Cos'è la sostenibilità alimentare?
Cos'è la sostenibilità alimentare e come possiamo contribuire nel nostro piccolo?
La sostenibilità alimentare è un principio secondo cui l'alimentazione dovrebbe avere un impatto positivo sia sull'ambiente che sulle persone. Un'alimentazione sostenibile, dunque, proviene da coltivazioni che restituiscono alla terra e a chi che se ne occupa ciò che richiedono per crescere ed essere commercializzate. Inoltre, un'alimentazione sostenibile non inquina ed è nutriente e accessibile a tutti.
Purtroppo, non siamo mai stati così lontani da queste condizioni. Basti pensare agli sprechi alimentari, che sono un fatto all'ordine del giorno e riguarda tutti noi che ogni giorno buttiamo via avanzi, alimenti scaduti che non siamo riusciti a consumare, verdura molliccia che non siamo stati capaci di cucinare in tempo e molto altro.
La sostenibilità alimentare è un fatto economico e politico le cui fondamenta dovrebbero essere gettate dagli Stati e dalle istituzioni e gli organi che se ne occupano; ma noi possiamo già fare molto, nel nostro piccolo, con semplici gesti quotidiani che sommati fanno la differenza.
Cosa fare per la sostenibilità alimentare
- Non buttare via cibo, ma ingegnarsi per trovare ricette di recupero, consumarlo in tempo, acquistare le quantità giuste;
- Privilegiare alimenti di origine vegetale e consumare meno alimenti di origine animale a favore della qualità. La produzione di alimenti di origine animale, infatti, ha un impatto ambientale devastante rispetto alla produzione degli alimenti di origine vegetale;
- Consumare alimenti di stagione, che fanno bene alla terra e alla nostra salute (e anche al portafogli);
- Stare attenti alla provenienza e preferire alimenti di origine locale, perché anche il trasporto del cibo è un aspetto che impatta negativamente sull'ambiente. Inoltre, spesso si possono trovare gli stessi ingredienti sia locali che provenienti da oltreoceano; è noto il caso dei kiwi di Latina IGP, spodestati da quelli neozelandesi nei negozi alimentari di Roma;
- In generale, leggere sempre l'etichetta per controllare sia i valori nutrizionali (e imparare a seguire una alimentazione corretta) che le diciture ingannevoli e tutto ciò che si riesce a sapere di un determinato alimento. Il costante confronto porta a una maggiore informazione, che genera scelte consapevoli;
- Evitare gli ordini di cibo a domicilio, che per ora, non sono sostenibili. Bisognerebbe evitarli del tutto e semplicemente andare di persona in ristoranti a distanza di camminata con i propri contenitori riutilizzabili;
- Consumare meno cibo. La tendenza al sovraconsumo alimentare è diffusissima e contribuisce al diffondersi di sovrappeso e obesità, che attivano una domanda di cibo e quindi una produzione ancora maggiore, innescando circoli viziosi;