Abbiamo trovato 0 risultati
Comincia l’autunno e noi gli diamo il benvenuto con un bel piatto di trippa e fagioli stregoni. Da mangiare sia calda che tiepida, la ricetta della trippa e fagioli è tipica della tradizione di moltissime Regio...
Mettere i fagioli stregoni in ammollo la sera prima, in una ciotola capiente con acqua fresca.
Sbianchire la trippa e pulirla bene facendola sbollentare per qualche minuto in una pentola con acqua, sedano, cipolla, carota, alloro e un cucchiaio di farina. Poi scolarla e tagliarla a listarelle.
Dopodiché, prendere un tegame di coccio, aggiungervi uno spicchio di aglio e del lardo tritati e le verdure che erano nella casseruola con la trippa, un cucchiaio di burro, due di olio, una foglia di salvia e una di alloro. Far rosolare il composto per qualche minuto e poi aggiungere la trippa.
Aggiungere sale e pepe, aspettare qualche minuto e poi sfumare con un bicchiere di vino bianco.
Aggiungere la salsa di pomodoro e il brodo per ammorbidire il composto. Cuocere per circa 4 ore a fuoco lentissimo.
A circa un’ora dalla fine della cottura, sciacquare i fagioli e aggiungerli insieme alla trippa.
Comincia l’autunno e noi gli diamo il benvenuto con un bel piatto di trippa e fagioli stregoni. Da mangiare sia calda che tiepida, la ricetta della trippa e fagioli è tipica della tradizione di moltissime Regioni italiane. Dalla trippa alla piacentina alla versione fiorentina, passando per quella milanese e tutte le reinterpretazioni gourmet, quella della trippa è una ricetta che per troppo tempo è stata messa da parte perché considerata povera. Oggi, insieme allo chef Stefano De Gregorio, la riscopriamo insieme e ne prepariamo una versione classica, ricca di gusto e adatta a tutti.
Si adatta a tutti, perché la trippa, al contrario di quello che suggerisce il nome, non è un ingrediente grasso e la lunga cottura prevista per la sua preparazione la rende facilmente digeribile. E lo sono anche i fagioli stregoni, tipici del territorio piemontese, particolarmente adatto alla loro coltivazione, e sono ricchi di proteine, fibre, carboidrati, vitamine, sali minerali; ma, soprattutto, sono privi di colesterolo.
Si tratta, in effetti, di una cottura che come minimo richiede un’oretta, suddivisa in due fasi; ma che risultato alla fine! Come tutte le frattaglie, la trippa va pulita con attenzione. Come prima cosa, va sbianchita ovvero sbollentata in acqua bollente acidulata in modo da essere sicuri di eliminare qualunque residuo. Alcuni aggiungono anche sedano, cipolla, carota, alloro e un cucchiaio di farina. Dopo questa prima fase, la trippa può essere scolata, tagliata a listarelle e, a questo punto, finalmente cucinata insieme al resto degli ingredienti.
Si riconoscono per via delle striature rosse che decorano ogni chicco, sono i fagioli stregoni della linea Sapori&Dintorni che si trovano secchi in confezioni da 300 grammi, perfette per 4/6 persone e si preparano in modo classico e anche loro, come la trippa, richiedono due fasi di cottura. I fagioli, come del resto tutti i legumi tranne a volte le lenticchie, devono passare una notte in ammollo in una ciotola capiente piena di acqua fresca. Dopodiché, non dovrete fare altro che farli bollire in una pentola con acqua, alloro, sedano, carote e cipolla.
Ricette con i fagioli da non perdersi: