante.Grottaferrata, Marino e Frascati sono le tappe principali di questo viaggio. Un itinerario inconsueto che riesce sprigionare un fascino intenso e irresistibile.
Icentri storici, gli edifici religiosi e i musei di queste località hanno il potere di raccontare una storia millenaria. L’Iimpero romano, il medioevo cristiano e i bombardamenti della seconda guerra mondiale: sono questi alcuni degli eventi che hanno lasciato una traccia indelebile del loro passaggio sulla terra e nell’anima dei tre comuni. L’abbazia di san Nino, a Grottaferrata, consente di ammirare la chiesa in stile romanico con gli antichi mosaici, la cartiera e le fortificazioni con spalti e torri. Da non perdere, a Marino, è una passeggiata nella valle del bosco Ferentano, luogo sacro per le tribù latine.
Frascati è nota in tutto il mondo per le dodici Ville Tuscolane. La visita di queste storiche dimore è un’esperienza indimenticabile che permette di entrare a contatto con eccellenze artistiche e naturali che s’incontrano e si mescolano armonicamente.
Sono illustri i nomi degli architetti che le hanno costruite: dal Vignola a Carlo Maderno, da Martino Longo al Borromini, fino a Giacomo Della Porta.
Un percorso, quello tra le ville, che permette di conoscere i resti della grandezza antica: palazzi, statue, affreschi, epigrafi, siti archeologici e tutti i simboli di un passato tanto illustre quanto imponente. Le Ville Tuscolane di Frascati erano le residenze estive, dove le più importanti famiglie romane andavano a rifugiarsi dalle turbolenze della vita politica della città. Anche alcuni papi come Gregorio XIII, Clemente VIII o Paolo III trascorsero del tempo a Villa Aldobrandini, Villa Falconieri o Villa Farnese.
Il vino è l’indiscusso protagonista della tradizione enogastronomica di questa parte della regione Lazio. La sua produzione risale ai tempi dell’Antica Roma e l’arte di questa coltivazione si è tramandata nei secoli passando per le cantine di monasteri e abbazie. Le bottiglie di Frascati Doc, un vino dal colore giallo paglierino, sono un vero fiore all’occhiello dell’enologia laziale. I vitigni sono la Malvasia bianca di Candia e il Trebbiano toscano, da soli o in misura non inferiore al 70 %. L’areale del Marino Doc va da Marino a Ciampino e si estende fino al territorio di Roma e di Castel Gandolfo. Il vitigno prevalente è la Malvasia bianca di Candia, vi può essere anche il Trebbiano e la Malvasia del Lazio e altre varietà di bianco autorizzate per la zona. Il sapore è leggermente fruttato e la gradazione si aggira intorno agli undici gradi. La ristorazione è poi particolarmente vivace in questa zona d’Italia. Centocinquanta sono i ristoranti e a questo numero bisogna sommare quello di pizzerie e fraschette varie. Irrinunciabile per ogni turista è un panino con la porchetta accompagnato da un buon bicchiere di vino frizzante.
I ritmi di questo viaggio dovranno essere lenti e rilassati. Una tranquilla passeggiata per le strade di Frascati, per esempio, permette di scoprire le piccole vinerie di questa cittadina, il suo museo archeologico e la caratteristica piazza del mercato. Una vacanza sui colli Tuscolani è un’esperienza tutta da provare, assaporare, vivere.
di Serena Cirini