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Le Gran Riserve Bertagnolli cambiano abito

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Sempre più usate in cucina e dai bartender le grappe della tradizione trentina si rinnovano con un design pensato da Robilant&Associati. Torna GiBi, grappa e brandy, un must negli anni Sessanta che oggi è di gran moda

Le Gran Riserve sono le grappe più classiche di Bertagnolli e rappresentano la tradizione trentina nell’arte della distillazione. Una tradizione che però è in continua innovazione, tanto che le grappe sono sempre più usate in cucina e nel bartender. In occasione del suo 145° anniversario, la più antica distilleria di famiglia del Trentino, ha presentato il restyling di questa linea. I cambiamenti sono iniziati dalla bottiglia, una caraffa tronco-conica che ricorda la forma vetro delle grappe classiche che si trasforma in una scultura grazie alla presenza di un disegno in rilievo che rappresenta una porzione stilizzata dello storico scudo Bertagnolli e che poi è richiamato anche sull’etichetta. Il restyling è stato seguito dalla Robilant Associati di Milano.
 
La collezione presenta Grappa Riserva sia in purezza sia in blend con invecchiamenti che vanno dai 24 mesi ai 10 anni in barrique di rovere francese. Ama è la Riserva di Amarone della Valpolicella, mentre Decem è Riserva di Teroldego trentino. A queste due si aggiungono 1870 Riserva dedicata all’anno di fondazione della distilleria e Mos Ros, brandy di acquavite di vino di Moscato Rosa. E inoltre, per gli appassionati di grappa e brandy, un must negli anni Sessanta, è tornata in auge GiBi, un’antica ricetta della storica distilleria invecchiata in barrique con note fresche e speziate, ottimo per la miscelazione.

di Elena Caccia

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