Il Regno Unito festeggia la settimana del pane
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Da 12 anni nel Regno Unito in aprile si festeggia la settimana del pane, per promuovere una alimentazione più sana. Quest'anno in Italia La Foodsitter ha lanciato un web contest a cui tutti sono invitati a partecipare...
Se non hanno il pane? Non sanno cosa si perdono! Suona forse un po’ prosaica questa versione rivisitata dell’interrogativo che, solo qualche secolo fa, arrovellava la regina Maria Antonietta. Tuttavia, sembra essere proprio questo lo spirito della settimana del pane che, la settimana scorsa è andata in scena nel Regno Unito. Uno spettacolo a base di farina e lievito che caratterizza le tavole degli inglesi da 12 anni per celebrare l'importanza che questo semplice alimento ha nella nostra vita quotidiana. Per questa occasione le scuole britanniche hanno organizzato delle iniziative con l’obiettivo di proporre ai bambini un’alternativa al cibo spazzatura che consumano abitualmente per pranzo o per merenda.
In Italia c'è qualcuno che, ispirandosi a ciò che è successo la settimana scorsa nel Regno Unito, ha lanciato la campagna We love bread. Una persona che si occupa da anni di insegnare ai bambini a mangiare bene. Stiamo parlando della foodsitter Marcela Senise, intervistata da Saporie.com qualche settimana fa. Sul sul blog mangiachetifabenebimbo.com la foodsitter ha proposto un web contest: inviate ricetta e foto del vostro pane originale. Le tre ricette vincitrici (una per categoria: salato, dolce, speciale) verrano pubblicate sul blog e aggiunte sul ricettario della foodsitter. Il web contest fa parte dell'iniziativa Food Revolution Day lanciata per il 17 maggio dallo chef e conduttore britannico Jamie Oliver, ovvero una giornata dedicata all'alimentazione sana con persone da tutto il mondo che condividono le proprie capacità e conoscenze. La nostra foodsitter è ambasciatrice di questo progetto per la sua città, Torino, e le ricette di pane vincitrici del suo concorso verranno pubblicate anche sulla pagina facebook di Food Revolution Turin.
Sano e gustoso al punto giusto, il pane torna a solleticare l’acquolina dei più golosi che possono soddisfare le loro più insistenti tentazioni gastronomiche divertendosi ad arricchirlo con gli ingredienti più svariati. Noci, uvetta, olive o semi di papavero: sono moltissime le varianti che consentono di reinterpretare la ricetta tradizionale.
Tanti sono anche i tipi di farina che si possono usare per allargare l’accesso ai piaceri del pane anche agli allergici e agli intolleranti. Non resta che lasciare spazio alla creatività e sperimentare, senza troppe esitazioni, combinazioni culinarie sempre nuove e originali. La crisi offre all’occasione per fare di necessità virtù e, nel tentativo di risparmiare, sono molti gli italiani che riscoprono il piacere di cucinare in casa. I più ostili all’idea di mettersi ai fornelli, d’altra parte, non potranno restare indifferenti al profumo che, quando si cuoce il pane, si diffonde dal forno in tutta la casa.
Una settimana, a questo punto, sembra un tempo troppo limitato per celebrare l’indiscusso sovrano delle tavole tricolori. Speriamo, almeno, sia sufficiente a convincere i palati d’oltre Manica che non c’è nulla capace di sprigionare un aroma che sia più genuino o squisito di quello prodotto dallo straordinario incontro tra farina, acqua e sale. Fragrante, saporito, soffice o fumante: nulla, si sa, è buono come il pane!
di Serena Cirini
Se non hanno il pane? Non sanno cosa si perdono! Suona forse un po’ prosaica questa versione rivisitata dell’interrogativo che, solo qualche secolo fa, arrovellava la regina Maria Antonietta. Tuttavia, sembra essere proprio questo lo spirito della settimana del pane che, la settimana scorsa è andata in scena nel Regno Unito. Uno spettacolo a base di farina e lievito che caratterizza le tavole degli inglesi da 12 anni per celebrare l'importanza che questo semplice alimento ha nella nostra vita quotidiana. Per questa occasione le scuole britanniche hanno organizzato delle iniziative con l’obiettivo di proporre ai bambini un’alternativa al cibo spazzatura che consumano abitualmente per pranzo o per merenda.
In Italia c'è qualcuno che, ispirandosi a ciò che è successo la settimana scorsa nel Regno Unito, ha lanciato la campagna We love bread. Una persona che si occupa da anni di insegnare ai bambini a mangiare bene. Stiamo parlando della foodsitter Marcela Senise, intervistata da Saporie.com qualche settimana fa. Sul sul blog mangiachetifabenebimbo.com la foodsitter ha proposto un web contest: inviate ricetta e foto del vostro pane originale. Le tre ricette vincitrici (una per categoria: salato, dolce, speciale) verrano pubblicate sul blog e aggiunte sul ricettario della foodsitter. Il web contest fa parte dell'iniziativa Food Revolution Day lanciata per il 17 maggio dallo chef e conduttore britannico Jamie Oliver, ovvero una giornata dedicata all'alimentazione sana con persone da tutto il mondo che condividono le proprie capacità e conoscenze. La nostra foodsitter è ambasciatrice di questo progetto per la sua città, Torino, e le ricette di pane vincitrici del suo concorso verranno pubblicate anche sulla pagina facebook di Food Revolution Turin.
Sano e gustoso al punto giusto, il pane torna a solleticare l’acquolina dei più golosi che possono soddisfare le loro più insistenti tentazioni gastronomiche divertendosi ad arricchirlo con gli ingredienti più svariati. Noci, uvetta, olive o semi di papavero: sono moltissime le varianti che consentono di reinterpretare la ricetta tradizionale.
Tanti sono anche i tipi di farina che si possono usare per allargare l’accesso ai piaceri del pane anche agli allergici e agli intolleranti. Non resta che lasciare spazio alla creatività e sperimentare, senza troppe esitazioni, combinazioni culinarie sempre nuove e originali. La crisi offre all’occasione per fare di necessità virtù e, nel tentativo di risparmiare, sono molti gli italiani che riscoprono il piacere di cucinare in casa. I più ostili all’idea di mettersi ai fornelli, d’altra parte, non potranno restare indifferenti al profumo che, quando si cuoce il pane, si diffonde dal forno in tutta la casa.
Una settimana, a questo punto, sembra un tempo troppo limitato per celebrare l’indiscusso sovrano delle tavole tricolori. Speriamo, almeno, sia sufficiente a convincere i palati d’oltre Manica che non c’è nulla capace di sprigionare un aroma che sia più genuino o squisito di quello prodotto dallo straordinario incontro tra farina, acqua e sale. Fragrante, saporito, soffice o fumante: nulla, si sa, è buono come il pane!
di Serena Cirini